Nuovo polo logistico di corso Vercelli, passa in consiglio la variante urbanistica

A favore unicamente la maggioranza dopo il voto per appello nominate. Per l'assessore Mattiuz: «Realizziamo uno dei punti del nostro programma», ma per l'opposizione «con questo gli insediamenti sono saliti a sette»

Con lo scontato voto favorevole dei soli consiglieri di maggioranza (su richiesta della minoranza si è votato per appello nominale) il Consiglio comunale di stamattina, giovedì 19 ottobre, ha approvato in via definitiva la variante urbanistica riguardante il nuovo insediamento di corso Vercelli.

L’assessore Valter Mattiuz, ribandendo quanto già detto nella commissione della scorsa settimana, ha scelto di svolgere una relazione prettamente politica (gli aspetti tecnici sono stati del resto già sviscerati abbondantemente in sede di Commissione), parlando del raggiungimento di uno dei punti fondamentali del programma amministrativo del centrodestra.

Anche il dibattito ha poi confermato le posizioni già da tempo assunte dai due schieramenti, con le minoranze decisamente contrarie. Ad aprire gli interventi è stato Rossano Pirovano (Pd): «Avete detto che questa è la vostra idea di città e di sviluppo, ma in realtà state commettendo uno scempio. Chiederemo il voto nominale».

«La politica dovrebbe esercitare un’azione di ascolto – ha aggiunto la collega di partito Cinzia Spilinga – Mi fa specie che per migliorare il centro storico andiamo a “violentare” le periferie».

«Ho provato a cercare di comprendere il punto di vista dell’assessore – ha detto Mario Iacopino, capogruppo del M5S –. Non reputiamo la logistica come un nemico, a patto che le aree occupate possano giungere da un’opera di rigenerazione. Continuate a vedere la logistica come unica opportunità di lavoro, senza guardare il domani. Perché quello della logistica è un settore destinato a forte automazione. Parlate di programma ma ne state realizzando uno solo, quello della distruzione di suolo».

A sostegno principale della giunta gli interventi degli esponenti di Forza Novara: «Come mai – si è chiesto Ezio Romano – quando amministrava Ballaré non è stato chiesto un cambio di destinazione d’uso di questi terreni?». «In questi due anni – ha aggiunto Gian Maria Prestinicola – non ho mai sentito dalle opposizioni delle proposte alternative». Invece per Arduino Pasquini (Lega) «la logistica non è una nostra ossessione, ma un’opportunità».

Il ping pong è proseguito con il capogruppo dem Nicola Fonzo, che ha tirato in causa inizialmente Mattiuz («Per l’assessore la logistica è l’asse del futuro. Mi chiedo se la sua delega sia davvero quella allo Sviluppo del territorio o no»), poi Romano («Nel 2016 era candidato in una lista che appoggiava Andrea Ballaré. Evidentemente prima la pensava come noi…»). Poi ha aggiunto: «Non siamo contrari a proposte da parte di privati se vanno a favore degli interessi della città. Il nostro parere è che la logistica già c’era. Il mondo non è iniziato nel 2016… Oggi abbiamo sette aree con questa destinazione, mentre per noi erano sufficienti due (Agognate e Cim, ndr). L’assessore ha dimenticato di dire che la logistica tenda a insediarsi dove esiste uno snodo ferroviario, perchè in Nord Europa il traffico su gomma è limitato».

Dal sindaco Alessandro Canelli delle puntualizzazioni: «Abbiamo cercato di attrarre investimenti sul nostro territorio per stimolare anche la crescita occupazionale. Nel sito di Amazon sono stati creati 1.206 posti di lavoro a tempo indeterminato, il 63% rappresentato da italiani. Avete un’idea vecchia di logistica, ma invece è cambiata, esiste l’e-commerce e quella di prossimità. Questi insediamenti – ha poi proseguito, caratterizzando il suo intervento con uno scambio di battute “colorite” con Pirovano – sono un punto di atterraggio che andava fatto da anni, però occorre tenere presente anche il contesto storico».

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Nuovo polo logistico di corso Vercelli, passa in consiglio la variante urbanistica

A favore unicamente la maggioranza dopo il voto per appello nominate. Per l’assessore Mattiuz: «Realizziamo uno dei punti del nostro programma», ma per l’opposizione «con questo gli insediamenti sono saliti a sette»

Con lo scontato voto favorevole dei soli consiglieri di maggioranza (su richiesta della minoranza si è votato per appello nominale) il Consiglio comunale di stamattina, giovedì 19 ottobre, ha approvato in via definitiva la variante urbanistica riguardante il nuovo insediamento di corso Vercelli.

L’assessore Valter Mattiuz, ribandendo quanto già detto nella commissione della scorsa settimana, ha scelto di svolgere una relazione prettamente politica (gli aspetti tecnici sono stati del resto già sviscerati abbondantemente in sede di Commissione), parlando del raggiungimento di uno dei punti fondamentali del programma amministrativo del centrodestra.

Anche il dibattito ha poi confermato le posizioni già da tempo assunte dai due schieramenti, con le minoranze decisamente contrarie. Ad aprire gli interventi è stato Rossano Pirovano (Pd): «Avete detto che questa è la vostra idea di città e di sviluppo, ma in realtà state commettendo uno scempio. Chiederemo il voto nominale».

«La politica dovrebbe esercitare un’azione di ascolto – ha aggiunto la collega di partito Cinzia Spilinga – Mi fa specie che per migliorare il centro storico andiamo a “violentare” le periferie».

«Ho provato a cercare di comprendere il punto di vista dell’assessore – ha detto Mario Iacopino, capogruppo del M5S –. Non reputiamo la logistica come un nemico, a patto che le aree occupate possano giungere da un’opera di rigenerazione. Continuate a vedere la logistica come unica opportunità di lavoro, senza guardare il domani. Perché quello della logistica è un settore destinato a forte automazione. Parlate di programma ma ne state realizzando uno solo, quello della distruzione di suolo».

A sostegno principale della giunta gli interventi degli esponenti di Forza Novara: «Come mai – si è chiesto Ezio Romano – quando amministrava Ballaré non è stato chiesto un cambio di destinazione d’uso di questi terreni?». «In questi due anni – ha aggiunto Gian Maria Prestinicola – non ho mai sentito dalle opposizioni delle proposte alternative». Invece per Arduino Pasquini (Lega) «la logistica non è una nostra ossessione, ma un’opportunità».

Il ping pong è proseguito con il capogruppo dem Nicola Fonzo, che ha tirato in causa inizialmente Mattiuz («Per l’assessore la logistica è l’asse del futuro. Mi chiedo se la sua delega sia davvero quella allo Sviluppo del territorio o no»), poi Romano («Nel 2016 era candidato in una lista che appoggiava Andrea Ballaré. Evidentemente prima la pensava come noi…»). Poi ha aggiunto: «Non siamo contrari a proposte da parte di privati se vanno a favore degli interessi della città. Il nostro parere è che la logistica già c’era. Il mondo non è iniziato nel 2016… Oggi abbiamo sette aree con questa destinazione, mentre per noi erano sufficienti due (Agognate e Cim, ndr). L’assessore ha dimenticato di dire che la logistica tenda a insediarsi dove esiste uno snodo ferroviario, perchè in Nord Europa il traffico su gomma è limitato».

Dal sindaco Alessandro Canelli delle puntualizzazioni: «Abbiamo cercato di attrarre investimenti sul nostro territorio per stimolare anche la crescita occupazionale. Nel sito di Amazon sono stati creati 1.206 posti di lavoro a tempo indeterminato, il 63% rappresentato da italiani. Avete un’idea vecchia di logistica, ma invece è cambiata, esiste l’e-commerce e quella di prossimità. Questi insediamenti – ha poi proseguito, caratterizzando il suo intervento con uno scambio di battute “colorite” con Pirovano – sono un punto di atterraggio che andava fatto da anni, però occorre tenere presente anche il contesto storico».

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