Novara, i primi 6 casi di variante Delta. Moia, Asl: «Giovani di ritorno dall’estero»

Sono sei persone con sintomi lievi e non tutte erano state vaccinate

La variante indiana del Covid è arrivata anche a Novara. I primi casi Delta accertati sono stati individuati dal laboratorio dell’ospedale di Candiolo, Torino. «Si tratta di sei persone giovani, tutte sotto i 50 anni, che sono state di recente in Inghilterra, Spagna e Portogallo o che sono venute a contatto con persone di ritorno da uno di questi Paesi, al momento quelli in Europa con più casi Delta. Non tutti erano stati vaccinati e tre di loro appartengono allo stesso nucleo famigliare – spiega il dottor Edoardo Moia, responsabile del Sisp dell’Asl Novara -. Tutti e sei hanno sintomi lievi, nessuno è in gravi condizioni o è stato ricoverato. Rispetto ai positivi “tradizionali”, però, l’iter di insolamento è più complesso: per l’esito del tampone sono necessari dieci/quindici giorni e un test negativo per lo sciogliomento della quarantena»

Questa variante del virus è stata isolata per la prima volta in Piemonte dal laboratorio di Virologia e Microbiologia dell’Asl Città di Torino, dopo che lo scorso 26 giugno scorso la Regione Piemonte aveva comunicato che erano stati identificati 8 casi.

Ma come viene distinta la variante Delta rispetto ai casi Covid semplici? «Il paziente sintomatico – continua Moia – viene sottoposto a tampone poi inviato in laboratorio. Sulla base di un indice tecnico, il test viene trasmesso al laboratorio specializzato per ulteriore analisi. Al momento si tratta di numeri piccoli rispetto a quelli complessivi dei positivi, però in percentuale stanno aumentando e ci aspettiamo che questa variante prenda il sopravvento».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Novara, i primi 6 casi di variante Delta. Moia, Asl: «Giovani di ritorno dall’estero»

Sono sei persone con sintomi lievi e non tutte erano state vaccinate

La variante indiana del Covid è arrivata anche a Novara. I primi casi Delta accertati sono stati individuati dal laboratorio dell’ospedale di Candiolo, Torino. «Si tratta di sei persone giovani, tutte sotto i 50 anni, che sono state di recente in Inghilterra, Spagna e Portogallo o che sono venute a contatto con persone di ritorno da uno di questi Paesi, al momento quelli in Europa con più casi Delta. Non tutti erano stati vaccinati e tre di loro appartengono allo stesso nucleo famigliare – spiega il dottor Edoardo Moia, responsabile del Sisp dell’Asl Novara -. Tutti e sei hanno sintomi lievi, nessuno è in gravi condizioni o è stato ricoverato. Rispetto ai positivi “tradizionali”, però, l’iter di insolamento è più complesso: per l’esito del tampone sono necessari dieci/quindici giorni e un test negativo per lo sciogliomento della quarantena»

Questa variante del virus è stata isolata per la prima volta in Piemonte dal laboratorio di Virologia e Microbiologia dell’Asl Città di Torino, dopo che lo scorso 26 giugno scorso la Regione Piemonte aveva comunicato che erano stati identificati 8 casi.

Ma come viene distinta la variante Delta rispetto ai casi Covid semplici? «Il paziente sintomatico – continua Moia – viene sottoposto a tampone poi inviato in laboratorio. Sulla base di un indice tecnico, il test viene trasmesso al laboratorio specializzato per ulteriore analisi. Al momento si tratta di numeri piccoli rispetto a quelli complessivi dei positivi, però in percentuale stanno aumentando e ci aspettiamo che questa variante prenda il sopravvento».

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