Novara prima in Italia per la logistica. Via libera ad altri due insediamenti a Sant’Agabio

Lo rileva uno studio della Liuc Business School nell’ambito dell’Osservatorio sull’immobiliare logistico patrocinato da Assologistica

Non saranno i due nuovi insediamenti previsti a Sant’Agabio – che la scorsa settimana hanno ottenuto il via libera della giunta ma che dovranno passare in consiglio comunale – a consegnare a Novara il record della logistica in Italia. La città questo primato già ce l’ha. A rivelarlo – come riportato da Il Sole 24 Ore – è uno studio condotto dalla Liuc Business School nell’ambito dell’Osservatorio sull’immobiliare logistico patrocinato da Assologistica secondo il quale «Novara si avvicina a quota 1,5 milioni di metri quadri di superficie coperta, il 3,5% del totale nazionale, sei volte il peso del territorio in termini di popolazione. Nessuna altra provincia ha avuto una crescita così esplosiva». Uno sviluppo favorito dalla posizione geografica, all’incrocio tra i due snodi fondamentali del trasporto europeo: Genova-Rotterdam e Lisbona-Kiev e con la presenza dell’Interporto all’uscita dell’autostrada.

Attualmente sul territorio novarese sono presenti 442 aziende logistiche e 59 magazzini con un crescita, negli ultimi dieci anni, del 60% dell’area occupata. I numeri parlano chiaro: 200 mila metri quadrati di Fedex alle porte di San Pietro Mosezzo, 150 mila di Kering a Trecate, 180 mila di Amazon e 359 mila su corso Vercelli in via di costruzione. Oltre ai due nuovi insediamenti sopra citati: il primo da 112 mila metri quadrati in corso Milano al confine con Kering per il quale è necessaria una variante urbanistica per la modifica della destinazione d’uso; l’altro da 42 mila tra via Martino della Torre e via Pigafetta che prevede una «riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area, attualmente occupata da magazzini vetusti suddivisi in 4 blocchi e una palazzina uffici destinati a stoccaggio e movimentazione terra».

Senza contare il progetto da quasi un milione di metri quadrati tra la tangenziale e Pernate, per il quale il sindaco Alessandro Canelli ha ipotizzato un ridimensionamento: due proposte presentate da Develog e da Cim che prevedono la realizzazione di un polo logistico (progetto di Develog su una superficie di 738 mila metri quadrati a ridosso del centro abitato di Pernate) e di un parcheggio di mezzi pesanti al servizio della città (progetto di 152 mila metri quadrati di Cim a fianco del Centro intermodale). Due aree che il Comune ha voluto riunire in un’unica pianificazione ma che non sono attigue tra di loro perchè separate dalla tangenziale. Progetto che, però, è ancora in stand by non solo perché in attesa della sentenza del Tar dopo il ricorso presentato dal Comitato per Pernate, ma anche per la presa di posizione sfavorevole della nuova di Galliate: per procedere, infatti, non basta il via libera della Regione e del comune di Novara, ma anche quella dei comuni contermini all’area.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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2 risposte

  1. C’è un po’ di confusione e controsensi…. il titolo dice “Via libera ad altri due insediamenti a Sant’Agabio” e poco piu sotto l’articolo inizia con “Non saranno i due nuovi insediamenti previsti a Sant’Agabio “.
    Quindi sono previsti o no a Sant’Agabio?!?! Decidetevi

  2. Quindi, a parer mio, città peggiore d’Italia. Novaresi svegliamoci! La logistica peggiora la vita di chi vi abita, consuma suolo fertile e comporta ulteriore inquinamento da trasporto. Direi che è un record di cui vergognarsi.

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Attualmente sul territorio novarese sono presenti 442 aziende logistiche e 59 magazzini con un crescita, negli ultimi dieci anni, del 60% dell’area occupata. I numeri parlano chiaro: 200 mila metri quadrati di Fedex alle porte di San Pietro Mosezzo, 150 mila di Kering a Trecate, 180 mila di Amazon e 359 mila su corso Vercelli in via di costruzione. Oltre ai due nuovi insediamenti sopra citati: il primo da 112 mila metri quadrati in corso Milano al confine con Kering per il quale è necessaria una variante urbanistica per la modifica della destinazione d’uso; l’altro da 42 mila tra via Martino della Torre e via Pigafetta che prevede una «riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area, attualmente occupata da magazzini vetusti suddivisi in 4 blocchi e una palazzina uffici destinati a stoccaggio e movimentazione terra».

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