Novara avrà un nuovo quartiere: edilizia residenziale, verde e attività commerciali all’ex Campo Tav

Il progetto è stato finanziato con 38,5 milioni da risorse che rientrano nel Pinqua. Oltre agli alloggi sono previsti anche servizi di prima necessità, un parcheggio, piantumazioni, nuova viabilità e impiantistica sportiva

L’assessore alle Politiche Sociali Franco Caressa l’ha definito «una svolta nell’ambito sociale della città di Novara». Il progetto per la realizzazione di un nuovo quartiere all’ex Campo tav si è aggiudicato 38,5 milioni di euro con risorse che rientrano nel Programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua).

La riqualificazione vale 45 milioni – ha spiegato il sindaco Alessandro Canelli – e il finanziamento ci permetterà di realizzare tutto quello che era stato progettato. Vogliamo trasformare l’area attraverso un nuovo concetto che mette definitivamente da parte l’etichetta di ghetto: un nuovo quartiere con edifici di edilizia pubblica residenziale: palazzine costruite con tecnologie per il risparmio energetico simili a quelle di via Goito, via Sforzesca e del Parco Ex Ferrovie Nord. Ci sarà spazio anche per la sede del Banco Alimentare, attività commerciali, una piazza, un parcheggio, piantumazioni, nuova viabilità anche con piste ciclabili e due fermate dei bus oltre all’impiantistica sportiva pubblica che sarà data in gestione a società private.

Su un’altra superficie di 1200 metri quadrati verrà costruito il nuovo dormitorio che avrà una capienza leggermente maggiore a quella attuale. «Non sarà solo uno spazio di prima accoglienza – ha continuato il sindaco – ma saranno rafforzate le funzioni di servizio sociale con un percorso di accompagnamento sulle necessità delle persone che usufruiranno dei locali».

«La progettazione è stata suddivisa in tre lotti e in tre di diverse fasi in modo da consentire le demolizioni graduali, senza interruzione dei servizi, e lo spostamento delle persone già residenti ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Paganini.

«Al progetto partecipano Caritas con l’iniziativa “Custodi sociali – Nuove politiche di Welfare di Comunità”, insieme ad Assa e Acqua Novara Vco con le iniziative “Famiglie Zero Waste”, “Microimprese sostenibili”, “Indipendenza energetica” e “Risorsa idrica sostenibile” ha concluso il direttore generale del Comune, Roberto Moriondo.

Questo nuovo quartiere verrà collegato a quello di corso Risorgimento e sarà funzionale alla realizzazione di nuovi progetti di edilizia popolare». Il primo cittadino ha, infatti, parlato del recupero della cascina Cascinetta a Sant’Agabio: «Dallo stesso ambito di finanziamento, ci auguriamo di ricevere, entro fine agosto, il contributo per la riqualificazione di quell’area. Il progetto, da 20 milioni di euro, prevede la demolizione delle palazzine esistenti e la costruzione di nuove, anche in questo caso destinate a edilizia pubblica. Nella stessa area sarà anche aperto un nuovo Centro per le famiglie».

In serata Canelli ha poi fatto sapere che si tratta «soltanto dell’inizio: ora siamo ancora più fiduciosi del fatto che altri progetti, nel momento in cui saranno rese note le modalità di individuazione delle risorse, per ora ancora in discussione a livello di Governo, potranno ottenere il risultato sperato» attaccando poi il candidato sindaco Nicola Fonzo che nel pomeriggio ha pubblicato un post sulla propria pagina Facebook: «Invece di essere soddisfatto che Novara sia riuscita su un tema importante e necessario a ottenere risorse consistenti, definisce un “risultato modesto” l’essere riusciti ad intercettare immediatamente i finanziamenti per uno dei progetti strategici della città. Il risultato ottenuto oggi dimostra che la qualità delle proposte progettuali messe in campo dall’amministrazione per ottenere ulteriori risorse del PNRR è sicuramente adeguata a questa sfida – ha proseguito Canelli -. Fuorviare i cittadini, come fa Fonzo, peraltro ex amministratore nonché vicesindaco di questo Comune all’epoca di Ballaré, facendo credere che la partita sia finita qui significa non avere ancora capito come funziona il Recovery Plan nonostante le numerose spiegazioni fornitegli durante le commissioni».

«Attraverso le risorse del Recovery Plan al Piemonte possono arrivare circa 10 miliardi di euro, una cifra mai vista prima sul nostro territorio – ha aggiunto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. I 246 milioni di euro del bando Pinqua sono solo il primo risultato di una progettazione seria e approfondita maturata da uno stretto confronto e dialogo con le varie amministrazioni. Novara ha dimostrato di essere ancora una volta tra le realtà più virtuose aggiudicandosi le risorse per ben tre progetti sui 20 che ha finanziato il Piemonte».

IL PROGETTO

  • demolizione di alcuni prefabbricati esistenti (circa 12 edifici prefabbricati di mq 291,33 cadauno);
  • realizzazione di nuove opere di urbanizzazione (circa 10.080,00 mq) e di nuove pertinenze (circa 5880 mq);
  • costruzione di 4 palazzine residenziali con allogi di 45, 65 e 90 metri quadrati
  • edificazione di un condominio di tre piani con attività commerciali con posti auto e 4 appartamenti per piano di dimensioni piccole, medie e medio grandi
  • realizzazione del nuovo dormitorio
  • costruzione un impianto sportivo 1200 metri quadrati complessivi
  • piantumazione di alberate e aree verdi per una superficie complessiva di 6.432 metri quadrati.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Novara avrà un nuovo quartiere: edilizia residenziale, verde e attività commerciali all’ex Campo Tav

Il progetto è stato finanziato con 38,5 milioni da risorse che rientrano nel Pinqua. Oltre agli alloggi sono previsti anche servizi di prima necessità, un parcheggio, piantumazioni, nuova viabilità e impiantistica sportiva

L’assessore alle Politiche Sociali Franco Caressa l’ha definito «una svolta nell’ambito sociale della città di Novara». Il progetto per la realizzazione di un nuovo quartiere all’ex Campo tav si è aggiudicato 38,5 milioni di euro con risorse che rientrano nel Programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua).

La riqualificazione vale 45 milioni – ha spiegato il sindaco Alessandro Canelli – e il finanziamento ci permetterà di realizzare tutto quello che era stato progettato. Vogliamo trasformare l’area attraverso un nuovo concetto che mette definitivamente da parte l’etichetta di ghetto: un nuovo quartiere con edifici di edilizia pubblica residenziale: palazzine costruite con tecnologie per il risparmio energetico simili a quelle di via Goito, via Sforzesca e del Parco Ex Ferrovie Nord. Ci sarà spazio anche per la sede del Banco Alimentare, attività commerciali, una piazza, un parcheggio, piantumazioni, nuova viabilità anche con piste ciclabili e due fermate dei bus oltre all’impiantistica sportiva pubblica che sarà data in gestione a società private.

Su un’altra superficie di 1200 metri quadrati verrà costruito il nuovo dormitorio che avrà una capienza leggermente maggiore a quella attuale. «Non sarà solo uno spazio di prima accoglienza – ha continuato il sindaco – ma saranno rafforzate le funzioni di servizio sociale con un percorso di accompagnamento sulle necessità delle persone che usufruiranno dei locali».

«La progettazione è stata suddivisa in tre lotti e in tre di diverse fasi in modo da consentire le demolizioni graduali, senza interruzione dei servizi, e lo spostamento delle persone già residenti ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Paganini.

«Al progetto partecipano Caritas con l’iniziativa “Custodi sociali – Nuove politiche di Welfare di Comunità”, insieme ad Assa e Acqua Novara Vco con le iniziative “Famiglie Zero Waste”, “Microimprese sostenibili”, “Indipendenza energetica” e “Risorsa idrica sostenibile” ha concluso il direttore generale del Comune, Roberto Moriondo.

Questo nuovo quartiere verrà collegato a quello di corso Risorgimento e sarà funzionale alla realizzazione di nuovi progetti di edilizia popolare». Il primo cittadino ha, infatti, parlato del recupero della cascina Cascinetta a Sant’Agabio: «Dallo stesso ambito di finanziamento, ci auguriamo di ricevere, entro fine agosto, il contributo per la riqualificazione di quell’area. Il progetto, da 20 milioni di euro, prevede la demolizione delle palazzine esistenti e la costruzione di nuove, anche in questo caso destinate a edilizia pubblica. Nella stessa area sarà anche aperto un nuovo Centro per le famiglie».

In serata Canelli ha poi fatto sapere che si tratta «soltanto dell’inizio: ora siamo ancora più fiduciosi del fatto che altri progetti, nel momento in cui saranno rese note le modalità di individuazione delle risorse, per ora ancora in discussione a livello di Governo, potranno ottenere il risultato sperato» attaccando poi il candidato sindaco Nicola Fonzo che nel pomeriggio ha pubblicato un post sulla propria pagina Facebook: «Invece di essere soddisfatto che Novara sia riuscita su un tema importante e necessario a ottenere risorse consistenti, definisce un “risultato modesto” l’essere riusciti ad intercettare immediatamente i finanziamenti per uno dei progetti strategici della città. Il risultato ottenuto oggi dimostra che la qualità delle proposte progettuali messe in campo dall’amministrazione per ottenere ulteriori risorse del PNRR è sicuramente adeguata a questa sfida – ha proseguito Canelli -. Fuorviare i cittadini, come fa Fonzo, peraltro ex amministratore nonché vicesindaco di questo Comune all’epoca di Ballaré, facendo credere che la partita sia finita qui significa non avere ancora capito come funziona il Recovery Plan nonostante le numerose spiegazioni fornitegli durante le commissioni».

«Attraverso le risorse del Recovery Plan al Piemonte possono arrivare circa 10 miliardi di euro, una cifra mai vista prima sul nostro territorio – ha aggiunto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. I 246 milioni di euro del bando Pinqua sono solo il primo risultato di una progettazione seria e approfondita maturata da uno stretto confronto e dialogo con le varie amministrazioni. Novara ha dimostrato di essere ancora una volta tra le realtà più virtuose aggiudicandosi le risorse per ben tre progetti sui 20 che ha finanziato il Piemonte».

IL PROGETTO

  • demolizione di alcuni prefabbricati esistenti (circa 12 edifici prefabbricati di mq 291,33 cadauno);
  • realizzazione di nuove opere di urbanizzazione (circa 10.080,00 mq) e di nuove pertinenze (circa 5880 mq);
  • costruzione di 4 palazzine residenziali con allogi di 45, 65 e 90 metri quadrati
  • edificazione di un condominio di tre piani con attività commerciali con posti auto e 4 appartamenti per piano di dimensioni piccole, medie e medio grandi
  • realizzazione del nuovo dormitorio
  • costruzione un impianto sportivo 1200 metri quadrati complessivi
  • piantumazione di alberate e aree verdi per una superficie complessiva di 6.432 metri quadrati.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore