Nella zona Ovest della città, tra corso Vercelli e il bivio per Casalgiate, sorgerà una nuova area logistica. La quarta di Novara che va ad aggiungersi al polo e-commerce di Amazon ad Agognate, all’ampliamento del Centro intermodale fino a Pernate e a Sant’Agabio vicino al confine con Trecate.
L’adozione del progetto risale a luglio dello scorso anno; ora il consiglio comunale dovrà votare la delibera nella prossima seduta del 19 ottobre. Si tratta di un insediamento che si svilupperà su un’area di 359 mila metri quadrati dove ora ci sono solo campi agricoli, ma la destinazione urbanistica è già produttiva e commerciale.
Negli ultimi quindici anni nessuna previsione era mai stata concretizzata, considerata la vastità d’ambito (denominato 42) in cui l’area è inserita: circa 900 mila metri quadrati tra corso Vercelli, via Castello per Casalgiate, la ferrovia Torino-Milano e l’area di pertinenza dell’Agogna. Si è così deciso di dividere la zona in due sub ambiti e intervenire prima su quello più a Ovest, da 359 mila metri quadrati per un investimento totale da 90 milioni. Tre i proponenti che hanno frazionato il sub ambito in altrettante tre aree: la prima (ZC1, in foto) sarà sviluppato dalla società Sil Spa di Trescore Balneario (Bergamo) e destinata alla logistica, su una superficie di 64.777 metri quadrati (una dimensione simile ad Amazon); la seconda (ZC2) di proprietà di NovaCoop prevede un edificio multipiano a destinazione commerciale su una superficie di 24.258 metri quadrati; la terza (ZC3), di proprietà dell’ospedale Maggiore, grande 52.496 metri, verrà probabilmente ceduta a terzi.
I proponenti si sono impegnati a realizzare anche le opere di urbanizzazione, tra cui tre rotatorie e due strade. La Vas, la procedura di valutazione ambientale strategica, ha dato parere favorevole e ha previsto opere di mitigazione e compensazione, in particolare un intervento di forestazione in strada Prelle a Sant’Agabio.
Dopo le osservazioni pervenute dalla riseria Ceriotti, confinante con l’area, i proponenti hanno suggerito la costruzione dei capannoni non sulla via principale ma a ridosso della ferrovia, in modo che le modifiche alla viabilità siano interne e solamente a servizio delle attività produttive così che il traffico pesante non vada a gravare su corso Vercelli.
Pesanti le contestazioni da parte dei consiglieri del Partito Democratico: «La vostra visione della città si concentra su questi obbrobri di cemento: Attila vi fa un baffo, voi siete la devastazione della città. Non c’è punto in cui non ci sia uno di questi obbrobri. Constatiamo che il dibattito politico non vi ferma, voteremo contro in consiglio» ha dichiarato il capogruppo Nicola Fonzo a cui ha fatto seguito il consigliere Rossano Pirovano: «Quando vincerò le elezioni farò mettere dei cartelli di accoglienza agli ingressi con scritto “Novara città dei obbrobri della giunta Canelli”. Non state proponendo lavoro di qualità. A Novara arrivano treni di extracomunitari che svolgono queste attività, una visione che va nel senso opposto rispetto alle vostre politiche a livello nazionale. Chiedo di convocare una commissione dove vengano presentati i dati sull’occupazione e il fabbisogno della città invitando anche le parti sociali».
«Novara non ha mai attirato sviluppatori di attività commerciali: era necessario riaccreditarsi nei confronti degli imprenditori per dimostrare che l’amministrazione ha interesse per il territorio – ha commentato l’assessore all’Urbanistica, Valter Mattiuz -. La logistica è solo uno sviluppo di quello che era già previsto: vogliamo una logistica di qualità per evitare quello che sta succedendo, ad esempio, a Biandrate. Amazon lo sta dimostrando nei fatti con contratti certi e regolari, retribuzione e attività lavorativa dignitose. Ogni volta che uno sviluppatore si presenta, il sindaco vuole sapere quale tipo di logistica ha intenzione di insediare. Il nostro compito è mantenere un equilibrio tra ricerca e costruzione del lavoro facendo in modo che i lavorati possano vivere in una città di qualità. È per questo che abbiamo collocato tutte le aree logistiche agli snodi stradali più importanti, non nel tessuto urbano ma nel perimetro».