Nuovo ospedale, slitta ancora il bando. Dura reazione del Pd: «Fatto grave che palesa una situazione critica»

La critica del consigliere e segretario regionale, Domenico Rossi. Il capogruppo in consiglio, Fonzo: «Camuffato da un espediente tecnico, ma è una proroga»

Slitta per la terza volta in pochi mesi la scadenza del bando per i lavori di realizzazione del nuovo ospedale di Novara. Il termine per la presentazione delle offerte fissato per domani, mercoledì 15 novembre, è infatti stato nuovamente rinviato.

È il terzio rinvio in pochi mesi, dopo che il primo bando in scadenza a settembre 2021 era andato deserto a causa del rincaro delle materie prime. Da lì era stato necessario avviare un lavoro per l’adeguamento del piano economico e finanziario (con un progetto da 419 milioni, 99 in più rispetto a quello originale) fino ad arrivare alla “sofferta” sottoscrizione dell’accordo di programma a novembre 2022 e alla pubblicazione della nuova gara nel mese di febbraio 2023: la scadenza era stabilita per il 5 agosto 2023 poi prorogata una prima volta al 30 settembre, poi al 15 novembre e ora a data da destinarsi.

Dura la reazione del Partito Democratico, a cominciare dal consigliere e segretario regionale, Domenico Rossi, vice presidente della commissione Sanità. «Un fatto grave che palesa una situazione critica mettendo a rischio un’opera fondamentale per tutto il quadrante nord orientale del Piemonte – afferma -. A maggior ragione considerando che, di fatto, la deroga è a data da destinarsi. Quanto tempo avranno i soggetti interessati per presentare le loro offerte? Perché non è possibile determinare una scadenza definitiva? I tentativi dei mesi scorsi di minimizzare i tanti problemi che hanno caratterizzato l’iter burocratico unito alla sottovalutazione degli stessi ci ha portati a questo punto. Ora non bastano più le generiche rassicurazioni dell’assessore o rimandi a tecnicismi giuridici. E’ il momento di dare spiegazioni chiare e puntuali sui quali siano i problemi legati al bando: sono di natura economica? Il progetto non è appetibile? Perché persistono difficoltà nonostante un nuovo piano finanziario che ha previsto un aumento di risorse pari a 100 milioni di euro? Sulla base di quali elementi questo può essere considerato l’ultimo rinvio? I cittadini novaresi hanno il diritto di sapere se ci sono stati errori nella predisposizione del nuovo piano economico-finanziario o se ci sono questioni di altra natura».

«Camuffato da un espediente tecnico, quello annunciato dall’azienda ospedaliera è un vero e proprio rinvio della scadenza per presentare le offerte per il nuovo ospedale – dichiara il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Nicola Fonzo, a nome di tutto il gruppo -. La verità è che aziende interessate al bando per ora non ce ne sono. Eppure i cambiamenti tra il primo e il secondo bando non erano di poco conto, a partire dai 100 milioni in più di budget. Perchè? Qualche dubbio è naturale, considerato che questo è il quarto rinvio. Ora si sostiene che fino al 31.12 si rinvia e poi sarà concesso altro tempo.
Eppure la destra si era affrettata a mettere il cappello sull’opera, facendo a gara tra il sindaco Canelli (Lega) e il senatore Nastri (FdI) a chi mandava per prima il comunicato stampa. Ora cosa dicono? Il timore è che per il nuovo ospedale sia iniziato il vero conto alla rovescia, quello del definitivo affossamento».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Slitta per la terza volta in pochi mesi la scadenza del bando per i lavori di realizzazione del nuovo ospedale di Novara. Il termine per la presentazione delle offerte fissato per domani, mercoledì 15 novembre, è infatti stato nuovamente rinviato.

È il terzio rinvio in pochi mesi, dopo che il primo bando in scadenza a settembre 2021 era andato deserto a causa del rincaro delle materie prime. Da lì era stato necessario avviare un lavoro per l’adeguamento del piano economico e finanziario (con un progetto da 419 milioni, 99 in più rispetto a quello originale) fino ad arrivare alla “sofferta” sottoscrizione dell’accordo di programma a novembre 2022 e alla pubblicazione della nuova gara nel mese di febbraio 2023: la scadenza era stabilita per il 5 agosto 2023 poi prorogata una prima volta al 30 settembre, poi al 15 novembre e ora a data da destinarsi.

Dura la reazione del Partito Democratico, a cominciare dal consigliere e segretario regionale, Domenico Rossi, vice presidente della commissione Sanità. «Un fatto grave che palesa una situazione critica mettendo a rischio un’opera fondamentale per tutto il quadrante nord orientale del Piemonte - afferma -. A maggior ragione considerando che, di fatto, la deroga è a data da destinarsi. Quanto tempo avranno i soggetti interessati per presentare le loro offerte? Perché non è possibile determinare una scadenza definitiva? I tentativi dei mesi scorsi di minimizzare i tanti problemi che hanno caratterizzato l’iter burocratico unito alla sottovalutazione degli stessi ci ha portati a questo punto. Ora non bastano più le generiche rassicurazioni dell’assessore o rimandi a tecnicismi giuridici. E’ il momento di dare spiegazioni chiare e puntuali sui quali siano i problemi legati al bando: sono di natura economica? Il progetto non è appetibile? Perché persistono difficoltà nonostante un nuovo piano finanziario che ha previsto un aumento di risorse pari a 100 milioni di euro? Sulla base di quali elementi questo può essere considerato l’ultimo rinvio? I cittadini novaresi hanno il diritto di sapere se ci sono stati errori nella predisposizione del nuovo piano economico-finanziario o se ci sono questioni di altra natura».

«Camuffato da un espediente tecnico, quello annunciato dall'azienda ospedaliera è un vero e proprio rinvio della scadenza per presentare le offerte per il nuovo ospedale - dichiara il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Nicola Fonzo, a nome di tutto il gruppo -. La verità è che aziende interessate al bando per ora non ce ne sono. Eppure i cambiamenti tra il primo e il secondo bando non erano di poco conto, a partire dai 100 milioni in più di budget. Perchè? Qualche dubbio è naturale, considerato che questo è il quarto rinvio. Ora si sostiene che fino al 31.12 si rinvia e poi sarà concesso altro tempo.
Eppure la destra si era affrettata a mettere il cappello sull’opera, facendo a gara tra il sindaco Canelli (Lega) e il senatore Nastri (FdI) a chi mandava per prima il comunicato stampa. Ora cosa dicono? Il timore è che per il nuovo ospedale sia iniziato il vero conto alla rovescia, quello del definitivo affossamento».

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