Ospedale Maggiore, pronta la terapia intensiva donata dalla Fondazione De Agostini

Ospedale Maggiore, pronta la terapia intensiva donata dalla Fondazione De Agostini. Alla fine di giugno si sono conclusi i lavori iniziati il 14 aprile, in piena emergenza sanitaria, per realizzare il nuovo reparto, completamente attrezzato nei locali adiacenti al pronto soccorso, collegato direttamente con la preesistente area di cure intensive. Il contributo è stato di 500 mila euro.

Il progetto ha previsto il recupero, mediante una completa ristrutturazione edile e impiantistica, di spazi esistenti su una superficie di circa 180 mq (là dove si trovava l’ambulatorio di Terapia anticoagulante orale) per la creazione di 7 posti letto ad elevata intensità di cura, di cui due a pressione negativa.

 

 

«La donazione della Fondazione De Agostini, che fa seguito ad altri significativi interventi – spiega il direttore generale Mario Minola – ci consente di avere a disposizione una struttura permanente, modulabile a seconda delle esigenze, di fondamentale importanza non solo per gestire le situazioni d’emergenza, ma anche i pazienti in arrivo al Pronto soccorso che necessitano di immediata risposta in termini di intensità di cura».

Roberto Drago, Presidente della Fondazione De Agostini, dichiara: «Siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione della nuova area. È stato fatto un grande lavoro di squadra, grazie al contributo della Fondazione De Agostini che ha messo a disposizione le risorse finanziarie, ma anche all’impegno dell’ospedale, della direzione generale, della direzione sanitaria e della struttura tecnica che hanno lavorato per rendere possibile tutto questo nei tempi stabiliti. Abbiamo voluto rispondere in modo tempestivo ad una emergenza del nostro Paese offrendo alla città di Novara e ai comuni limitrofi una struttura che resterà come presidio permanente per la tutela della salute dei cittadini nell’area più critica dell’ospedale».

L’inaugurazione ufficiale è prevista per l’inizio di settembre, ma la struttura in caso di necessità è immediatamente attivabile.

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Ospedale Maggiore, pronta la terapia intensiva donata dalla Fondazione De Agostini

Ospedale Maggiore, pronta la terapia intensiva donata dalla Fondazione De Agostini. Alla fine di giugno si sono conclusi i lavori iniziati il 14 aprile, in piena emergenza sanitaria, per realizzare il nuovo reparto, completamente attrezzato nei locali adiacenti al pronto soccorso, collegato direttamente con la preesistente area di cure intensive. Il contributo è stato di 500 mila euro.

Il progetto ha previsto il recupero, mediante una completa ristrutturazione edile e impiantistica, di spazi esistenti su una superficie di circa 180 mq (là dove si trovava l’ambulatorio di Terapia anticoagulante orale) per la creazione di 7 posti letto ad elevata intensità di cura, di cui due a pressione negativa.

 

 

«La donazione della Fondazione De Agostini, che fa seguito ad altri significativi interventi – spiega il direttore generale Mario Minola – ci consente di avere a disposizione una struttura permanente, modulabile a seconda delle esigenze, di fondamentale importanza non solo per gestire le situazioni d’emergenza, ma anche i pazienti in arrivo al Pronto soccorso che necessitano di immediata risposta in termini di intensità di cura».

Roberto Drago, Presidente della Fondazione De Agostini, dichiara: «Siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione della nuova area. È stato fatto un grande lavoro di squadra, grazie al contributo della Fondazione De Agostini che ha messo a disposizione le risorse finanziarie, ma anche all’impegno dell’ospedale, della direzione generale, della direzione sanitaria e della struttura tecnica che hanno lavorato per rendere possibile tutto questo nei tempi stabiliti. Abbiamo voluto rispondere in modo tempestivo ad una emergenza del nostro Paese offrendo alla città di Novara e ai comuni limitrofi una struttura che resterà come presidio permanente per la tutela della salute dei cittadini nell’area più critica dell’ospedale».

L’inaugurazione ufficiale è prevista per l’inizio di settembre, ma la struttura in caso di necessità è immediatamente attivabile.

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