Ospedale Maggiore, un servizio telefonico per i parenti dei ricoverati

Dopo la segnalazione di lunedì da parte di una nostra lettrice (leggi qui) la quale lamentava di non avere notizie della madre ricoverata da cinque giorni, e numerose altre segnalazioni giunte in direzione generale, l’ospedale Maggiore si è attrezzato per fornire informazioni ai parenti dei pazienti ricoverati. È stato, infatti, creato un apposito team, coordinato dalla professoressa Patrizia Zeppegno che si è assunta l’incarico di telefonare ai parenti (qualora al momento del ricovero abbiano lasciato un recapito telefonico) per informarli costantemente sulle condizioni del loro caro, sette giorni su sette, nel pomeriggio.

«Un obiettivo del servizio – spiega Zeppegno – è quello di ascoltare da parte dei congiunti problemi e disagi che sono emersi e poi il team si farà portavoce presso le strutture competenti o il servizio sociale aziendale».

 

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E’ evidente che non sempre al momento del ricovero, soprattutto quelli della massima urgenza, c’è la possibilità di lasciare un recapito telefonico. Chiunque pensi di essere in questa condizione, può inviare una mail a direzione.generale@maggioreosp.novara.it, specificando, oltre al proprio recapito telefonico, il nome del paziente, le proprie generalità e il grado di parentela che consente di aver diritto a ricevere informazioni. In questo modo anche loro saranno inseriti nell’elenco delle persone da contattare telefonicamente.

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Ospedale Maggiore, un servizio telefonico per i parenti dei ricoverati

Dopo la segnalazione di lunedì da parte di una nostra lettrice (leggi qui) la quale lamentava di non avere notizie della madre ricoverata da cinque giorni, e numerose altre segnalazioni giunte in direzione generale, l’ospedale Maggiore si è attrezzato per fornire informazioni ai parenti dei pazienti ricoverati. È stato, infatti, creato un apposito team, coordinato dalla professoressa Patrizia Zeppegno che si è assunta l’incarico di telefonare ai parenti (qualora al momento del ricovero abbiano lasciato un recapito telefonico) per informarli costantemente sulle condizioni del loro caro, sette giorni su sette, nel pomeriggio.

«Un obiettivo del servizio – spiega Zeppegno – è quello di ascoltare da parte dei congiunti problemi e disagi che sono emersi e poi il team si farà portavoce presso le strutture competenti o il servizio sociale aziendale».

 

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