Per la quarta volta in un anno e mezzo si chiude con un nulla di fatto il bando per la realizzazione del nuovo ospedale di Novara. La fase di proroga scade dopodomani, il 31 dicembre, e l’azienda ospedaliera Maggiore della Carità fa sapere che «conclusi gli approfondimenti tecnici svolti nelle ultime settimane, ora sarà necessario un tempo tecnico per la riapertura della gara in modo da concordare con il ministero della Salute delle modifiche del piano economico e finanziario della Città della Salute».
Poche righe ma inconfutabili: nessuna offerta è stata presentata e ora sarà necessario rivedere il piano economico finanziario per rendere appetibile le condizioni di un progetto che rischia concretamente di restare fermo al palo.
D’altronde, durante l’ultima commissione consiliare del 14 dicembre, il direttore generale dell’ospedale Maggiore, Gianfranco Zulian, l’aveva detto chiaramente: «Farò l’impossibile per il nuovo ospedale di Novara ovviamente restando nell’ambito della normativa. È verosimile pensare a un’altra proroga facendo in modo che l’operazione resti questa: se si modifica troppo il progetto significa cambiare gara e ripartire da zero». Tra le ipotesi, certamente quella più ammissibile, l’ampliamento della concessione fissata a 19 anni, peraltro già prolungata da 17 a 19 con ulteriore esborso di denaro da parte della Regione.
Quello del 31 dicembre è il terzo rinvio del bando in pochi mesi (il 30 settembre poi il 15 novembre) dopo che già il primo, in scadenza a settembre 2021, era andato deserto e il progetto originale da 320 milioni di euro era stato potenziato a 419.