Palazzina di largo Don Minzoni, c’é il progetto di riqualificazione grazie a un crowfunding

L'immobile, recentemente alienato dal Comune e assegnato alla ditta “Diana Srl”, diventerà un esclusivo complesso residenziale con la presenza anche di uffici. L'obiettivo, grazie al contributo di investitori, è quello di raccogliere la somma di 800 mila euro

La palazzina di largo Don Minzoni, in passato sede degli uffici del Mercato coperto di viale Dante del Comando di Polizia municipale, ha forse trovato la sua destinazione definitiva. L’edificio, recentemente alienato dal Comune di Novara, è stato assegnato alla società “Diana Srl” che, attraverso un’operazione di crowfunding, diventerà un esclusivo complesso residenziale. Il progetto è stato presentato giovedì 13 aprile nella sede di Confindustria Novara Vercelli Valsesia davanti a un folto pubblico di imprenditori da tutti gli attori coinvolti dall’iniziativa, la prima nel suo genere a Novara per quanto riguarda un ex immobile pubblico.


Gli interventi, moderati dalla giornalista Sabrina Marrano, si sono aperti con il saluto del sindaco Alessandro Canelli, che ha voluto soffermarsi parlando dell’esistenza da tempo di un «piano di alienazioni di quegli edifici che l’amministrazione non ritiene più di suo interesse. Vendere non è facile, anche ultimamente abbiamo registrato un risveglio del mercato immobiliare. Il ricavato rientrerà negli investimenti che abbiamo in programma. Siamo felici che l’acquirente intenda riqualificarlo a livello residenziale». Ogni iniziativa in questa direzione per il primo cittadino «non può che essere vista di buon grado. Vuol dire che abbiamo imboccato la strada giusta».


A illustrare concretamente il progetto è stato Thomas Serra di “Diana Srl”. L’imprenditore, consigliere del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, ha spiegato l’idea di fare dello storico immobile, realizzato insieme alla struttura mercatale sul finire degli anni ’30 del secolo scorso in stile Razionalista, un nuovo ed elegante complesso destinato in parte «in parte a uso residenziale e in parte a uso uffici, con in più un esclusivo piano attico». Naturalmente la riqualificazione terrà conto dei più recenti parametri di ecosostenibilità: l’obiettivo è senza mezzi termini quello della “Classe A” con emissioni di CO2 vicine allo zero.


Il team di professionisti incaricati sarà composto dall’architetto Roberto Briseda dello “Studio AI Lab” per quanto riguarda la progettazione architettonica, la ristrutturazione edile da Roberto Serra, mentre della vendita delle nuove unità immobiliari si occuperà Sabrina Pugliese, amministratore delegato di “SoluzioniRE”.


Ma vera novità è rappresentata dal lancio di un’operazione di crowdfunding, la prima in assoluto a Novara per quanto riguarda un ex immobile pubblico. Per concretizzare tutto questo, come ha spiegato Serra, «ci siamo avvalsi di un partner di prestigio come quello della “Piattaforma Recrowd” guidata da Massimo Traversi». Sul piatto, come ha spiegato Traversi, è previsto un investimento di 800 mila euro, «somma che generalmente viene raccolta online dalla nostra piattaforma online in meno di 48 ore. Però gli ideatori dell’iniziativa puntano sul fatto che siano i novaresi a usufruire di questa opportunità».

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Palazzina di largo Don Minzoni, c’é il progetto di riqualificazione grazie a un crowfunding

L’immobile, recentemente alienato dal Comune e assegnato alla ditta “Diana Srl”, diventerà un esclusivo complesso residenziale con la presenza anche di uffici. L’obiettivo, grazie al contributo di investitori, è quello di raccogliere la somma di 800 mila euro

La palazzina di largo Don Minzoni, in passato sede degli uffici del Mercato coperto di viale Dante del Comando di Polizia municipale, ha forse trovato la sua destinazione definitiva. L’edificio, recentemente alienato dal Comune di Novara, è stato assegnato alla società “Diana Srl” che, attraverso un’operazione di crowfunding, diventerà un esclusivo complesso residenziale. Il progetto è stato presentato giovedì 13 aprile nella sede di Confindustria Novara Vercelli Valsesia davanti a un folto pubblico di imprenditori da tutti gli attori coinvolti dall’iniziativa, la prima nel suo genere a Novara per quanto riguarda un ex immobile pubblico.


Gli interventi, moderati dalla giornalista Sabrina Marrano, si sono aperti con il saluto del sindaco Alessandro Canelli, che ha voluto soffermarsi parlando dell’esistenza da tempo di un «piano di alienazioni di quegli edifici che l’amministrazione non ritiene più di suo interesse. Vendere non è facile, anche ultimamente abbiamo registrato un risveglio del mercato immobiliare. Il ricavato rientrerà negli investimenti che abbiamo in programma. Siamo felici che l’acquirente intenda riqualificarlo a livello residenziale». Ogni iniziativa in questa direzione per il primo cittadino «non può che essere vista di buon grado. Vuol dire che abbiamo imboccato la strada giusta».


A illustrare concretamente il progetto è stato Thomas Serra di “Diana Srl”. L’imprenditore, consigliere del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, ha spiegato l’idea di fare dello storico immobile, realizzato insieme alla struttura mercatale sul finire degli anni ’30 del secolo scorso in stile Razionalista, un nuovo ed elegante complesso destinato in parte «in parte a uso residenziale e in parte a uso uffici, con in più un esclusivo piano attico». Naturalmente la riqualificazione terrà conto dei più recenti parametri di ecosostenibilità: l’obiettivo è senza mezzi termini quello della “Classe A” con emissioni di CO2 vicine allo zero.


Il team di professionisti incaricati sarà composto dall’architetto Roberto Briseda dello “Studio AI Lab” per quanto riguarda la progettazione architettonica, la ristrutturazione edile da Roberto Serra, mentre della vendita delle nuove unità immobiliari si occuperà Sabrina Pugliese, amministratore delegato di “SoluzioniRE”.


Ma vera novità è rappresentata dal lancio di un’operazione di crowdfunding, la prima in assoluto a Novara per quanto riguarda un ex immobile pubblico. Per concretizzare tutto questo, come ha spiegato Serra, «ci siamo avvalsi di un partner di prestigio come quello della “Piattaforma Recrowd” guidata da Massimo Traversi». Sul piatto, come ha spiegato Traversi, è previsto un investimento di 800 mila euro, «somma che generalmente viene raccolta online dalla nostra piattaforma online in meno di 48 ore. Però gli ideatori dell’iniziativa puntano sul fatto che siano i novaresi a usufruire di questa opportunità».

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