Otto mesi di condanna alla prof che insultò sui social il carabiniere morto

La sentenza a carico di Eliana Frontini per le parole apparse poco dopo l'uccisione di Mario Cerciello Rega a Roma durante un'operazione di servizio. Il pm aveva chiesto 3 mesi

Otto mesi di condanna alla prof che insultò sui social il carabiniere morto. Il pm aveva chiesto 3 mesi durante la requisitoria finale. La sentenza a carico di Eliana Frontini è arrivata questa mattina (18 novembre), al termine del processo di primo grado celebrato con rito abbreviato, per la vicenda avvenuta nel luglio 2019. Assolto il marito Norberto Breccia, a processo con l’accusa di favoreggiamento: secondo il giudice non avrebbe agito in modo tale da depistare le indagini.

Per il Tribunale, quindi, l’autrice di quel post sarebbe stata proprio Eliana Frontini. «Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza», questo il contenuto della pubblicazione, apparsa sul gruppo Facebook “Sei di Novara se” subito dopo la morte del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma durante un’operazione di servizio. Parole che suscitarono indignazione e che vennero rimosse, ma il caso nel frattempo era già giunto alla ribalta delle cronache nazionali.

Gli avvocati della difesa avevano chiesto l’assoluzione sia per il marito che per Frontini, sostenendo che non ci potesse essere certezza del fatto che fosse stata proprio lei l’autrice di quell’intervento. Ipotesi che aveva sostenuto anche l’imputata, che però prima si era scusata pubblicamente, rimuovendo anche il post (leggi qui).

Nelle settimane successive l’Ufficio scolastico regionale rimosse Eliana Frontini dall’insegnamento, consentendole di lavorare comunque all’interno dell’Istituto Pascal di Romentino, ma in un contesto non più a contatto con i ragazzi. La vicenda le è anche costata la radiazione dall’Ordine dei giornalisti. Il giudice ha anche stabilito un risarcimento di 8.000 euro per la moglie del carabiniere, Rosa Maria Esilio e di 5.000 euro al Ministero della Difesa, parte civile in rappresentanza dell’Arma dei carabinieri.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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La sentenza a carico di Eliana Frontini per le parole apparse poco dopo l’uccisione di Mario Cerciello Rega a Roma durante un’operazione di servizio. Il pm aveva chiesto 3 mesi

Otto mesi di condanna alla prof che insultò sui social il carabiniere morto. Il pm aveva chiesto 3 mesi durante la requisitoria finale. La sentenza a carico di Eliana Frontini è arrivata questa mattina (18 novembre), al termine del processo di primo grado celebrato con rito abbreviato, per la vicenda avvenuta nel luglio 2019. Assolto il marito Norberto Breccia, a processo con l'accusa di favoreggiamento: secondo il giudice non avrebbe agito in modo tale da depistare le indagini.

Per il Tribunale, quindi, l'autrice di quel post sarebbe stata proprio Eliana Frontini. «Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza», questo il contenuto della pubblicazione, apparsa sul gruppo Facebook “Sei di Novara se” subito dopo la morte del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma durante un'operazione di servizio. Parole che suscitarono indignazione e che vennero rimosse, ma il caso nel frattempo era già giunto alla ribalta delle cronache nazionali.

Gli avvocati della difesa avevano chiesto l'assoluzione sia per il marito che per Frontini, sostenendo che non ci potesse essere certezza del fatto che fosse stata proprio lei l'autrice di quell'intervento. Ipotesi che aveva sostenuto anche l'imputata, che però prima si era scusata pubblicamente, rimuovendo anche il post (leggi qui).

Nelle settimane successive l’Ufficio scolastico regionale rimosse Eliana Frontini dall’insegnamento, consentendole di lavorare comunque all’interno dell’Istituto Pascal di Romentino, ma in un contesto non più a contatto con i ragazzi. La vicenda le è anche costata la radiazione dall’Ordine dei giornalisti. Il giudice ha anche stabilito un risarcimento di 8.000 euro per la moglie del carabiniere, Rosa Maria Esilio e di 5.000 euro al Ministero della Difesa, parte civile in rappresentanza dell'Arma dei carabinieri.

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.