«Il bando del nuovo ospedale è stato messo in discussione dal punto vista della “bancabilità” a seguito del repentino innalzamento del costo del denaro. Il progetto, però, non cambia». Lo ha assicurato il sindaco Alessandro Canelli durante la commissione consiliare convocata sul tema della Città della Salute e della Scienza dopo che la Regione, lo scorso 10 luglio, aveva fatto sapere che il bando per l’assegnazione dei lavori sarebbe slittato dal 10 agosto al 30 settembre e che era stato previsto un prolungamento di due anni della durata della concessione, da 17 a 19 anni.
«Alcuni operatori hanno avanzato una serie di richieste al Rup (Responsabile unico del procedimento, per il nuovo ospedale di Novara è l’architetto Claudio Tambornino, ndr) che a sua volta le ha sottoposte sia alla Regione che all’Azienda ospedaliera. Dall’analisi è emerso che i tassi di interesse non erano adeguati alle condizioni attuali e il rischio era che nessuna banca avrebbe dato credito all’operazione e di conseguenza nessuna società avrebbe partecipato alla gara. Gli advisor hanno quindi deciso di agire prima della scadenza del bando rivedendo alcune condizioni in linea con il mercato».
«L’operazione viene fatta sulla base di determinati parametri come il costo medio ponderato del capitale, il tasso interno di rendimento del progetto che derivano da un’analisi del piano economico finanziario del progetto – ha precisato Canelli . Da qui è nata la preoccupazione di Regione e Azienda ospedaliera di rendere appetibile il bando in modo che possano partecipare più operatori possibili».
Rivisto il canone di concessione: «Da 22 milione e 380 mila euro è stato innalzato al massimo di 22 milioni e 900 mila euro, 600 mila euro in più, in 19 anni anziché 17. Le condizioni progettuali, però, restano invariate» ha concluso il sindaco.