Almeno otto furti nel giro di pochi mesi, da giugno a ottobre dello scorso anno, in particolare al supermercato Carrefour, dove erano stati segnalati più episodi, ma poi anche in una farmacia, un bar, perfino un’abitazione privata. Dietro a tutti, è emerso nelle indagini, c’era la stessa mano, quella di una sorta di ladro «seriale». Già conosciuto per fatti simili commessi anni fa (è già stato condannato a 3 anni per una rapina in lavanderia e ad altri 3 anni per un colpo da «Acqua e sapone»), M.B., novarese di 29 anni, è stato processato in tribunale per tutti questi colpi, finiti in un unico fascicolo: ha rimediato una nuova condanna a 3 anni e mezzo di carcere, una pena leggermente inferiore rispetto ai 4 anni e 4 mesi chiesti dal pubblico ministero. Il difensore, invece, aveva provato a sostenere che non vi fossero prove sufficienti per affermare che l’uomo ripreso nelle telecamere fosse sempre l’imputato. Il giudice lo ha assolto dal furto di un marsupio ai danni di un operaio che stava lavorando vicino a casa, perché dalle telecamere non si riconosce con certezza chi possa essere l’autore.
Invece al Carrefour di corso Risorgimento a Novara, nel giugno dello scorso anno, era tornato tre volte portando via senza pagare confezioni di carne o pesce, per circa 200 euro; il 20 giugno, in un bar di corso Torino, aveva rubato 50 euro dalla cassa approfittando di un momento di distrazione del personale; il 9 settembre si era intrufolato negli spogliatoi di un altro supermercato e aveva portato via un portafogli; e sempre in autunno, era entrato alla farmacia Madonna Pellegrina e si era impossessato di confezioni di creme per 60 euro. Le forze dell’ordine, nel visionare le immagini delle telecamere dei vari punti vendita presi di mira, si erano accorte che si trattava sempre dalla stessa persona, peraltro già nota per i suoi precedenti. E così il ladro seriale era stato denunciato. Attualmente si trova in carcere.