Da diverse settimane alcuni tratti della città sono completamente al buio e le segnalazioni sono numerose: viale Giulio Cesare proprio nel tratto in cui a metà ottobre aveva perso la vita un pedone che stava attraversando; via Monte San Gabriele verso il Torrion Quartare e da qualche giorno tra il Villaggio Dalmazia e la tangenziale. Segnalazioni sono arrivate anche da via Marconi in prossimità del passaggio a livello, da Veveri e da Vignale.
Ma non è una conseguenza del caro energia. Secondo il Comune è colpa di Enel So.l.e.
L’argomento è noto (La Voce se ne era già occupata) ed è stato ripreso in consiglio comunale il 28 novembre da un’interrogazione presentata dai consiglieri del Movimento Cinquestelle i quali hanno chiesto le motivazioni dei malfunzionamenti degli impianti di illuminazione, quali sono gli interventi di manutenzione in programma e se esiste un piano e un progetto per la sostituzione e l’efficientamento energetico.
«I punti luce della città non sono tutti di proprietà comunale: circa 2200 sono di Enel Sole, gli altri 12 mila del Comune – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Rocco Zoccali -. La maggior parte di quelli che stanno dando problemi sono i primi, obsoleti e quasi interamente alimentati a vapore di mercurio, ormai vietato. La sostituzione, però, non viene effettuata dalla proprietà perché è in corso una diatriba: Enel Sole, infatti, non vuole provvedere alla gestione in attesa che i lampioni vengano acquisiti dal Comune. Degli altri 12 mila di proprietà comunale, circa 11 mila sono a led, ma in buona parte di una marca che presenta elevati tassi di guasto. Al momento sono state sostituite 800 lampade led con altre di migliore qualità ed è in programma un gara d’appalto per ulteriori 600. Entro un anno, invece, saranno acquisiti i punti luce di Lumellogno, Veveri, Vignale e Torrion Quartara che non sono ancora di proprietà comunale».
La replica è toccata al consigliere Francesco Renna, il qualche ha ricordato uno dei punti più critici: «Sul Giulio Cesare, nel tratto in cui c’è la pista ciclabile, l’illuminazione o è spenta o, dove è accesa, non si vede perché inglobata tra le piante del viale».