Nuovi percorsi per l’abilitazione all’insegnamento, Cisl Scuola: «Attenzione al precariato»

Il segretario Amoruso sul nuovo decreto: «Un passo in più ma insufficiente»

In seguito alla pubblicazione del Dpcm del 4 agosto 2023, sono stati definiti nuovi percorsi per l’abilitazione all’insegnamento di scuole medie e superiori. E non mancano le prime reazioni critiche.

«Il decreto è un passo in più nella direzione giusta ma in larga misura insufficiente – spiega Domenico Amoruso, segretario generale Cisl Scuola Piemonte Orientale -. Il problema del precariato non viene ancora affrontato seriamente. Si ripete nuovamente la proposta di procedere alle assunzioni direttamente dalla prima fascia delle Gps (Graduatorie provinciali per le supplenza) senza passare dalla procedura concorsuale».

Entriamo più nel dettaglio del nuovo decreto. Per l’abilitazione all’insegnamento è infatti necessario accumulare 60 cfu (crediti formativi universitari) come da percorso ordinario. Tuttavia, sono stati trattati alcuni casi specifici.

Per coloro già abilitati in un’altra materia oppure che hanno insegnato in almeno tre degli ultimi cinque anni, sono previsti percorsi universitari da 30 cfu. Inoltre, fino al 31 dicembre 2024, scadenza della fase transitoria, sono previsti percorsi agevolati, rispettivamente: da 30 cfu per i vincitori del concorso straordinario ter; da 36 cfu per coloro che ne hanno già ottenuti 24 entro il 31 ottobre 2022. Per partecipare al concorso durante la fase transitoria, è necessario completare il percorso di formazione entro il 28 febbraio 2024.

Dopo la fine della fase transitoria, l’abilitazione si potrà ottenere solo tramite percorso ordinario. In caso di abilitazione ottenuta con 60 cfu, l’insegnante sarà inserito nella prima fascia delle Gps.

Per quanto riguarda il concorso, dopo il 31 dicembre 2024, l’abilitazione sarà un requisito obbligatorio. Durante la fase transitoria, invece, sarà possibile partecipare al concorso dopo aver ottenuto solo 30 o 24 cfu, salvo poi completare l’abilitazione dopo la vittoria del concorso. Potranno partecipare al concorso anche coloro che hanno prestato insegnamento per almeno tre anni dei cinque precedenti, di cui uno specifico.

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Fabio Silvestre

Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.

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Nuovi percorsi per l’abilitazione all’insegnamento, Cisl Scuola: «Attenzione al precariato»

Il segretario Amoruso sul nuovo decreto: «Un passo in più ma insufficiente»

In seguito alla pubblicazione del Dpcm del 4 agosto 2023, sono stati definiti nuovi percorsi per l'abilitazione all'insegnamento di scuole medie e superiori. E non mancano le prime reazioni critiche.

«Il decreto è un passo in più nella direzione giusta ma in larga misura insufficiente - spiega Domenico Amoruso, segretario generale Cisl Scuola Piemonte Orientale -. Il problema del precariato non viene ancora affrontato seriamente. Si ripete nuovamente la proposta di procedere alle assunzioni direttamente dalla prima fascia delle Gps (Graduatorie provinciali per le supplenza) senza passare dalla procedura concorsuale».

Entriamo più nel dettaglio del nuovo decreto. Per l'abilitazione all'insegnamento è infatti necessario accumulare 60 cfu (crediti formativi universitari) come da percorso ordinario. Tuttavia, sono stati trattati alcuni casi specifici.

Per coloro già abilitati in un'altra materia oppure che hanno insegnato in almeno tre degli ultimi cinque anni, sono previsti percorsi universitari da 30 cfu. Inoltre, fino al 31 dicembre 2024, scadenza della fase transitoria, sono previsti percorsi agevolati, rispettivamente: da 30 cfu per i vincitori del concorso straordinario ter; da 36 cfu per coloro che ne hanno già ottenuti 24 entro il 31 ottobre 2022. Per partecipare al concorso durante la fase transitoria, è necessario completare il percorso di formazione entro il 28 febbraio 2024.

Dopo la fine della fase transitoria, l'abilitazione si potrà ottenere solo tramite percorso ordinario. In caso di abilitazione ottenuta con 60 cfu, l'insegnante sarà inserito nella prima fascia delle Gps.

Per quanto riguarda il concorso, dopo il 31 dicembre 2024, l'abilitazione sarà un requisito obbligatorio. Durante la fase transitoria, invece, sarà possibile partecipare al concorso dopo aver ottenuto solo 30 o 24 cfu, salvo poi completare l'abilitazione dopo la vittoria del concorso. Potranno partecipare al concorso anche coloro che hanno prestato insegnamento per almeno tre anni dei cinque precedenti, di cui uno specifico.

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Novarese, giornalista pubblicista. Ha scritto per testate locali e nazionali articoli di cronaca e sport.