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Omicidio di Oleggio: l’accoltellatore ottiene il giudizio abbreviato

Si tratta del delitto avvenuto il 28 aprile 2023 in un condominio di via Cantoni

Omicidio, violenza sessuale, detenzione ai fini di spaccio. Queste le accuse per cui viene processato Vincenzo Lasco, sessantacinquenne attualmente in carcere, accusato di aver pugnalato al petto Michele Bonetto, 45 anni, abitante a Castelletto Ticino. Si tratta del delitto avvenuto il 28 aprile 2023 in un condominio di via Cantoni 4 a Oleggio: quel giorno la vittima era andata a casa dell’accoltellatore per chiedere chiarimenti su un abuso confidatole dalla figlia, che indicava quali responsabili proprio Lasco e un altro conoscente. Coimputato, per la sola violenza sessuale di gruppo, è il giovane R.A.P., l’uomo che, in base alla testimonianza della giovane, l’avrebbe avvicinata con un pretesto il 26 aprile alla stazione di Oleggio, quindi due giorni prima dell’omicidio del padre, e poi, puntandole alla gola un taser, l’avrebbe costretta a seguirlo a casa di Lasco.

Martedì in udienza preliminare i due imputati hanno chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato, con lo sconto di un terzo in caso di condanna. La difesa l’ha chiesto condizionato a due testimonianze, quelle degli amici di Bonetto che l’avevano accompagnato a Oleggio e sono quindi testimoni oculari del fatto, e a una perizia tecnica del Ris sull’arma del delitto, un coltello ritrovato dai carabinieri in un tombino, poco distante dal luogo dell’accoltellamento.

Secondo la ricostruzione operata dagli investigatori, il 28 aprile di due anni fa vittima e aggressore si erano incrociati sulla scala del condominio. Al culmine di una lite il sessantenne aveva accoltellato Bonetto al petto, sotto gli occhi di alcuni testimoni che poi avevano allertato i soccorsi. Nella perquisizione a casa di Lasco erano stati trovati anche 75 grammi di cocaina, nascosti in un barattolo sul balcone. Il movente dell’omicidio, secondo quanto emerso a conclusione delle indagini, è da ricondurre a una presunta molestia sessuale subita dalla figlia di Bonetto. La ragazza aveva confidato al padre quanto accaduto e così l’uomo aveva contattato due amici ed erano piombati a Oleggio per chiedere cosa fosse successo.

Lasco ha sempre negato la volontà di uccidere.

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