Stava lavorando in un cantiere di Romentino lunga l’autostrada A4 Torino Milano, quando improvvisamente era stato colpito alla testa dai tondini in acciaio usati per il calcestruzzo, caduti dalla benna di un muletto. Una tragedia sul lavoro quella del 28 luglio 2016 in provincia di Novara: aveva visto come vittima il carpentiere Michele Antonini, di 53 anni. Purtroppo vani i soccorsi, anche con l’elicottero del 118 che aveva trasportato il ferito all’ospedale Maggiore.
Una tragedia che però non ha colpevoli: dopo una prima fase di accertamenti in cui era stato indagato l’autista del muletto, posizione poi archiviata, per quel drammatico infortunio sono stati assolti anche il responsabile della società appaltante dei lavori, F.I., 48 anni, indicato come referente alla sicurezza del cantiere, e G.P., 54 anni, finiti a processo con l’accusa di omicidio colposo. Anche la Procura ha escluso che ci fosse una negligenza dei datori di lavoro per quello che alla fine è stato considerato un drammatico incidente, determinato anche dal fatto che la vittima si era messa in una posizione non sicura.
In tribunale a Novara è stato ascoltato proprio il conducente del muletto, ancora sconvolto da quanto accaduto. Ma la battaglia è stata soprattutto a suon di periti e consulenti tecnici, con cui la difesa ha voluto dimostrare che la colpa dell’incidente non era addebitabile ai due imputati, vista anche la difficoltà di ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto.
L’incidente si era verificato nel pomeriggio intorno alle 17, ai margini della carreggiata per Milano. Lì, nel territorio comunale di Romentino, c’era un cantiere per l’allargamento della strada. L’operaio era stato travolto da alcuni pezzi in acciaio usati per le armature in calcestruzzo, durante un’operazione di trasporto che fra l’altro aveva provocato qualche lieve danno anche a un tir di passaggio lungo l’autostrada.