Parco ex Ferrovie Nord e 11 appartamenti. Una nuova riqualificazione per Sant’Andrea

Presto tutti e undici gli appartamenti saranno abitati, mentre i quasi 800 metri di passeggiata nel verde sono già molto frequentati. E’ stato tagliato ieri, venerdì 12 giugno, il nastro del nuovo parco ex Ferrovie Nord e palazzina annessa frutto di un intervento di riqualificazione che ha interessato l’area compresa tra via Biroli e via Bianchetti, via Boschi fino a via Beltrami nel quartiere Sant’Andrea. Un’altra riqualificazione un quartiere popolare vicina al parco di via redi, ianugurato un anno fa grazie al cotributo di Fondazione De Agostini.

Un percorso intrapreso nel 2014 con la sottoscrizione dell’accordo tra il Comune di Novara e Ferrovie Nord per l’attuazione del Piano particolareggiato esecutivo (Ppe). I lavori di questo progetto in particolare sono iniziati il 5 settembre 2018 realizzati da un’azienda di Borgomanero per un totale di 2.099.467 euro (leggi qui).

Il parco, che vanta oltre 19 mila metri quadrati di area verde, ha percorsi pedonali e ciclabili con nuova illuminazione e conta circa 211 piante. In più via Gilardengo è stata collegata a via Boschi e a San Rocco. La palazzina invece, un immobile di edilizia sociale in classe enegertica A++, è composto da 11 appartamenti di diverse dimensioni (45 mq, 65 mq e 95 mq), un locale destinato alla coesione sociale e affidato alla Comunità di Sant’Egidio, è stata realizzata per il recupero delle energie rinnovabili e ogni appartamento consente una vista sulle aree verdi circostanti e anche sulla Cupola.

«Un grande intervento di riqualificazione con finalità ambientali e sociali – ha detto il primo cittadino Alessandro Canelli – in questo modo colleghiamo grande aree cittadine fra loro». A fargli da eco il presidente Ferrovie Nord Paolo Nozza: «Siamo felici che l’amministrazione sia così sensibile su queste tematiche, – ha detto – abbiamo recuperato uno spazio esistente dandogli nuova vita. Le aree e gli edifici dismessi, da luoghi di potenziale degrado, possono diventare, come è nel caso di Novara, occasioni di rilancio della città, ospitando funzioni sociali e ambientali di grande valore a servizio della cittadinanza».

 

 

 

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Parco ex Ferrovie Nord e 11 appartamenti. Una nuova riqualificazione per Sant’Andrea

Presto tutti e undici gli appartamenti saranno abitati, mentre i quasi 800 metri di passeggiata nel verde sono già molto frequentati. E’ stato tagliato ieri, venerdì 12 giugno, il nastro del nuovo parco ex Ferrovie Nord e palazzina annessa frutto di un intervento di riqualificazione che ha interessato l’area compresa tra via Biroli e via Bianchetti, via Boschi fino a via Beltrami nel quartiere Sant’Andrea. Un’altra riqualificazione un quartiere popolare vicina al parco di via redi, ianugurato un anno fa grazie al cotributo di Fondazione De Agostini.

Un percorso intrapreso nel 2014 con la sottoscrizione dell’accordo tra il Comune di Novara e Ferrovie Nord per l’attuazione del Piano particolareggiato esecutivo (Ppe). I lavori di questo progetto in particolare sono iniziati il 5 settembre 2018 realizzati da un’azienda di Borgomanero per un totale di 2.099.467 euro (leggi qui).

Il parco, che vanta oltre 19 mila metri quadrati di area verde, ha percorsi pedonali e ciclabili con nuova illuminazione e conta circa 211 piante. In più via Gilardengo è stata collegata a via Boschi e a San Rocco. La palazzina invece, un immobile di edilizia sociale in classe enegertica A++, è composto da 11 appartamenti di diverse dimensioni (45 mq, 65 mq e 95 mq), un locale destinato alla coesione sociale e affidato alla Comunità di Sant’Egidio, è stata realizzata per il recupero delle energie rinnovabili e ogni appartamento consente una vista sulle aree verdi circostanti e anche sulla Cupola.

«Un grande intervento di riqualificazione con finalità ambientali e sociali – ha detto il primo cittadino Alessandro Canelli – in questo modo colleghiamo grande aree cittadine fra loro». A fargli da eco il presidente Ferrovie Nord Paolo Nozza: «Siamo felici che l’amministrazione sia così sensibile su queste tematiche, – ha detto – abbiamo recuperato uno spazio esistente dandogli nuova vita. Le aree e gli edifici dismessi, da luoghi di potenziale degrado, possono diventare, come è nel caso di Novara, occasioni di rilancio della città, ospitando funzioni sociali e ambientali di grande valore a servizio della cittadinanza».

 

 

 

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