La struttura di ematologia, diretta dal prof. Gianluca Gaidano, dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara si è messa a disposizione della Lynphoma Coalition (una rete mondiale dedicata alle malattie onco-ematologie, linfoma in particolare) per prendere in cura cinque ucraini, tutti giovani e con patologie molto gravi.
«Su richiesta della Lynphoma Coalition abbiamo dato la nostra disponibilità – ha spiegato il prof. Gaidano (in foto) – grazie alla sensibilità mostrata dalla direzione generale dell’Aou e con la collaborazione dell’Ail di Novara, che si occuperà della sistemazione degli accompagnatori. Sono in contatto con la prof.ssa ucraina Irina Kriatuk che conosco da anni perché in passato sono stato in Ucraina per iniziative educazionali. La professoressa ci ha proposto di occuparci di cinque pazienti e sta organizzando un autobus per portare in Italia i malati destinati alla nostra Aou e ad altri ospedali».
Alcuni pazienti ucraini oncoematologici sono già sottoposti a cure presso l’Ospedale Maggiore di Trieste, il San Raffaele e l’Istituto tumori di Milano e l’Arciospedlae Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, grazie sempre all’interessamento della Lynphoma Coalition. A Novara l’arrivo è previsto nelle prossime settimane.
«Ci stiamo attivando – ha affermato la presidentessa dell’Ail Novara, Rosalba Pisani – per trovare, in questa fase emergenziale, posti letto in strutture alberghiere o simili, magari alloggi in affitto, per ospitare gli accompagnatori. In questa fase finanzieremo noi l’ospitalità, in attesa che le istituzioni possano individuare soluzioni strutturali per l’accoglienza».