Novara, effetto Covid: nel 2020 il 34% di morti in più, la popolazione cala

387 persone morte in più nel 2020 rispetto all’anno prima: è la cifra che delinea l’”effetto Covid” lungo tutto lo scorso anno nella città di Novara: 1.535 persone decedute (740 uomini e 795 donne) nel 2020, il 33,7% in più dei 1.148 morti (512 uomini, 636 donne) del 2019. I dati vengono dal recentissimo report dell’ufficio Statistica del Comune di Novara sulla popolazione residente al 31 dicembre scorso (con dati ancora parziali). Che il numero di morti sia eccezionale lo confermano i dati degli anni precedenti che segnalavano un trend in sostanziale stabile: 1.232 nel 2015, 1.061 nel 2016, 1.106 nel 2017, 1.180 nel 2018. E lo conferma il dato provinciale (fonte Istat) che vede 947 morti in più tra marzo e novembre rispetto alla media dei cinque anni precedenti.

L’eccesso di morti si accompagna anche ad una decisa diminuzione di nascite: 745 (401 maschietti, 344 femminucce) cioè 75 in meno degli 820 nati nel 2019 cioè il -9,1%, con la singolarità che sono aumentati i nati di sesso maschile, +0,8%, a fronte di un crollo delle neonate, -18,5%.

Come diretta conseguenza cala anche il numero dei residenti: 102.777 a fine 2020 (49.656 maschi e 53.121 femmine), cioè 1.446 abitanti in meno dell’anno prima (-1,4%).

In netta contrazione anche il saldo migratorio: le persone che hanno lasciato la nostra città lo scorso anno sono state 2.810 (-9,4% rispetto alle 3.102 del 2019), mentre i nuovi residenti sono stati 2.154 (il -33,6% dei 5.245 dello scorso anno). Il saldo migratorio si è dunque invertito passando da +143 dell’anno scorso a -656 del 2020.

In contrazione, infine, anche il numero delle famiglie: 47.732 a fine 2019 contro le 47.370 di fine anno scorso.

 

 

Il report dell’ufficio Statistica fornisce anche il consueto quadro della popolazione nei quartieri, che vede in Vignale, Centro Città e San Paolo le zone che hanno diminuito la popolazione in misura maggiore del 2%. In valore assoluto il Centro ha perso 161 residenti sui 7.754 di fine 2019.

Il quartiere più popoloso rimane Sant’Agabio (13.117 abitanti, -128 sul 2019), seguito da San Martino (9.157, -158), Porta Mortara (7.806, -65), Sacro Cuore (7.769, -86), Centro città (7.593, -161), Cittadella (7.464, -106), Bicocca (6.968, -114), Sant’Antonio (6.688, -129), Zona Agogna (5.154, -67), Santa Rita (4.921, -77), Sant’Andrea (4.818, -94), San Paolo (4.022, -80), San Rocco (3.691, -9) e Pernate (3.387, 0) la più popolosa delle frazioni.

L’EFFETTO COVID IN PROVINCIA

L’effetto Covid, cioè il numero di morti causati direttamente dal coronavirus più i morti che sono indirettamente derivati dalla crisi del sistema sanitario, è definito anche a livello di intera Provincia di Novara, con gli ultimi dati diffusi nei giorni scorso dall’Istat per il periodo gennaio-novembre 2020.

Nei primi 11 mesi del 2020 nel Novarese si sono registrati 4.691 decessi, cioè 868 in più (il 22,7%) della media dei cinque anni precedenti (3.823), ma guardando ai soli mesi con la pandemia in corso (marzo-novembre) l’aumento di decessi nel Novarese è del 31,6% (cioè 947 morti in più: 3.940 contro 2.993).

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Novara, effetto Covid: nel 2020 il 34% di morti in più, la popolazione cala

387 persone morte in più nel 2020 rispetto all’anno prima: è la cifra che delinea l’”effetto Covid” lungo tutto lo scorso anno nella città di Novara: 1.535 persone decedute (740 uomini e 795 donne) nel 2020, il 33,7% in più dei 1.148 morti (512 uomini, 636 donne) del 2019. I dati vengono dal recentissimo report dell’ufficio Statistica del Comune di Novara sulla popolazione residente al 31 dicembre scorso (con dati ancora parziali). Che il numero di morti sia eccezionale lo confermano i dati degli anni precedenti che segnalavano un trend in sostanziale stabile: 1.232 nel 2015, 1.061 nel 2016, 1.106 nel 2017, 1.180 nel 2018. E lo conferma il dato provinciale (fonte Istat) che vede 947 morti in più tra marzo e novembre rispetto alla media dei cinque anni precedenti. L’eccesso di morti si accompagna anche ad una decisa diminuzione di nascite: 745 (401 maschietti, 344 femminucce) cioè 75 in meno degli 820 nati nel 2019 cioè il -9,1%, con la singolarità che sono aumentati i nati di sesso maschile, +0,8%, a fronte di un crollo delle neonate, -18,5%. Come diretta conseguenza cala anche il numero dei residenti: 102.777 a fine 2020 (49.656 maschi e 53.121 femmine), cioè 1.446 abitanti in meno dell’anno prima (-1,4%). In netta contrazione anche il saldo migratorio: le persone che hanno lasciato la nostra città lo scorso anno sono state 2.810 (-9,4% rispetto alle 3.102 del 2019), mentre i nuovi residenti sono stati 2.154 (il -33,6% dei 5.245 dello scorso anno). Il saldo migratorio si è dunque invertito passando da +143 dell’anno scorso a -656 del 2020. In contrazione, infine, anche il numero delle famiglie: 47.732 a fine 2019 contro le 47.370 di fine anno scorso.     Il report dell’ufficio Statistica fornisce anche il consueto quadro della popolazione nei quartieri, che vede in Vignale, Centro Città e San Paolo le zone che hanno diminuito la popolazione in misura maggiore del 2%. In valore assoluto il Centro ha perso 161 residenti sui 7.754 di fine 2019. Il quartiere più popoloso rimane Sant’Agabio (13.117 abitanti, -128 sul 2019), seguito da San Martino (9.157, -158), Porta Mortara (7.806, -65), Sacro Cuore (7.769, -86), Centro città (7.593, -161), Cittadella (7.464, -106), Bicocca (6.968, -114), Sant’Antonio (6.688, -129), Zona Agogna (5.154, -67), Santa Rita (4.921, -77), Sant’Andrea (4.818, -94), San Paolo (4.022, -80), San Rocco (3.691, -9) e Pernate (3.387, 0) la più popolosa delle frazioni. L’EFFETTO COVID IN PROVINCIA L’effetto Covid, cioè il numero di morti causati direttamente dal coronavirus più i morti che sono indirettamente derivati dalla crisi del sistema sanitario, è definito anche a livello di intera Provincia di Novara, con gli ultimi dati diffusi nei giorni scorso dall’Istat per il periodo gennaio-novembre 2020. Nei primi 11 mesi del 2020 nel Novarese si sono registrati 4.691 decessi, cioè 868 in più (il 22,7%) della media dei cinque anni precedenti (3.823), ma guardando ai soli mesi con la pandemia in corso (marzo-novembre) l’aumento di decessi nel Novarese è del 31,6% (cioè 947 morti in più: 3.940 contro 2.993).

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.