Novara-Malpensa, la Regione: «In tre o quattro mesi lo studio di fattibilità per la linea ferroviaria»

L'argomento riguardante il collegamento veloce tra il capoluogo e l'aeroporto è tornato d'attualità ieri per un'interrogazione presentata in consiglio dall'esponente del Pd, Domenico Rossi

Linea ferroviaria Novara-Malpensa: secondo l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, «con la disponibilità dei soggetti interessati credo che in tre o quattro mesi lo studio di fattibilità possa vedere la luce». L’argomento riguardante il collegamento veloce tra il capoluogo e l’aeroporto è tornato d’attualità ieri, 17 maggio, per un’interrogazione presentata in consiglio dall’esponente del Pd, Domenico Rossi.

«Iil piano per le interconnessioni treno-aereo punta molto sull’allacciamento tra Malpensa e l’Alta velocità Torino-Milano – ha dichiarato Rossi -. Il progetto da 173 milioni di euro prevede, infatti, due raccordi, uno alla volta del capoluogo piemontese, l’altro verso quello lombardo. Il progetto prevede il potenziamento tecnologico dell’attuale linea Malpensa-Novara a binario semplice di Ferrovie Nord, da unire alla Milano-Torino in zona Galliate. Il collegamento tra le due linee verrebbe effettuato attraverso due bretelle: la prima, più a ovest, in partenza dall’attuale bivio di Novara Ovest, mentre il secondo, poco distante e spostato più verso Milano, da costruire ex novo».

Poi ha chiesto: «Perchè queste bretelle non somno state inserite nei progetti prioritari? È intenzione di Regione interloquire con Trenord per istituire il collegamento ferroviario sugli attuali binari approfittando del nuovo orario estivo che entrerà in vigore nel mese di giugno?».

«Sull’intervento più importante che si è sviluppato nel corso degli anni, solo a livello di progettazione, che è la variante di Galliate, c’è stata una profonda interlocuzione in questi mesi con la Regione Lombardia – ha risposto l’assessore -. La stessa Regione Lombardia ha un contratto di programma con Trenord che prevede una serie di interventi ritenuti prioritari e a cui noi abbiamo chiesto di aggiungere anche la variante di Galliate come addendum di quel Contratto di programma perché riteniamo si debbano sviluppare ragionamenti importanti».

Sul perchè le bretelle non siano state inserite tra gli interventi del Pnrr, Gabusi ha detto: «Potevano essere inserite solo le linee di proprietà regionale. Ci sono interventi che, seppur per noi prioritari, non hanno potuto competere in quel pacchetto perché le regole Pnrr, dettate dai Governo Draghi e Conte 2, non lo prevedevano».

Riguardo al dialogo con Trenord, l’assessore ha spiato che «se abbiamo una linea a binario unico, i treni una volta che arrivano là aspettano. La linea che va a Malpensa è già congestionata dai treni, non c’è spazio, quindi per non spendere i soldi malamente e non illudere i territori, bisogna fare un ragionamento composito: nel momento in cui noi dovessimo attivare quella tratta, o c’è lo spazio per inserire altri treni che vanno direttamente a Malpensa o rischiamo di riattivare una tratta che poi fa aspettare. Penso che l’intervento infrastrutturale per consentire ai novaresi di andare direttamente a Malpensa debba essere valutato in due aspetti: quello sulla Novara-Seregno e sulla linea di Malpensa per capire che non ci sia un blocco quando arriva sulla linea principale». E ha concluso: «Naturalmente su questo lavoreremo non da soli, ma con la Regione Lombardia che è titolare di quell’altra linea. Con queste condizioni e con la disponibilità dei soggetti interessati credo che in tre o quattro mesi lo studio di fattibilità possa vedere la luce».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Novara-Malpensa, la Regione: «In tre o quattro mesi lo studio di fattibilità per la linea ferroviaria»

L’argomento riguardante il collegamento veloce tra il capoluogo e l’aeroporto è tornato d’attualità ieri per un’interrogazione presentata in consiglio dall’esponente del Pd, Domenico Rossi

Linea ferroviaria Novara-Malpensa: secondo l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, «con la disponibilità dei soggetti interessati credo che in tre o quattro mesi lo studio di fattibilità possa vedere la luce». L’argomento riguardante il collegamento veloce tra il capoluogo e l’aeroporto è tornato d’attualità ieri, 17 maggio, per un’interrogazione presentata in consiglio dall’esponente del Pd, Domenico Rossi.

«Iil piano per le interconnessioni treno-aereo punta molto sull’allacciamento tra Malpensa e l’Alta velocità Torino-Milano – ha dichiarato Rossi -. Il progetto da 173 milioni di euro prevede, infatti, due raccordi, uno alla volta del capoluogo piemontese, l’altro verso quello lombardo. Il progetto prevede il potenziamento tecnologico dell’attuale linea Malpensa-Novara a binario semplice di Ferrovie Nord, da unire alla Milano-Torino in zona Galliate. Il collegamento tra le due linee verrebbe effettuato attraverso due bretelle: la prima, più a ovest, in partenza dall’attuale bivio di Novara Ovest, mentre il secondo, poco distante e spostato più verso Milano, da costruire ex novo».

Poi ha chiesto: «Perchè queste bretelle non somno state inserite nei progetti prioritari? È intenzione di Regione interloquire con Trenord per istituire il collegamento ferroviario sugli attuali binari approfittando del nuovo orario estivo che entrerà in vigore nel mese di giugno?».

«Sull’intervento più importante che si è sviluppato nel corso degli anni, solo a livello di progettazione, che è la variante di Galliate, c’è stata una profonda interlocuzione in questi mesi con la Regione Lombardia – ha risposto l’assessore -. La stessa Regione Lombardia ha un contratto di programma con Trenord che prevede una serie di interventi ritenuti prioritari e a cui noi abbiamo chiesto di aggiungere anche la variante di Galliate come addendum di quel Contratto di programma perché riteniamo si debbano sviluppare ragionamenti importanti».

Sul perchè le bretelle non siano state inserite tra gli interventi del Pnrr, Gabusi ha detto: «Potevano essere inserite solo le linee di proprietà regionale. Ci sono interventi che, seppur per noi prioritari, non hanno potuto competere in quel pacchetto perché le regole Pnrr, dettate dai Governo Draghi e Conte 2, non lo prevedevano».

Riguardo al dialogo con Trenord, l’assessore ha spiato che «se abbiamo una linea a binario unico, i treni una volta che arrivano là aspettano. La linea che va a Malpensa è già congestionata dai treni, non c’è spazio, quindi per non spendere i soldi malamente e non illudere i territori, bisogna fare un ragionamento composito: nel momento in cui noi dovessimo attivare quella tratta, o c’è lo spazio per inserire altri treni che vanno direttamente a Malpensa o rischiamo di riattivare una tratta che poi fa aspettare. Penso che l’intervento infrastrutturale per consentire ai novaresi di andare direttamente a Malpensa debba essere valutato in due aspetti: quello sulla Novara-Seregno e sulla linea di Malpensa per capire che non ci sia un blocco quando arriva sulla linea principale». E ha concluso: «Naturalmente su questo lavoreremo non da soli, ma con la Regione Lombardia che è titolare di quell’altra linea. Con queste condizioni e con la disponibilità dei soggetti interessati credo che in tre o quattro mesi lo studio di fattibilità possa vedere la luce».

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