Dalla fine del mese di marzo i dipendenti dell’ospedale Maggiore non potranno più usufruire del parcheggio interno. A sollevare il problema posteggi erano state per prime le organizzazioni sindacali Fp Cgil e Uil Fpl insieme a Nursind proponendo alcune soluzioni.
Nei giorni scorsi anche Cisl Fp si è interessata contattando il senatore di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri, il quale fa sapere: «Il problema della mancanza di posti auto per i dipendenti dell’ospedale Maggiore è una questione critica e potrebbe anche assumere gravi ripercussioni sulla qualità e la tempestività delle cure fornite. Nelle scorse settimane ho avuto tante sollecitazioni da parte della sigla sindacale Cisl Fp, dove mi hanno esposto la gravità e i disagi della situazione parcheggi per i dipendenti dell’Ospedale, è stato richiesto un mio intervento. Per questo, insieme al vice sindaco, Marina Chiarelli, e al segretario della Cisl Fp, Mario Cannizzaro, ho incontrato la direzione generale del Maggiore per trovare una soluzione a questo problema».
Le proposte sono, a grandi linee, le stesse messe sul tavolo dai sindacati Cgil Uil e Nursind: «Recuperare parcheggi dedicati in viale Verdi, viale delle Carrozze e in zona Allea e di dotarli di telecamere e di una adeguata illuminazione di sicurezza, di favorire l’ingresso nel parcheggio interno alla turnazione pomeridiana dei dipendenti oppure di limitarlo, ove i posti fossero ancora limitati, alle sole donne per evitare di incorrere in situazioni di pericolo». «Anche il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con il capogruppo Michele Ragno, si farà portavoce del problema supportando le proposte già avanzate e portando questo tema all’attenzione del consiglio» aggiunge Nastri.
Intanto, a poche ore dall’incontro con il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, e alla vigilia da quello con il direttore generale dell’ospedale, Gianfranco Zulian, Fp Cgil e Uil Fpl, fanno sapere che a oggi le firme raccolte tra il personale in soli dieci giorni sono 970. Una situazione che «ha smosso l’interesse, speriamo non solo “elettorale”, di tutte le forze politiche, per ultimo anche del senatore Nastri, verso una parte dei problemi che investono il personale sanitario operante in città – si legge in una nota -. Auspichiamo ora che tutti questi “annunci” diano effetti concreti e realistici rispetto a quanto da noi segnalato e supportato dal personale». E sottolineano: «La rivolta sullo sfratto ai parcheggi dell’ospedale è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza degli operatori sanitari a causa dei non interventi volti a potenziare e rafforzare le tutele complessive del personale sanitario pubblico». In particolare: «La situazione del più grande presidio ospedaliero del Quadrante è preoccupante: manca personale infermieristico e medico, diminuiscono le iscrizioni all’università delle professioni sanitarie, concorsi se ne fanno pochi e non nei tempi giusti per accogliere i neolaureati che vanno da altre parti; ne risente così l’organizzazione interna dei servizi sanitari a causa della mancanza di personale e i rientri dai riposi sono sempre eccessivi e faticosi».
«Ci domandiamo con quale personale si affronterà il recentissimo piano approvato dalla Regione per lo smaltimento delle liste di attesa – si legge ancora nella nota -. Non c’è un vero riconoscimento economico dignitoso per evitare il fuggi fuggi dal sistema pubblico. Inoltre le 2000 assunzioni promesse dalla Regione non stanno arrivando, e comunque sono una goccia del mare del reale fabbisogno di cui necessiterebbe il sistema pubblico».
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