Lo studio condotto dalla Liuc Business School che consegna a Novara il primato della logistica in Italia ha suscitato la reazione di Novara Green, una delle associazioni ambientaliste più attive del territorio. «Quella della logistica è un’espansione fuori controllo con numeri impressionanti, tanto è vero che nessun’altra provincia ha avuto crescite di questo tipo» afferma il presidente, Fabrizio Cerri lanciando un avvertimento agli imprenditori e un appello alle istituzioni: «Novara e provincia sono sature di logistica: i privati che vogliono investire in questo ambito devono guardarsi altrove. Serve un piano regionale che limiti la possibilità ai singoli Comuni di sostituire terreni fertili a capannoni: se andiamo avanti con questo ritmo, nel giro di dieci anni quello che una volta era il “mare a quadretti” diventerà il mare di capannoni».
E prosegue: «Quello che sembra mancare in assoluto è la visione e la programmazione del territorio: tranne qualche rara eccezione, la logistica porta principalmente posti di lavoro a basso reddito e scarsa specializzazione, lavoratori ad altissima rotazione, spesso stranieri, che danno scarso o nullo valore aggiunto in termini di commercio cittadino e un tessuto sociale notevolmente impoverito».
Cerri sottolinea, come già in altre occasioni, il tema dell’impatto ambientale: «Con questi mega capannoni è devastante: un’occupazione di suolo esagerata che compromette l’ecosistema, la ricarica delle falde acquifere oltre a gravi ripercussioni paesaggistiche. L’impatto è rilevante anche in termini di traffico e inquinamento: le strade periferiche della città e le principali provinciali sono ormai un susseguirsi di tir che rallentano il traffico e lo fanno congestionare: si parla di 6200 mezzi pesanti al giorno».
Conclude Cerri: «Novara merita di meglio e ben venga l’investimento di Silicon Box: la crescita delle imprese della chimica verde sono realtà che contribuiscono davvero al benessere sociale e alla crescita del territorio».