Novara, il consiglio approva il documento di programmazione. Il sindaco: «Dal Pnrr 100 milioni»

Il Dup pass con i voti della maggioranza. Accolti diversi emendamenti “trasversali” ma le minoranze sono rimaste critiche

La lunga seduta di consiglio comunale di ieri, giovedì 28 settembre, si è conclusa con l’approvazione a maggioranza del Dup, il Documento unico di programmazione per il triennio 2024-’26. Nel corso della seduta, tornata in un’aula di Palazzo Cabrino parzialmente rimessa a nuovo dal punto di vista tecnologico grazie all’installazione di nuove telecamere, microfoni e tablet posizionati sul banco di ciascun consigliere, molto spazio è stato riservato agli emendamenti. Alla fine, sui 42 presentati, nove dalla maggioranza e uno dallo stesso sindaco, ne sono stati accolti una quindicina (diversi con voto unanime trasversale); diversi presentati da Piergiacomo Baroni (Insieme per Novara – Demos) sono stati ritenuti “non accoglibili” in partenza, mentre il capogruppo del Movimento 5 Stelle Mario Iacopino ne ha ritirati tre. Quattro delle minoranze (due dei “pentastellati” e altrettanti del Pd) sono stati votati dalla controparte, così come l’opposizione ha detto “sì” ad altrettanti della maggioranza.

Nella relazione introduttiva tenuta dal sindaco Alessandro Canelli (l’assessore al Bilancio Silvana Moscatelli era assente) il primo cittadino ha sottolineato «il miglioramento della situazione occupazionale, certificato da un aumento del gettito dell’addizionale comunale Irpef (passato da 12,3 milioni di sette anni fa ai circa 14 attuali, ndr), da una discesa del tasso di disoccupazione all’8%, da una tenuta dal punto di vista demografico». Dal punto di vista degli investimenti, grazie al Pnrr, «realizzeremo opere per 100 milioni di euro, quasi due terzi dei quali saranno indirizzati del settore dell’edilizia residenziale pubblica».

Numeri che nel corso del dibattito sono stati contestati dalle minoranze. Baroni ha posto l’accento «sull’aumento delle povertà, che interessa sempre di più anche italiani», mentre Cinzia Spilinga (Pd) ha detto che l’aumento di alcune entrate «non specificano la qualità del lavoro». L’unico momento di autentico scontro si è invece registrato quando l’altro esponente “dem”, Rossano Pirovano, ha contestato le cifre del Pnrr: «Vi vantate tanto di questi risultati, ma ci sono città come Bergamo che hanno ottenuto risorse il doppio delle nostre».

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Novara, il consiglio approva il documento di programmazione. Il sindaco: «Dal Pnrr 100 milioni»

Il Dup pass con i voti della maggioranza. Accolti diversi emendamenti “trasversali” ma le minoranze sono rimaste critiche

La lunga seduta di consiglio comunale di ieri, giovedì 28 settembre, si è conclusa con l'approvazione a maggioranza del Dup, il Documento unico di programmazione per il triennio 2024-'26. Nel corso della seduta, tornata in un'aula di Palazzo Cabrino parzialmente rimessa a nuovo dal punto di vista tecnologico grazie all'installazione di nuove telecamere, microfoni e tablet posizionati sul banco di ciascun consigliere, molto spazio è stato riservato agli emendamenti. Alla fine, sui 42 presentati, nove dalla maggioranza e uno dallo stesso sindaco, ne sono stati accolti una quindicina (diversi con voto unanime trasversale); diversi presentati da Piergiacomo Baroni (Insieme per Novara – Demos) sono stati ritenuti “non accoglibili” in partenza, mentre il capogruppo del Movimento 5 Stelle Mario Iacopino ne ha ritirati tre. Quattro delle minoranze (due dei “pentastellati” e altrettanti del Pd) sono stati votati dalla controparte, così come l'opposizione ha detto “sì” ad altrettanti della maggioranza.

Nella relazione introduttiva tenuta dal sindaco Alessandro Canelli (l'assessore al Bilancio Silvana Moscatelli era assente) il primo cittadino ha sottolineato «il miglioramento della situazione occupazionale, certificato da un aumento del gettito dell'addizionale comunale Irpef (passato da 12,3 milioni di sette anni fa ai circa 14 attuali, ndr), da una discesa del tasso di disoccupazione all'8%, da una tenuta dal punto di vista demografico». Dal punto di vista degli investimenti, grazie al Pnrr, «realizzeremo opere per 100 milioni di euro, quasi due terzi dei quali saranno indirizzati del settore dell'edilizia residenziale pubblica».

Numeri che nel corso del dibattito sono stati contestati dalle minoranze. Baroni ha posto l'accento «sull'aumento delle povertà, che interessa sempre di più anche italiani», mentre Cinzia Spilinga (Pd) ha detto che l'aumento di alcune entrate «non specificano la qualità del lavoro». L'unico momento di autentico scontro si è invece registrato quando l'altro esponente “dem”, Rossano Pirovano, ha contestato le cifre del Pnrr: «Vi vantate tanto di questi risultati, ma ci sono città come Bergamo che hanno ottenuto risorse il doppio delle nostre».

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