Nuovo ospedale, ricomincia l’iter: 100 milioni in più per il bando. Consulenza da 160 mila euro per rivedere il piano economico

La lievitazione dei costi è stata ufficializzata da Regione e Azienda ospedaliera. Il consigliere regionale Rossi: «Nuovo piano rivisto in due giorni da un professionista privato, cosa ha fatto l'assessorato in due mesi?». Risponde il direttore dell'ospedale Zulian

Per costruire la nuova Città della salute e della scienza di Novara servono 100 milioni in più. Ma questo già si sapeva da quasi un mese, seppur in modo non ufficiale. Ieri, invece, dopo che il consigliere regionale e vice presidente della Commissione Sanità, Domenico Rossi, ha diramato un comunicato con cui annunciava un’interrogazione ( che fa seguito a quello già presentata il 14 febbraio), la Regione ha reso noto le cifre in maniera formale: «Il nuovo piano economico prevede la ridefinizione della quota in carico al privato che ammonta ora a 330 milioni, per un importo complessivo a base di gara di 530 milioni di euro, e una rata pari a 35,2 milioni per 25 anni».

Il bando precedente (quello prorogato tre volte e ritirato a dicembre 2023) prevedeva un costo totale di 419 milioni (ora 530, 111 in più) con una rata di concessione di 22 milioni di euro per 19 anni (ora ampliata a 35,2 per 25 anni). In un primo momento erano già previste 26 annualità, poi ridotte a 17 nel 2019 e accresciute di nuovo a 19 nel 2023. Anche il costo dell’intero progetto era già stato aumentato di 99 milioni quando il primo bando era andato deserto nel 2021: da 320 a 419 milioni.

L’unico a parlare pubblicamente dell’aumento dei costi – da dicembre dello scorso anno a ieri – era stato il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, all’evento organizzato dal giornale La Stampa il 9 febbraio definendo l’iter «una via crucis. La Regione e l’azienda ospedaliera stanno elaborando il piano economico finanziario che in questo modo dovrebbe essere finalmente interessante per i soggetti intenzionati a partecipare alla gara».

Ieri, dunque, la comunicazione ufficiale: la Regione Piemonte ha trasmesso al ministero della Salute e al consiglio regionale la presa d’atto del nuovo piano economico per la realizzazione della Città della Salute, definito e approvato nei giorni precedenti dall’ospedale Maggiore dopo il necessario confronto con il ministero e l’assessorato alla Sanità.

Ma non è tutto perché, con una delibera data 27 febbraio 2024, la direzione dell’ospedale ha affidato alla società “Principia Ingegneria e Partecipazioni srl” di Torino diretta da Maurizio Grassi, la revisione del piano economico con un incarico pari a 159.868.80 e solo due giorni dopo, il 29, ha approvato con un’altra delibera il rialzo dei costi (i 111 milioni in più) elaboratori dallo studio del professionista incaricato.

Tra rinvii, consulenze, proroghe e revisioni, il nuovo ospedale di Novara è già costato mezzo milione di euro in più: circa 300/400 mila euro tra compensi per l’advisor, il responsabile del procedimento e la persona che ha costruito il Protocollo di legalità (il generale Maurilio Liore) a cui si aggiungono gli ultimi questi 160 mila euro per la ridefinizione del piano. Senza contare i 200 milioni di euro in più dal 2021 a oggi erogati dal ministero (dai 330 milioni iniziali ai 530 di oggi).

«Sono stati spesi altri 160 mila euro per aggiornare il progetto di fattibilità tecnico-economico con particolare riguardo ai maggiori costi per costruzione e l’impiantistica: spero l’assessore Icardi riesca a dare risposte circoscritte, è il momento della chiarezza – afferma il consigliere Rossi annunciando la presentazione di un’interrogazione ad hoc -. Evidentemente non è bastato affiancare ai tecnici del Maggiore di Novara gli uffici della Regione, come deciso Icardi dopo l’ennesima sospensione del bando. E’ lecito chiedersi, però, cosa è stato fatto in questi mesi se in soli due giorni, stando alle date di approvazione delle delibere, il professionista incaricato ha fornito la revisione del quadro economico e il calcolo della stima sugli interventi strutturali, edili e relativi all’impiantistica. Come mai si rende necessario l’individuazione di una nuova professionalità? Chi ha stilato i precedenti piani? Ma soprattutto le somme investite da quale capitolo di spesa vengono individuate?».

A seguire è arrivata una nota congiunta del presidente Cirio e dell’assessore alla Sanità Icardi: «La Regione Piemonte ha lavorato insieme all’Azienda ospedaliera e in continuo confronto con il Ministero della Salute, per individuare il percorso che consenta di procedere con la gara e individuare il soggetto privato interessato a realizzare l’opera, superando le difficoltà e l’impasse che si sono creati nei mesi scorsi a causa dell’incremento dei costi del progetto e le osservazioni pervenute dalle imprese. Oggi siamo in grado di condividere con il Ministero il percorso e, con l’approvazione del nuovo impianto finanziario da parte del Consiglio regionale, l’Azienda ospedaliera potrà procedere al più presto con la gara per arrivare alla realizzazione del nuovo ospedale che il territorio attende da tempo».

A questo punto viene però da domandarsi come il professionista incaricato dall’azienda ospedaliera, abbia potuto rivedere il nuovo piano in soli due giorni. «Si tratta di un lavoro iniziato da tempo, in accordo con l’assessorato regionale, che non era stato reso noto ma che si stava portando avanti da parecchio, lo si deduce anche dal testo della delibera» chiarisce il direttore generale dell’ospedale, Gianfranco Zulian che aggiunge: «È stato necessario rivolgersi a uno studio perchè non era di competenza degli uffici regionali occuparsi di un nuovo piano».

Sulla ripubblicazione del bando, il direttore sceglie la cautela: «La Regione ha trasmesso al ministero la presa d’atto del nuovo piano economico che poi dovrà essere approvato dal consiglio regionale e in seguito rispedito a Roma. Mi auguro che i tempi possano essere brevi».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Nuovo ospedale, ricomincia l’iter: 100 milioni in più per il bando. Consulenza da 160 mila euro per rivedere il piano economico

La lievitazione dei costi è stata ufficializzata da Regione e Azienda ospedaliera. Il consigliere regionale Rossi: «Nuovo piano rivisto in due giorni da un professionista privato, cosa ha fatto l’assessorato in due mesi?». Risponde il direttore dell’ospedale Zulian

Per costruire la nuova Città della salute e della scienza di Novara servono 100 milioni in più. Ma questo già si sapeva da quasi un mese, seppur in modo non ufficiale. Ieri, invece, dopo che il consigliere regionale e vice presidente della Commissione Sanità, Domenico Rossi, ha diramato un comunicato con cui annunciava un’interrogazione ( che fa seguito a quello già presentata il 14 febbraio), la Regione ha reso noto le cifre in maniera formale: «Il nuovo piano economico prevede la ridefinizione della quota in carico al privato che ammonta ora a 330 milioni, per un importo complessivo a base di gara di 530 milioni di euro, e una rata pari a 35,2 milioni per 25 anni».

Il bando precedente (quello prorogato tre volte e ritirato a dicembre 2023) prevedeva un costo totale di 419 milioni (ora 530, 111 in più) con una rata di concessione di 22 milioni di euro per 19 anni (ora ampliata a 35,2 per 25 anni). In un primo momento erano già previste 26 annualità, poi ridotte a 17 nel 2019 e accresciute di nuovo a 19 nel 2023. Anche il costo dell’intero progetto era già stato aumentato di 99 milioni quando il primo bando era andato deserto nel 2021: da 320 a 419 milioni.

L’unico a parlare pubblicamente dell’aumento dei costi – da dicembre dello scorso anno a ieri – era stato il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, all’evento organizzato dal giornale La Stampa il 9 febbraio definendo l’iter «una via crucis. La Regione e l’azienda ospedaliera stanno elaborando il piano economico finanziario che in questo modo dovrebbe essere finalmente interessante per i soggetti intenzionati a partecipare alla gara».

Ieri, dunque, la comunicazione ufficiale: la Regione Piemonte ha trasmesso al ministero della Salute e al consiglio regionale la presa d’atto del nuovo piano economico per la realizzazione della Città della Salute, definito e approvato nei giorni precedenti dall’ospedale Maggiore dopo il necessario confronto con il ministero e l’assessorato alla Sanità.

Ma non è tutto perché, con una delibera data 27 febbraio 2024, la direzione dell’ospedale ha affidato alla società “Principia Ingegneria e Partecipazioni srl” di Torino diretta da Maurizio Grassi, la revisione del piano economico con un incarico pari a 159.868.80 e solo due giorni dopo, il 29, ha approvato con un’altra delibera il rialzo dei costi (i 111 milioni in più) elaboratori dallo studio del professionista incaricato.

Tra rinvii, consulenze, proroghe e revisioni, il nuovo ospedale di Novara è già costato mezzo milione di euro in più: circa 300/400 mila euro tra compensi per l’advisor, il responsabile del procedimento e la persona che ha costruito il Protocollo di legalità (il generale Maurilio Liore) a cui si aggiungono gli ultimi questi 160 mila euro per la ridefinizione del piano. Senza contare i 200 milioni di euro in più dal 2021 a oggi erogati dal ministero (dai 330 milioni iniziali ai 530 di oggi).

«Sono stati spesi altri 160 mila euro per aggiornare il progetto di fattibilità tecnico-economico con particolare riguardo ai maggiori costi per costruzione e l’impiantistica: spero l’assessore Icardi riesca a dare risposte circoscritte, è il momento della chiarezza – afferma il consigliere Rossi annunciando la presentazione di un’interrogazione ad hoc -. Evidentemente non è bastato affiancare ai tecnici del Maggiore di Novara gli uffici della Regione, come deciso Icardi dopo l’ennesima sospensione del bando. E’ lecito chiedersi, però, cosa è stato fatto in questi mesi se in soli due giorni, stando alle date di approvazione delle delibere, il professionista incaricato ha fornito la revisione del quadro economico e il calcolo della stima sugli interventi strutturali, edili e relativi all’impiantistica. Come mai si rende necessario l’individuazione di una nuova professionalità? Chi ha stilato i precedenti piani? Ma soprattutto le somme investite da quale capitolo di spesa vengono individuate?».

A seguire è arrivata una nota congiunta del presidente Cirio e dell’assessore alla Sanità Icardi: «La Regione Piemonte ha lavorato insieme all’Azienda ospedaliera e in continuo confronto con il Ministero della Salute, per individuare il percorso che consenta di procedere con la gara e individuare il soggetto privato interessato a realizzare l’opera, superando le difficoltà e l’impasse che si sono creati nei mesi scorsi a causa dell’incremento dei costi del progetto e le osservazioni pervenute dalle imprese. Oggi siamo in grado di condividere con il Ministero il percorso e, con l’approvazione del nuovo impianto finanziario da parte del Consiglio regionale, l’Azienda ospedaliera potrà procedere al più presto con la gara per arrivare alla realizzazione del nuovo ospedale che il territorio attende da tempo».

A questo punto viene però da domandarsi come il professionista incaricato dall’azienda ospedaliera, abbia potuto rivedere il nuovo piano in soli due giorni. «Si tratta di un lavoro iniziato da tempo, in accordo con l’assessorato regionale, che non era stato reso noto ma che si stava portando avanti da parecchio, lo si deduce anche dal testo della delibera» chiarisce il direttore generale dell’ospedale, Gianfranco Zulian che aggiunge: «È stato necessario rivolgersi a uno studio perchè non era di competenza degli uffici regionali occuparsi di un nuovo piano».

Sulla ripubblicazione del bando, il direttore sceglie la cautela: «La Regione ha trasmesso al ministero la presa d’atto del nuovo piano economico che poi dovrà essere approvato dal consiglio regionale e in seguito rispedito a Roma. Mi auguro che i tempi possano essere brevi».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore