Nuovo ospedale, gara sospesa. Rossi: «Scelte sbagliate di Cirio e Icardi»

«La sospensione della procedura di affidamento deve preoccuparci tutti: significa che in tutti questi mesi, nonostante i tanti rinvii, non è stato possibile mettere in campo nessuna soluzione per andare avanti con la realizzazione della Città della Salute e della Scienza. Abbiamo imparato in questi anni che non esistono passaggi “brevi” con il Ministero, ancora di più in un momento di campagna elettorale come quello che ci attende».

Questa la reazione del consigliere regionale e vice presidente della commissione Sanità in Regione, Domenico Rossi, alla sospensione della gara d’appalto per il nuovo ospedale di Novara.

«Le comunicazioni ufficiali dell’Azienda parlano di ulteriori approfondimenti tecnici, ma è ormai evidente che l’ultimo piano finanziario adottato, nonostante gli ulteriori 100 milioni, non è interessante per il mercato- prosegue -. Ma al di là di tutti gli approfondimenti tecnici è il dato politico di questa vicenda ad essere evidente: siamo a questo punto per le scelte sbagliate dell’assessore Icardi appoggiate da tutta la giunta regionale. Se il governatore Cirio e l’assessore Icardi avessero fatto partire il bando nel 2019, con il piano finanziario ereditato dalla precedente amministrazione regionale, invece di millantare risparmi con la riduzione delle annualità da 26 a 17, oggi staremmo commentando l’avanzamento lavori invece che uno stop a data da destinarsi. Rivedere ancora una volta il Piano Finanziario con il Ministero significa o allungare nuovamente gli anni e tornare all’ipotesi iniziale o aumentare ancora una volta la base di gara. Si parla di centinaia di milioni e di anni persi per le scelte politiche sbagliate di questa giunta regionale, che in cinque anni non è riuscita a far partire nemmeno un cantiere e ha bloccato quelli già pronti.
In un contesto serio e responsabile l’assessore Icardi dovrebbe dimettersi, ammettendo di aver fatto delle valutazioni sbagliate che hanno generato ritardi e problemi che ricadono sui cittadini novaresi e dell’intero quadrante».

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Nuovo ospedale, gara sospesa. Rossi: «Scelte sbagliate di Cirio e Icardi»

«La sospensione della procedura di affidamento deve preoccuparci tutti: significa che in tutti questi mesi, nonostante i tanti rinvii, non è stato possibile mettere in campo nessuna soluzione per andare avanti con la realizzazione della Città della Salute e della Scienza. Abbiamo imparato in questi anni che non esistono passaggi “brevi” con il Ministero, ancora di più in un momento di campagna elettorale come quello che ci attende».

Questa la reazione del consigliere regionale e vice presidente della commissione Sanità in Regione, Domenico Rossi, alla sospensione della gara d’appalto per il nuovo ospedale di Novara.

«Le comunicazioni ufficiali dell’Azienda parlano di ulteriori approfondimenti tecnici, ma è ormai evidente che l’ultimo piano finanziario adottato, nonostante gli ulteriori 100 milioni, non è interessante per il mercato- prosegue -. Ma al di là di tutti gli approfondimenti tecnici è il dato politico di questa vicenda ad essere evidente: siamo a questo punto per le scelte sbagliate dell’assessore Icardi appoggiate da tutta la giunta regionale. Se il governatore Cirio e l’assessore Icardi avessero fatto partire il bando nel 2019, con il piano finanziario ereditato dalla precedente amministrazione regionale, invece di millantare risparmi con la riduzione delle annualità da 26 a 17, oggi staremmo commentando l’avanzamento lavori invece che uno stop a data da destinarsi. Rivedere ancora una volta il Piano Finanziario con il Ministero significa o allungare nuovamente gli anni e tornare all’ipotesi iniziale o aumentare ancora una volta la base di gara. Si parla di centinaia di milioni e di anni persi per le scelte politiche sbagliate di questa giunta regionale, che in cinque anni non è riuscita a far partire nemmeno un cantiere e ha bloccato quelli già pronti.
In un contesto serio e responsabile l’assessore Icardi dovrebbe dimettersi, ammettendo di aver fatto delle valutazioni sbagliate che hanno generato ritardi e problemi che ricadono sui cittadini novaresi e dell’intero quadrante».

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