Con l’accoglimento della richiesta dello stato di emergenza da parte del Governo, Novarese e Vco ricevono metà dell’intero finanziamento regionale di 7,6 milioni di euro per intervenire sull’emergenza idrica che da settimane sta mettendo a dura prova il territori: 3,8 milioni (1,7 nel Novarese e 2,1 nel Vco) di cui 608 mila per le oltre mille operazioni di trasporto dell’acqua con le autobotti; gli altri 3,2 milioni per gli interventi definiti di somma urgenza: 16 nel Novarese per 1 milione e 689 mila euro, 41 nel Vco per 1 milione e 582 mila euro.
Gli interventi più onerosi in provincia di Novara, da 200 mila euro l’uno, dovranno essere effettuati a Oleggio Castello per il collegamento dei pozzi Fonte Gioiosa con l’acquedotto comunale, a Cressa dove è prevista la realizzazione della nuova dorsale di adduzione tra il pozzo Meda e il serbatoio di via Saini e a Madonna del Sasso per il potenziamento dei trattamenti di potabilizzazione dell’acquedotto ex Consorzio.
Nel Vco sono in programma, in particolare, due interventi da 300 mila euro: il primo a Gignese per l’aumento della capacità di serbatoio dell’acqua grezza, l’altro a Piedimulera per la costruzione di un nuovo pozzo idropotabile.
«Si tratta di un primo stanziamento per le somme urgenze che ci sono state segnalate dai territori più colpiti. Abbiamo però trasmesso a Roma una ricognizione più approfondita di interventi meno urgenti, ma che riteniamo comunque necessari per prevenire il ripetersi in futuro di situazioni come questa e ci auguriamo che anche su queste altre opere possa arrivare al più presto un sostegno – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica, e l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi –. Siamo in presenza di un’emergenza in cui la rapidità degli interventi è determinante. Siamo perciò soddisfatti della velocità con cui il governo ha risposto alle nostre richieste stanziando subito una prima tranche di risorse da destinare alle somme urgenze. Questo è il primo passo di un percorso più strutturale che dobbiamo però fare tutti con rapidità se vogliamo dare un vero aiuto ai territori che maggiormente stanno soffrendo in questo momento».
«Ora auspichiamo che con altrettanta rapidità il Governo accolga anche la richiesta della stato di calamità per l’agricoltura – aggiunge l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa – indispensabile sia per ristorare i nostri agricoltori di fronte ai danni causati da questa prolungata siccità, ma anche per attivare gli investimenti necessari per una futura nuova gestione dell’acqua».
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