Novara: in aumento gli infortuni sul lavoro, ma calano i morti

I dati provvisori Inail 2022: effetto Covid. Novara tra le province migliori: infortuni sul lavoro al 2% degli occupati (in Piemonte 2,6%). Malattie professionali in calo, restano alte le patologie tumorali

Infortuni sul lavoro in deciso aumento rispetto a un anno prima, ma morti bianche in calo sia in Provincia di Novara, con numeri molto positivi rispetto al Piemonte, che in tutta Italia. Risultano in calo anche le malattie professionali, contrariamente all’andamento nazionale.

Il quadro è delineato dalla pubblicazione dei numeri delle denunce di infortunio presentate nel corso del 2022 dall’Inail che avvisa come i dati siano provvisori (e “il loro confronto richiede cautele”) perché molte pratiche sono ancora aperte e per il quadro definitivo occorrerà attendere il “consolidamento” a fine aprile.

INFORTUNI CONTENUTI NEL NOVARESE

I dati dicono che in Provincia di Novara sono state presentate 3.678 denunce di infortunio (di cui 5 con esito mortale) mentre l’anno scorso ne furono presentate 3.256 (di cui 10 mortali): l’aumento è del +13%, comunque molto inferiore alla media nazionale (+25,7%) e regionale (+31,1%). L’Inail spiega il balzo rispetto all’anno prima (che tuttavia rimarcava un altrettanto netto calo sui dati 2020, il -20% nel Novarese) come “dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”, sia in occasione di lavoro che in itinere”. La diminuzione degli infortuni mortali, spiega ancora l’Inail, è “per il notevole minor peso delle morti da contagio, a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere”.

L’incremento delle denunce nel 2022, in Provincia di Novara, è più sensibile per gli incidenti avvenuti “in occasione di lavoro” (in azienda o fuori, ma escludendo quelli “in itinere”, cioè lungo il viaggio per raggiungere il luogo di lavoro): 3.116 denunce, il 14,1% in più dell’anno prima (in Piemonte è +35,3%, in Italia +28%). Gli infortuni mortali nel Novarese sono 3, di cui 2 avvenuti all’interno dell’azienda.

Il maggior numero di infortuni novaresi è nel comparto Industria e servizi (2.903, l’8% in più dell’anno scorso, il 78,9% del totale) e i settori più colpiti sono quelli della Sanità e assistenza sociale (il 13,6% del totale) e del trasporto e magazzinaggio (9,4%) entrambi in forte aumento, così come registrato a livello nazionale.

Novara è tra le province con minore incidenza di morti in occasione di lavoro (2 ogni 100mila occupati) che la vede 80ª tra le 95 province italiane e penultima tra quelle piemontesi (ultima è Biella, tra le sei province italiane senza denunce per incidenti mortali). Positivo anche il dato del complesso di infortuni in occasione di lavoro: a Novara hanno interessato il 2,1% di occupati, a fronte della media piemontese del 2,6%.

MALATTIE PROFESSIONALI, SEMPRE MOLTI TUMORI

Le denunce di malattia professionale nel 2022 nel Novarese sono state 91 contro le 98 dell’anno precedente (quando poi l’Inail ne riconobbe solo 55): il calo è del 7,1% a fronte di un aumento nazionale del +9,9%. Il calo novarese è tutto al femminile (da 30 a 22 denunce), mentre aumentano da 68 a 69 i casi di uomini, che già rappresentano il 75,8% degli interessati. Un trend analogo a quello nazionale dove le denunce presentate da uomini sono il 73,8% del totale, in aumento dell’11,1% sull’anno prima.

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo rimangono – come a livello nazionale – quelle di gran lunga più indicate, ma nel Novarese sono seguite da quelle tumorali e da quelle del sistema respiratorio.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Novara: in aumento gli infortuni sul lavoro, ma calano i morti

I dati provvisori Inail 2022: effetto Covid. Novara tra le province migliori: infortuni sul lavoro al 2% degli occupati (in Piemonte 2,6%). Malattie professionali in calo, restano alte le patologie tumorali

Infortuni sul lavoro in deciso aumento rispetto a un anno prima, ma morti bianche in calo sia in Provincia di Novara, con numeri molto positivi rispetto al Piemonte, che in tutta Italia. Risultano in calo anche le malattie professionali, contrariamente all’andamento nazionale.

Il quadro è delineato dalla pubblicazione dei numeri delle denunce di infortunio presentate nel corso del 2022 dall’Inail che avvisa come i dati siano provvisori (e “il loro confronto richiede cautele”) perché molte pratiche sono ancora aperte e per il quadro definitivo occorrerà attendere il “consolidamento” a fine aprile.

INFORTUNI CONTENUTI NEL NOVARESE

I dati dicono che in Provincia di Novara sono state presentate 3.678 denunce di infortunio (di cui 5 con esito mortale) mentre l’anno scorso ne furono presentate 3.256 (di cui 10 mortali): l’aumento è del +13%, comunque molto inferiore alla media nazionale (+25,7%) e regionale (+31,1%). L’Inail spiega il balzo rispetto all’anno prima (che tuttavia rimarcava un altrettanto netto calo sui dati 2020, il -20% nel Novarese) come “dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”, sia in occasione di lavoro che in itinere”. La diminuzione degli infortuni mortali, spiega ancora l’Inail, è “per il notevole minor peso delle morti da contagio, a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere”.

L’incremento delle denunce nel 2022, in Provincia di Novara, è più sensibile per gli incidenti avvenuti “in occasione di lavoro” (in azienda o fuori, ma escludendo quelli “in itinere”, cioè lungo il viaggio per raggiungere il luogo di lavoro): 3.116 denunce, il 14,1% in più dell’anno prima (in Piemonte è +35,3%, in Italia +28%). Gli infortuni mortali nel Novarese sono 3, di cui 2 avvenuti all’interno dell’azienda.

Il maggior numero di infortuni novaresi è nel comparto Industria e servizi (2.903, l’8% in più dell’anno scorso, il 78,9% del totale) e i settori più colpiti sono quelli della Sanità e assistenza sociale (il 13,6% del totale) e del trasporto e magazzinaggio (9,4%) entrambi in forte aumento, così come registrato a livello nazionale.

Novara è tra le province con minore incidenza di morti in occasione di lavoro (2 ogni 100mila occupati) che la vede 80ª tra le 95 province italiane e penultima tra quelle piemontesi (ultima è Biella, tra le sei province italiane senza denunce per incidenti mortali). Positivo anche il dato del complesso di infortuni in occasione di lavoro: a Novara hanno interessato il 2,1% di occupati, a fronte della media piemontese del 2,6%.

MALATTIE PROFESSIONALI, SEMPRE MOLTI TUMORI

Le denunce di malattia professionale nel 2022 nel Novarese sono state 91 contro le 98 dell’anno precedente (quando poi l’Inail ne riconobbe solo 55): il calo è del 7,1% a fronte di un aumento nazionale del +9,9%. Il calo novarese è tutto al femminile (da 30 a 22 denunce), mentre aumentano da 68 a 69 i casi di uomini, che già rappresentano il 75,8% degli interessati. Un trend analogo a quello nazionale dove le denunce presentate da uomini sono il 73,8% del totale, in aumento dell’11,1% sull’anno prima.

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo rimangono – come a livello nazionale – quelle di gran lunga più indicate, ma nel Novarese sono seguite da quelle tumorali e da quelle del sistema respiratorio.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.