Quattro condanne in abbreviato, un patteggiamento, e poi cinque prescrizioni del reato visto il tempo trascorso dall’indagine contro lo spaccio in città, conclusa dalle forze dell’ordine nel 2014 per episodi all’anno precedente e monitorati soprattutto grazie alle intercettazioni. Così si è chiuso in tribunale il processo a un gruppo di pusher radicato nel rione della Rizzottaglia in grado di gestire una fitta rete di consumatori, alcuni dei quali anche insospettabili della «Novara bene».
Il giudice di Novara ha condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione e 33 mila euro di multa N.V., ritenuta una delle posizioni più gravi essendogli contestate oltre 300 cessioni di cocaina in pochi mesi, alcune da solo e altre in compagnia di amici o conoscenti. Hanno invece rimediato 3 anni e 1 mese A.M., 3 anni G.S., e 2 anni e 10 mesi R.G. Ha invece patteggiato la pena, 4 anni e mezzo di reclusione, F.G. La prescrizione è arrivata invece per altri cinque imputati cui è stato riconosciuto il fatto di lieve entità. Infine L.T. è stato rinviato a giudizio a processo ordinario. Il pm aveva chiesto condanne per tutti fra i 3 e i 6 anni di carcere, mentre i difensori avevano parlato di giustizia tardiva, nemmeno giusta, perché arrivata a distanza di così tanti anni dai presunti illeciti.
Al centro del indagine c’erano centinaia di piccole cessioni, per lo più di cocaina, avvenute fra l’aprile del 2013 e il gennaio del 2014, soprattutto nel capoluogo ma in qualche caso anche in Lombardia, in particolare a Sedriano e Vittuone (Milano). Per una dosa si pagava in media circa 50 euro.