Oleggio, il poliambulatorio rientra nei piani di edilizia sanitaria della Regione: «Si farà». Non si è parlato di date, ma nell’incontro avvenuto ieri pomeriggio, mercoledì 10 marzo, fra amministrazione e governatore Alberto Cirio con il consigliere regionale Riccardo Lanzo, i due si sono presi l’impegno di realizzare la nuova struttura in località Caminadina. L’incontro è stato voluto fortemente dal consigliere e il governatore ha accettato l’invito per un tour in gran parte del Novarese. «E’ un argomento che è sul tavolo regionale da mesi, – spiega Lanzo parlando di Oleggio – avevo già fatto incontrare l’amministrazione con l’assessore Icardi e con il direttore generale. Il poliambulatorio è un servizio che serve e pertanto la struttura verrà realizzata».
A dar ancora più valore a queste affermazioni il fatto che «la struttura sarà inserita nel piano di edilizia sanitaria regionale, – prosegue il consigliere regionale – ci è stata consegnata tutta la documentazione e faremo le ultime verifiche per calcolare i costi gestionali, ma ci prendiamo l’impegno, entro fine mandato di dare concretezza al progetto».
Molto felice dell’incontro il primo cittadino Andrea Baldassini: «E’ bello che un consigliere regionale un governatore si interessino del territorio, l’Ovest Ticino è spesso alla periferia degli interessi in questo caso no. E la visita assume un valore ancora più importante se pensiamo che è avvenuta in tempo i Covid, significa che c’è davvero attenzione».
Baldassini ha ribadito la situazione ai due amministratori: «Chiediamo il poliambulatorio, – dice Baldassini – noi come Comune abbiamo assolto ai nostri impegni: c’è il terreno, c’è la variante urbanistica, ci sono i posteggi laterali, manca soltanto la struttura che non è esigenza solo nostra, ma anche dei Comuni limitrofi». Il poliambulatorio è una struttura che Oleggio ha bisogno da tempo, un argomento che si discute da oltre un decennio: «Il fatto che il nostro punto vaccinale sarà la villa Calini e non l’attuale poliambulatorio è già sintomatico di quanto sia un servizio che va migliorato. Avremmo affrontato questa situazione sanitaria in modo del tutto diverso».
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