Nella seduta di questa mattina, 5 ottobre, il consiglio regionale ha espresso all’unanimità parere favorevole al nuovo ospedale di Novara; tecnicamente ha approvato la proposta di deliberazione che recepisce l’aggiornamento del quadro economico finanziario per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza.
Una buona notizia, ma l’iter per arrivare alla pubblicazione del nuovo bando è ancora lungo: ora si attende il parere favorevole del Ministero della Finanze per quanto riguarda l’accordo già siglato tra Regione Piemonte e Ministero della Salute; dopodichè sarà necessaria l’approvazione dell’accordo stesso in conferenza Stato-Regioni. A quel punto l’Azienda ospedaliera potrà avanzare al Ministero la richiesta di ammissione del nuovo finanziamento e, solo una volta accolta, pubblicare il nuovo bando.
Come si ricorderà, a settembre del 2021 la gara era andata deserta proprio a causa del rincaro dei costi delle materie prime: il progetto, dal punto di vista economico finanziario, era stato considerato non più attuabile tanto che il Dipe, l’organismo del Ministero delle Finanze, aveva chiesto di rivedere il controllo dei prezzi. Il nuovo documento programmatico prevede, dunque, un finanziamento da 419 milioni di euro, 99 in più rispetto al progetto iniziale: 189.519.300 euro da parte dello Stato, 9.974.700 dalla Regione mentre la quota del privato rimane invariata a 219.640.000 euro.
«Sono soddisfatto che l’iter sia andato avanti nei tempi che avevamo auspicato con la nostra ultima interrogazione – afferma il vicepresidente della commissione Sanità e consigliere del Pd, Domenico Rossi -. Ora occorre la firma del Mef che auspichiamo arrivi in tempo per la conferenza Stato-Regioni del prossimo 12 ottobre per evitare rallentamenti dovuti alla formazione del nuovo Governo».
«Quattro anni fa con la giunta Chiamparino avevamo un piano di edilizia sanitaria regionale già finanziato, bastava solo metterlo in pratica – aggiunge Rossi -. Eppure, con il cambio di giunta, si sono accumulati ritardi: Novara e il Piemonte non possono più rimandare questi interventi. Un’edilizia sanitaria moderna, insieme a un rilancio dei progetti di ricerca, è una priorità assoluta: lo dobbiamo ai cittadini, ai tanti lavoratori del comparto, ma è necessaria anche per arginare la mobilità passiva che ogni anno costa diversi milioni di euro alle casse della Regione».
Sull’approvazione di oggi si è espresso anche il consigliere della Lega, Federico Perugini: «Se arriviamo a questo ultimo atto amministrativo prima della fase realizzativa, il nostro grazie va innanzitutto al presidente Alberto Cirio, all’assessore alla Sanità Luigi Icardi e alla sua struttura che hanno traguardato l’obiettivo nonostante un governo centrale a volte distratto. Un’attenzione al territorio e a un bacino di quasi un milione di cittadini dimostrata anche dai parlamentari e dagli amministratori locali che si sono succeduti in questi anni, dal sindaco di Novara Alessandro Canelli, sollecito e concreto nel sostenere questo percorso, dagli altri primi cittadini e da tutti i soggetti che si sono messi a disposizione delle nostre comunità».
«Piena soddisfazione – conclude Perugini insieme ai novaresi Riccardo Lanzo e Letizia Nicotra, rispettivamente vicepresidente e consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte -. Siamo finalmente giunti al nostro ultimo atto amministrativo per dare concretezza alla nascita della nuova Città della Salute e della Scienza di Novara, futuro hub ospedaliero di quadrante del Piemonte Orientale».