Aveva nascosto oltre un chilo di droga in tre posti diversi, gestendo probabilmente un gran numero di consumatori novaresi. Arrestato dalla Squadra Mobile di Novara a conclusione di un blitz contro lo spaccio nella zona di via Brescia a Novara, nel settembre 2018, il quarantunenne novarese M.C. è stato condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione e 13 mila euro di multa per detenzione ai fini di spaccio, in abbreviato con sentenza definitiva. Inutile il tentativo della difesa di sostenere che i contatti dell’imputato con esponenti del narcotraffico fossero una «mera congettura» e che potesse concedersi il «fatto di lieve entità». Secondo i giudici l’ingente quantità trovata manifesta una capacità dell’uomo di gestire sia droghe leggere che droghe pesanti, e la cocaina in particolare ha dato una purezza molto significativa.
Oltre alla sua abitazione il quarantenne aveva la disponibilità di altri due appartamenti. E lo stupefacente l’aveva suddiviso così da averne sempre a disposizione ovunque si spostasse nel capoluogo. Le perquisizioni nei tre alloggi avevano portato la polizia a recuperare un chilo di marijuana, 88 grammi di hashish e un etto di cocaina. Oltre alla droga aveva parecchio denaro contante e un bilancino di precisione. Nessun dubbio, quindi, su come si guadagnasse da vivere. L’uomo aveva alle spalle alcune segnalazioni ma nessun precedente penale. E probabilmente, forte di questo, pensava che la sua attività illecita potesse passare inosservata. Invece gli investigatori erano riusciti a intercettarlo al termine di un’indagine che aveva riguardato anche altre persone, consumatori e spacciatori.