Novara, da mesi sostava nel posteggio per invalidi con il contrassegno della mamma: multato. Nell’ambito dei controlli quotidiani della Polizia Locale gli agenti, da tempo, avevano notato un’auto che ogni giorno parcheggiava sugli stalli gialli riservati a disabili, sempre nello stesso punto, per tutta la giornata. Insospettiti, soprattutto per il fatto che la macchina rimaneva in sosta per tutta la giornata, hanno proceduto ai controlli incrociati individuando e denunciando il responsabile.
E’ successo questa mattina in via San Francesco d’Assisi, a Novara, dove gli agenti del Nucleo operativo hanno notato nuovamente, come da sei mesi a questa parte, lo stesso veicolo parcheggiato allo stesso posto. Sul lunotto anteriore il contrassegno invalidi rilasciato dal Comune di Mortara. La Polizia Locale ha contattato così i colleghi del Pavese per capire a chi appartenesse quel contrassegno. In realtà, il permesso era stato rilasciato dalla Locale di Mortara ad una donna del 1938, mentre il veicolo in sosta risultava intestato al figlio nato nel 1965 e residente allo stesso indirizzo dell’intestataria del contrassegno. Parallelamente, gli agenti di Mortara hanno accertato la presenza della signora presso la sua residenza. E’ bastato poco per individuare anche il figlio che risulta operativo presso una banca della zona stazione di Novara. L’uomo è stato contattato, e sanzionato per sosta stallo invalidi senza averne titolo e per utilizzo abusivo del contrassegno invalidi.
«In città abbiamo lavorato a lungo, con le relative associazioni – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Luca Piantanida – per agevolare la sosta dei disabili, aumentando il numero degli stalli e scegliendo le zone maggiormente frequentate e quindi più difficilmente raggiungibili come uffici pubblici, Poste, INPS. Assistere ad azioni di questo genere sconcerta. Per questo la Polizia Locale sta incrementando i controlli anche in questo ambito, specialmente dopo la fine del lockdown e il ritorno in zona bianca. Rubare il posto ad un disabile, con un contrassegno falso o intestato ad altri, è un’azione davvero spiacevole e riprovevole. Non vogliamo che succeda nella nostra città».