Il bando per la realizzazione del nuovo ospedale di Novara (La città della salute e della scienza) è stato pubblicato. Un progetto sofferto e bloccato infinite volte, ma che ora sembra vedere la luce. Infatti, dopo la firma del decreto per lo sblocco dei finanziamenti statali, lo scorso 25 gennaio da parte del ministro Schillaci, si attendeva solo la pubblicazione del bando.
Oggi, 27 febbraio, alle 16 nella sala del consiglio dell’Azienda ospedaliera verranno presentati alla stampa i dettagli del documento alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, del sindaco Alessandro Canelli, del direttore generale dell’ospedale Gianfranco Zulian, del rettore dell’Upo Giancarlo Avanzi mentre il presidente della Regione Alberto Cirio sarà in collegamento.
Durante l’ultima commissione consiliare sul tema, Claudio Tambornino, rup del progetto, aveva spiegato che «il costo di costruzione sarà di 333 milioni di euro per una durata di 4 anni. È stato mantenuto invariato il canone fisso a 23 milioni annui per 17 anni di concessione» confermando «i 711 posti letti e 1600 parcheggi interrati. Sono state, invece, riviste le linee guida adeguando il progetto alla situazione reale specificando alcuni punti critici anche sull’esperienza della prima gara andata deserta. La novità è nel ciclo unico: per accorciare i tempi, il bando prevede una fase unica per la presentazione dell’offerta e del progetto definitivo. La gara avrà una durata di circa 6/8 mesi, dipende anche da quanti saranno i partecipanti. Il progetto esecutivo, invece, sarà a step per consentire all’ospedale degli arredi interni e delle attrezzature».
Come è ormai noto, il progetto prevede uno stanziamento dei 189.519.300 euro. La quota di finanziamento statale va a sommarsi a quella regionale di 9.974.700. Resta invariata la quota del privato: 219.640.000 euro. Un importo totale di 419 milioni di euro, 99 in più rispetto al progetto iniziale.
Lo scorso 10 gennaio era anche stato sottoscritto tra Prefettura, azienda ospedaliera Maggiore della Carità, sindacati e ispettorato del lavoro allo scopo di vigilare sul rispetto della legalità nei contratti pubblici e prevenire il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle diverse fasi di attuazione dell’opera. (leggi qui)