Palestre come aule scolastiche? Comune e Provincia si schierano per il no

Ripresa della scuola, la Provincia è al lavoro per individuare nuovi spazi. E da “Novara in Azione” arriva un appello affinche è le palestre non diventino aule scolastiche ma continuino a essere utilizzate a scopo sportivo. Tante voci che si sono incrocate, tra cui anche quella del consigliere provinciale delegato all’Istruzione Andrea Crivelli durante la commissione proprio sul tema del prossimo anno scolastico.

«Negli ultimi giorni – ha dichiarato Crivelli – ci siamo relazionati con i dirigenti scolastici e con il direttore dell’Upt Bordonaro». Da parte di tutti c’è l’impegno a ottimizzare gli spazi a disposizione dei vari istituti. Un obiettivo sicuramente complesso e rispetto al quale c’è pochissimo tempo per organizzare nuove classi in luoghi ora non utilizzati».

Il consigliere ha ricordato come il ministero abbia messo in campo risorse importanti (per la provincia di Novara 750 mila euro)«comunque insufficienti per gli interventi richiesti. In tal senso la logica che si sta seguendo, condivisa dall’Ufficio scolastico e dai dirigenti, è quella di fare sinergia con le risorse stanate da Roma alle singole scuole e realizzare opere che abbiano efficacia immediata, consentendo agli istituti di utilizzare spazi presso altre realtà, lasciando ampia autonomia nell’individuare eventuali collaborazioni con soggetti ospitanti esterni. Al contrario non potranno essere utilizzate le palestre. Una scelta stabilita insieme ai dirigenti scolastici e che quindi non è stata neppure ipotizzata».

 

 

Una presa di posizione ribadita anche dal capogruppo di Fratelli d’Italia, consigliere con delega allo Sport, Ivan De Grandis, per il quale «le palestre non dovranno essere utilizzate come aule. L’educazione fisica ha la stessa dignità di tutte le altre materie e le palestre sono luoghi dedicati all’attività sportiva. Vogliamo che studenti e insegnanti possano lavorare in sicurezza e proprio per questo devono avere a loro disposizione spazi adeguati».

Sullo stesso argomento è intervenuto anche il coordinatore provinciale di “Novara in Azione”, Sergio De Stazio, alla luce soprattutto delle dichiarazioni del sindaco Alessandro Canelli nella diretta Facebook di martedì durante la quale che aveva manifestato preoccupazione, stante l’attuale quadro normativo, sul fatto che le palestre potrebbero essere destinate all’attività didattica: «I tempi stringono – ha detto De Stazio – ma chiediamo che l’accesso alle palestre sia consentito alle società sportive. Invitiamo pertanto il primo cittadino e la sua Giunta ad attivarsi per consentire la normale ripresa dell’attività sportiva in parallelo con quella scolastica. Il nostro partito propone una riprogrammazione delle assegnazioni, in modo tale che in ciascuna giornata possa accedere una sola società sportiva , anche al fine di ottimizzare le attività di sanificazione necessarie».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Palestre come aule scolastiche? Comune e Provincia si schierano per il no

Ripresa della scuola, la Provincia è al lavoro per individuare nuovi spazi. E da “Novara in Azione” arriva un appello affinche è le palestre non diventino aule scolastiche ma continuino a essere utilizzate a scopo sportivo. Tante voci che si sono incrocate, tra cui anche quella del consigliere provinciale delegato all’Istruzione Andrea Crivelli durante la commissione proprio sul tema del prossimo anno scolastico.

«Negli ultimi giorni – ha dichiarato Crivelli – ci siamo relazionati con i dirigenti scolastici e con il direttore dell’Upt Bordonaro». Da parte di tutti c’è l’impegno a ottimizzare gli spazi a disposizione dei vari istituti. Un obiettivo sicuramente complesso e rispetto al quale c’è pochissimo tempo per organizzare nuove classi in luoghi ora non utilizzati».

Il consigliere ha ricordato come il ministero abbia messo in campo risorse importanti (per la provincia di Novara 750 mila euro)«comunque insufficienti per gli interventi richiesti. In tal senso la logica che si sta seguendo, condivisa dall’Ufficio scolastico e dai dirigenti, è quella di fare sinergia con le risorse stanate da Roma alle singole scuole e realizzare opere che abbiano efficacia immediata, consentendo agli istituti di utilizzare spazi presso altre realtà, lasciando ampia autonomia nell’individuare eventuali collaborazioni con soggetti ospitanti esterni. Al contrario non potranno essere utilizzate le palestre. Una scelta stabilita insieme ai dirigenti scolastici e che quindi non è stata neppure ipotizzata».

 

 

Una presa di posizione ribadita anche dal capogruppo di Fratelli d’Italia, consigliere con delega allo Sport, Ivan De Grandis, per il quale «le palestre non dovranno essere utilizzate come aule. L’educazione fisica ha la stessa dignità di tutte le altre materie e le palestre sono luoghi dedicati all’attività sportiva. Vogliamo che studenti e insegnanti possano lavorare in sicurezza e proprio per questo devono avere a loro disposizione spazi adeguati».

Sullo stesso argomento è intervenuto anche il coordinatore provinciale di “Novara in Azione”, Sergio De Stazio, alla luce soprattutto delle dichiarazioni del sindaco Alessandro Canelli nella diretta Facebook di martedì durante la quale che aveva manifestato preoccupazione, stante l’attuale quadro normativo, sul fatto che le palestre potrebbero essere destinate all’attività didattica: «I tempi stringono – ha detto De Stazio – ma chiediamo che l’accesso alle palestre sia consentito alle società sportive. Invitiamo pertanto il primo cittadino e la sua Giunta ad attivarsi per consentire la normale ripresa dell’attività sportiva in parallelo con quella scolastica. Il nostro partito propone una riprogrammazione delle assegnazioni, in modo tale che in ciascuna giornata possa accedere una sola società sportiva , anche al fine di ottimizzare le attività di sanificazione necessarie».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata