Nuovo codice della strada, gestore dei monopattini: «La sicurezza non c’entra, volontà politica e ideologica»

Obbligo di casco, targa e assicurazione: il referente di Bit Mobility si dice contrario. Assessora Franzoni: «La scelta del bike sharing si è dimostrata lungimirante»

L’entrata in vigore del nuovo codice della strada e le restrizioni relative all’utilizzo dei monopattini – che dovranno essere assicurati e dotati di targa – con l’obbligo di indossare il casco da parte degli utenti ha fatto discutere, soprattutto per quanto riguarda i gestori dei servizi di mobilità.

Anche a Novara la società Bit Mobility che gestisce i servizi di noleggio di monopattini e biciclette si è detta contraria alle nuove modifiche, seguendo quanto già riportato dalle associazioni di categoria nazionali. A parlare è Michele Francione che afferma: «Il danno che nasce dall’introduzione di queste nuove normative è stato oggetto di numerosi confronti anche a livello ministeriale, ma nessuno ci ha dato ascolto. Non si tratta di un problema di sicurezza, ma di una volontà politica e ideologica del legislatore che vuole affossare un intero settore».

Secondo i dati della società «per i monopattini elettrici ci sono 0,6 incidenti ogni 100 mila chilometri e nessun morto in 3 anni. La sicurezza è una foglia di fico per nascondere una precisa volontà che il ministro Salvini ha reso esplicita anche al salone Eicma quando ha dichiarato che i monopattini sarebbero spariti dalla circolazione». Per quanto riguarda l’obbligo del casco e dell’assicurazione Francione conferma «un aumento dei costi del servizio che significa una perdita di almeno il 40% degli utilizzi».

Per il Comune di Novara a parlare è l’assessora alla Mobilità Elisabetta Franzoni che conferma «l’appoggio alle modifiche del codice della strada, ma anche la necessita di rivedere alcune norme per quanto riguarda i gestori di servizi di sharing che collaborano con le istituzioni. Questi, infatti, rispetto ai privati hanno una serie di garanzie in più legate alla geolocalizzazione e alle limitazioni di velocità dei loro monopattini» e aggiunge «la scelta di fare partire il servizio di bike sharing si è dimostrata lungimirante dal momento che gli utenti saltuari potranno scegliere la bicicletta anziché il monopattino».

Francione concorda sulla bontà della scelta ma si riserve di «valutare nel tempo l’effettivo tasso di sostituzione. Ad oggi il rapporto tra noleggi monopattino-bici è di 1/5 e quindi dobbiamo controllare se andrà a salire. Sicuramente ci sarà un calo di almeno il 40% tra gli utenti che non useranno più i nostri servizi» e ha aggiunto «l’unica certezza è che è una legge pasticciata e fatta in maniera sbrigativa senza lasciare tempo alle imprese di adeguarsi».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Condividi l'articolo

Picture of Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Nuovo codice della strada, gestore dei monopattini: «La sicurezza non c’entra, volontà politica e ideologica»

Obbligo di casco, targa e assicurazione: il referente di Bit Mobility si dice contrario. Assessora Franzoni: «La scelta del bike sharing si è dimostrata lungimirante»

L’entrata in vigore del nuovo codice della strada e le restrizioni relative all’utilizzo dei monopattini – che dovranno essere assicurati e dotati di targa – con l’obbligo di indossare il casco da parte degli utenti ha fatto discutere, soprattutto per quanto riguarda i gestori dei servizi di mobilità.

Anche a Novara la società Bit Mobility che gestisce i servizi di noleggio di monopattini e biciclette si è detta contraria alle nuove modifiche, seguendo quanto già riportato dalle associazioni di categoria nazionali. A parlare è Michele Francione che afferma: «Il danno che nasce dall’introduzione di queste nuove normative è stato oggetto di numerosi confronti anche a livello ministeriale, ma nessuno ci ha dato ascolto. Non si tratta di un problema di sicurezza, ma di una volontà politica e ideologica del legislatore che vuole affossare un intero settore».

Secondo i dati della società «per i monopattini elettrici ci sono 0,6 incidenti ogni 100 mila chilometri e nessun morto in 3 anni. La sicurezza è una foglia di fico per nascondere una precisa volontà che il ministro Salvini ha reso esplicita anche al salone Eicma quando ha dichiarato che i monopattini sarebbero spariti dalla circolazione». Per quanto riguarda l’obbligo del casco e dell’assicurazione Francione conferma «un aumento dei costi del servizio che significa una perdita di almeno il 40% degli utilizzi».

Per il Comune di Novara a parlare è l’assessora alla Mobilità Elisabetta Franzoni che conferma «l’appoggio alle modifiche del codice della strada, ma anche la necessita di rivedere alcune norme per quanto riguarda i gestori di servizi di sharing che collaborano con le istituzioni. Questi, infatti, rispetto ai privati hanno una serie di garanzie in più legate alla geolocalizzazione e alle limitazioni di velocità dei loro monopattini» e aggiunge «la scelta di fare partire il servizio di bike sharing si è dimostrata lungimirante dal momento che gli utenti saltuari potranno scegliere la bicicletta anziché il monopattino».

Francione concorda sulla bontà della scelta ma si riserve di «valutare nel tempo l’effettivo tasso di sostituzione. Ad oggi il rapporto tra noleggi monopattino-bici è di 1/5 e quindi dobbiamo controllare se andrà a salire. Sicuramente ci sarà un calo di almeno il 40% tra gli utenti che non useranno più i nostri servizi» e ha aggiunto «l’unica certezza è che è una legge pasticciata e fatta in maniera sbrigativa senza lasciare tempo alle imprese di adeguarsi».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.