Nella seduta di ieri, 31 gennaio, la giunta del comune di Novara ha preso atto dell’approvazione del Piano strategico di sviluppo industriale riguardante il nuovo polo logistico di Pernate. Il documento è stato redatto da Cim Spa e dalla società Develog 4 Srl. L’area, infatti, si inserisce in un’ottica di rafforzamento del Centro intermodale merci, cresciuto nel corso degli anni a fianco della tangenziale, e sorgerà tra il casello autostradale di Novara Est e il centro abitato di Pernate.
Il nuovo «macro polo logistico novarese», così definito dalla delibera di giunta, si chiamerà “Novara Ecologistica”; la superficie impiegata sarà di oltre 1 milione di metri quadri di cui 247 mila coperti da quattro capannoni e 32 mila da specchi d’acqua circondati da 2.758 piante e 9.727 arbusti.
Nel testo del Piano si legge che «l’inserimento delle macchine su rotaia porteranno ad un incremento della movimentazione merci superiore dell’80% rispetto all’attuale. Questo incremento rende indispensabile la realizzazione di un parcheggio d’interscambio sull’ambito T3D da utilizzare come punto di sosta in attesa dell’ingresso nell’area di carico e scarico».
«Con l’acquisizione del documento inizia l’iter che consentirà di sottoscrivere l’Accordo di pianificazione tra il comune di Novara, i comuni confinanti, la Provincia e la Regione – spiega l’assessore all’Urbanistica, Valter Mattiuz -. In seguito sarà convocata la Conferenza dei servizi e, dopo la Valutazione di impatto ambientale, si potrà procedere con i permessi a costruire. Sarà necessario circa un anno da oggi».
«Non si tratta di una variante al Piano regolatore – precisa Mattiuz – ma di un’area già prevista nella pianificazione dello stesso Prg, ribadita con un Atto di indirizzo sottoscritto nel 2011. Una pianificazione che ha un orizzonte sovranazionale, inserita in un piano strategico di logistica nazionale».
Novara, infatti, si colloca al centro del quadrante nord-ovest della pianura padana, sull’intersezione dei corridoi europei TEN-T n. V Lisbona – Kiev (Ovest Europa-Est Europa) e n. XXIV Rotterdam – Genova (Centro Europa-Sempione-Mediterraneo).
Da anni, però, il Comitato per Pernate si batte affinché l’area non subisca questa importante trasformazione sollevando dubbi sia sull’impatto ambientale che sul valore degli immobili una volta costruiti i capannoni. «È dal 2005 che diciamo no e continueremo a farlo – aveva dichiarato un anno fa Paolo Manenti, referente del Comitato, in sede di presentazione del nuovo polo -. Questo progetto, grande più di tutta Pernate, è un pugno nell’occhio e i proprietari dei terreni (quelli sui quali sorgerà l’area logistica, ndr) che hanno firmato il preliminare di vendita evidentemente non si sono resi conto delle conseguenze. Non giudico scelte diverse dalla mia, ma io credo che non ci sia stata consapevolezza anche perchè molti dei venditori non vivono qui».
Pareri negativi erano stato espressi anche dai gruppi consiliari di minoranza e dalle associazioni ambientaliste del territorio. (leggi qui)