Novara, passa a maggioranza un bilancio «prudente, non privo di coraggio»

Lo ha detto il sindaco Canelli durante il consiglio di oggi. Il documento previsionale è stato approvato con il voto favorevole del solo centrodestra. Accolti quattro emendamenti della minoranza

In un clima già natalizio il consiglio comunale di oggi, giovedì 21 dicembre, ha approvato il bilancio di previsione 2024. Scontato il voto favorevole della maggioranza di centrodestra e il no delle minoranze, giunto tuttavia al termine di una giornata di lavori sostanzialmente tranquilla, priva di eccessi polemici come in altre occasioni. L’unico (parziale) nervosismo lo ha manifestato inizialmente il sindaco Alessandro Canelli, in occasione delle delibere “collegate”, di fronte al continuo dentro – fuori dall’aula da parte dei suoi consiglieri. Il primo cittadino si è impegnato in prima persona a verificare la presenza all’interno dell’aula di Palazzo Cabrino dei “numeri” necessari per evitare brutte sorprese.

Il documento è stato come sempre illustrato dall’assessore Silvana Moscatelli, che ha esordito sostenendo che il «bilancio non prevede nessuna variazione sostanziale dal punto di vista delle entrate fiscali» («Non abbiamo modifiche perché abbiano già toccato il massimo possibile per quanto riguarda le tariffe», è stata la “punzecchiatura” da parte del capogruppo del Pd Nicola Fonzo). Da parte sua l’esponente della giunta ha parlato di «un bilancio, prudente, rigoroso, che mantiene una particolare attenzione sul fronte dell’erogazione dei servizi, considerando che non conosciamo ancora quali saranno i trasferimenti da parte dello Stato, non essendo stata ancora approvata la legge Finanziaria», il cui voto è atteso dall’assemblea di Palazzo Madama prima di ottenere il via libera definitivo a Montecitorio la prossima settimana.

Moscatelli ha rivendicato gli sforzi compiuti dall’amministrazione per mantenere diversi equilibri, con diverse tariffe «ferme al 2016 nonostante l’inflazione. Non abbiamo avuto poi cambiamenti nella parte corrente, dove non ricadono le risorse provenienti dal Pnrr». Ci sono diversi “tagli” (in particolare il settore Cultura), a vantaggio dei Servizi sociali, ma le “sforbiciate” potranno in futuro essere limitare da eventuali implementazioni.

In linea con la giunta, nel corso del dibattito, gli interventi dei consiglieri di maggioranza (la leghista Maria Cristina Stangalini ha posto l’accento sull’incremento delle risorse dei Servizi sociali, passate da 16 a 18 milioni): sul fronte della minoranza, le esponenti “dem” Cinzia Spilinga ed Emanuela Allegra hanno riconosciuto gli sforzi compiti dall’amministrazione in questa direzione, evidenziando però «una certa tiepidezza sul un progetto imbastito ormai da anni come quello della Tariffa puntuale nella raccolta dei rifiuti, per la quale sarebbe giunto il momento di compiere il definitivo balzo in avanti. Inoltre bisognerebbe spingere un po’ di più sull’accoglienza dei minori in famiglia».

Sempre dai banchi del Pd Rossano Pirovano ha sottolineato alcune cose che non stanno funzionando come la manutenzione del verde. Più in generale sono gli umori esistenti in città a non essere dei migliori. Forse – ha aggiunto rivolto alla maggioranza – dovete porvi qualche domanda. Si tratta di un bilancio anche dello da vedere come le rose, ma che nascondono delle spine. E quando le tocchi, ti pungi».
Per Francesco Renna (Movimento 5 Stele) «occorre più sicurezza per i cittadini, controllo del territorio e del decoro urbano», mentre Piergiacomo Baroni «abbiamo ancora tante famiglie in città che necessitano di sostegno; va pensato un tipo di approccio diverso». Ancora Sara Paladini (Pd): «Non credo che sia un bilancio perfetto. Corretto dal punto di vista numerico, ma privo di contenuti e ambizioni. E’ un bilancio che andava bene negli anni ’90, non nel 2024. Il mondo è cambiato». Per Fonzo si tratta di un documento che «fotografa la città per quella che è. Un bilancio timido, dove alcune cose ci convincono e altre no».

«Attenzione a non confondere le mele con le pere – è stata la metaforica replica del sindaco Alessandro Canelli – Quando parliamo che sono arrivate tante risorse occorre precisare che riguardano gli investimenti, perché quelle per le spese correnti non sono cambiate rispetto allo scorso anno. I tagli avranno un impatto poco significativo sui nostri bilanci. A fronte questo ci sono aumenti dei costi. Non si tratta di un bilancio timido, privo di coraggio, ma che allo stesso tempo offre risposte a esigenze che derivano da scelte politiche ben precise».

Al termine della lunga discussione riguardante gli emendamenti (cinque sono stati quelli presentati dal centrosinistra accolti dalla maggioranza), nelle successive dichiarazioni di voto il “pentastellato” Mario Iacopino ha ribadito come dal 2024 ci aspetti qualcosa di concreto: «La città chiede di migliorare». Il capogruppo della Lega Gaetano Picozzi ha parlato anche lui di «bilancio prudente, che si contraddistingue per un’attenzione nei confronti delle fasce più deboli».

Singolare l’intervento di Michele Ragno (Fratelli d’Italia), che ha sostenuto l’approvazione di un emendamento nonostante il parere negativo dei tecnici. Nicola Fonzo (Pd): «Oggi si conclude una fase impegnativa. Noi restiamo convintamente contrari a questo bilancio, perché manca la volontà del coraggio. Non possiamo non notare un cambiamento di metodo. Mantenendo la diversità dei ruoli non vuol dire che non ci possa trovare un’intesa su certi argomenti». Il voto ha infine registrato 19 sì e 8 no.

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Novara, passa a maggioranza un bilancio «prudente, non privo di coraggio»

Lo ha detto il sindaco Canelli durante il consiglio di oggi. Il documento previsionale è stato approvato con il voto favorevole del solo centrodestra. Accolti quattro emendamenti della minoranza

In un clima già natalizio il consiglio comunale di oggi, giovedì 21 dicembre, ha approvato il bilancio di previsione 2024. Scontato il voto favorevole della maggioranza di centrodestra e il no delle minoranze, giunto tuttavia al termine di una giornata di lavori sostanzialmente tranquilla, priva di eccessi polemici come in altre occasioni. L'unico (parziale) nervosismo lo ha manifestato inizialmente il sindaco Alessandro Canelli, in occasione delle delibere “collegate”, di fronte al continuo dentro – fuori dall'aula da parte dei suoi consiglieri. Il primo cittadino si è impegnato in prima persona a verificare la presenza all'interno dell'aula di Palazzo Cabrino dei “numeri” necessari per evitare brutte sorprese.

Il documento è stato come sempre illustrato dall'assessore Silvana Moscatelli, che ha esordito sostenendo che il «bilancio non prevede nessuna variazione sostanziale dal punto di vista delle entrate fiscali» («Non abbiamo modifiche perché abbiano già toccato il massimo possibile per quanto riguarda le tariffe», è stata la “punzecchiatura” da parte del capogruppo del Pd Nicola Fonzo). Da parte sua l'esponente della giunta ha parlato di «un bilancio, prudente, rigoroso, che mantiene una particolare attenzione sul fronte dell'erogazione dei servizi, considerando che non conosciamo ancora quali saranno i trasferimenti da parte dello Stato, non essendo stata ancora approvata la legge Finanziaria», il cui voto è atteso dall'assemblea di Palazzo Madama prima di ottenere il via libera definitivo a Montecitorio la prossima settimana.

Moscatelli ha rivendicato gli sforzi compiuti dall'amministrazione per mantenere diversi equilibri, con diverse tariffe «ferme al 2016 nonostante l'inflazione. Non abbiamo avuto poi cambiamenti nella parte corrente, dove non ricadono le risorse provenienti dal Pnrr». Ci sono diversi “tagli” (in particolare il settore Cultura), a vantaggio dei Servizi sociali, ma le “sforbiciate” potranno in futuro essere limitare da eventuali implementazioni.

In linea con la giunta, nel corso del dibattito, gli interventi dei consiglieri di maggioranza (la leghista Maria Cristina Stangalini ha posto l'accento sull'incremento delle risorse dei Servizi sociali, passate da 16 a 18 milioni): sul fronte della minoranza, le esponenti “dem” Cinzia Spilinga ed Emanuela Allegra hanno riconosciuto gli sforzi compiti dall'amministrazione in questa direzione, evidenziando però «una certa tiepidezza sul un progetto imbastito ormai da anni come quello della Tariffa puntuale nella raccolta dei rifiuti, per la quale sarebbe giunto il momento di compiere il definitivo balzo in avanti. Inoltre bisognerebbe spingere un po' di più sull'accoglienza dei minori in famiglia».

Sempre dai banchi del Pd Rossano Pirovano ha sottolineato alcune cose che non stanno funzionando come la manutenzione del verde. Più in generale sono gli umori esistenti in città a non essere dei migliori. Forse – ha aggiunto rivolto alla maggioranza – dovete porvi qualche domanda. Si tratta di un bilancio anche dello da vedere come le rose, ma che nascondono delle spine. E quando le tocchi, ti pungi».
Per Francesco Renna (Movimento 5 Stele) «occorre più sicurezza per i cittadini, controllo del territorio e del decoro urbano», mentre Piergiacomo Baroni «abbiamo ancora tante famiglie in città che necessitano di sostegno; va pensato un tipo di approccio diverso». Ancora Sara Paladini (Pd): «Non credo che sia un bilancio perfetto. Corretto dal punto di vista numerico, ma privo di contenuti e ambizioni. E' un bilancio che andava bene negli anni '90, non nel 2024. Il mondo è cambiato». Per Fonzo si tratta di un documento che «fotografa la città per quella che è. Un bilancio timido, dove alcune cose ci convincono e altre no».

«Attenzione a non confondere le mele con le pere – è stata la metaforica replica del sindaco Alessandro Canelli – Quando parliamo che sono arrivate tante risorse occorre precisare che riguardano gli investimenti, perché quelle per le spese correnti non sono cambiate rispetto allo scorso anno. I tagli avranno un impatto poco significativo sui nostri bilanci. A fronte questo ci sono aumenti dei costi. Non si tratta di un bilancio timido, privo di coraggio, ma che allo stesso tempo offre risposte a esigenze che derivano da scelte politiche ben precise».

Al termine della lunga discussione riguardante gli emendamenti (cinque sono stati quelli presentati dal centrosinistra accolti dalla maggioranza), nelle successive dichiarazioni di voto il “pentastellato” Mario Iacopino ha ribadito come dal 2024 ci aspetti qualcosa di concreto: «La città chiede di migliorare». Il capogruppo della Lega Gaetano Picozzi ha parlato anche lui di «bilancio prudente, che si contraddistingue per un'attenzione nei confronti delle fasce più deboli».

Singolare l'intervento di Michele Ragno (Fratelli d'Italia), che ha sostenuto l'approvazione di un emendamento nonostante il parere negativo dei tecnici. Nicola Fonzo (Pd): «Oggi si conclude una fase impegnativa. Noi restiamo convintamente contrari a questo bilancio, perché manca la volontà del coraggio. Non possiamo non notare un cambiamento di metodo. Mantenendo la diversità dei ruoli non vuol dire che non ci possa trovare un'intesa su certi argomenti». Il voto ha infine registrato 19 sì e 8 no.

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