Prima la conoscenza virtuale, nel mondo delle chat, poi la decisione di vedersi dal vivo. Ma l’incontro non è andato come previsto: fin da subito, in base a quanto denunciato dalla ragazza, lui avrebbe iniziato a molestarla con avance insistenti («Dai, dammi un bacio»), fino a quando, di fronte al rifiuto, ne avrebbe approfittato per allungare le mani sul seno di lei. Lei non ha perso tempo e ha chiamato i carabinieri, che hanno arrestato il ragazzo per violenza sessuale.
Protagonisti dell’episodio, avvenuto qualche giorno fa vicino la stazione di Novara, due ragazzi che come tanti coetanei hanno iniziato a frequentarsi dopo il primo like su un’app di incontri. Lei 19 anni, della provincia di Milano; lui qualche anno in più, 22, residente a Vercelli. Per il primo passaggio dal virtuale al reale scelgono Novara, a metà strada. Arrivano entrambi in treno e iniziano a conoscersi live nella piazza della stazione. Vanno a prendere qualcosa al bar, chiacchierano un po’.
Poi vanno a fare una passeggiata. Si allontanano in po’ da piazza Garibaldi e arrivano a un parchetto. Il ragazzo inizia un corteggiamento un po’ troppo insistente. Pretende qualche bacio. Lei è infastidita, rifiuta. E così lui, dopo averla pesantemente insultata, le allunga le mani sul seno. Due palpeggiamenti, in base a quanto la vittima dirà poi ai carabinieri. Lei li chiama praticamente subito e i militari ascoltano gli insulti per telefono.
Al loro arrivo, la pattuglia blocca il presunto molestatore con l’accusa di violenza sessuale, nell’ipotesi del fatto di lieve entità. Dopo l’interrogatorio davanti al giudice, in cui l’arrestato ha ammesso le avance ma negato qualsiasi contatto fisico, è stata stabilita la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Vercelli, in attesa del processo.