Paruzzaro: gestione illecita di rifiuti, sequestrati gli impianti di una ditta

La Stazione Carabinieri Forestale di Nebbiuno ha effettuato il sequestro d’iniziativa degli impianti di produzione di una ditta con sede nel comune di Paruzzaro; il sequestro è stato convalidato nei giorni scorsi. L’azienda, che opera nel capo della lavorazione di laminati metallici, risultava non avere alcuna documentazione di tracciabilità dello smaltimento dei rifiuti prodotti ed effettuare emissioni gassose in atmosfera in assenza di autorizzazione ambientale.

 

 

Al momento dell’accertamento, fatto la scorsa settimana, è stata trovata una significativa quantità di rifiuti come cascame ferroso, limatura e trucioli metallici ma non era possibile tracciare la destinazione finale di smaltimento degli stessi.

Per i fatti è stato segnalato alla Procura di Novara un cittadino italiano residente in provincia, in qualità di direttore generale della società.

L’attività di controllo era inserita tra le verifiche aziendali sul rispetto delle disposizioni anti Covid 19, attualmente in corso anche da parte di tutti i reparti dei Carabinieri Forestale.

«La normativa ambientale – ricordano dal comando dei carabinieri forestale – impone che, nei processi produttivi, tutto il ciclo dei rifiuti resti compiutamente tracciato, dal momento della loro produzione a quello dello smaltimento finale. Inoltre, le emissioni in atmosfera sono sottoposte ad autorizzazione ambientale allo scopo di assicurare un controllo qualitativo, sia preventivo, che successivo».

 

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Paruzzaro: gestione illecita di rifiuti, sequestrati gli impianti di una ditta

La Stazione Carabinieri Forestale di Nebbiuno ha effettuato il sequestro d’iniziativa degli impianti di produzione di una ditta con sede nel comune di Paruzzaro; il sequestro è stato convalidato nei giorni scorsi. L’azienda, che opera nel capo della lavorazione di laminati metallici, risultava non avere alcuna documentazione di tracciabilità dello smaltimento dei rifiuti prodotti ed effettuare emissioni gassose in atmosfera in assenza di autorizzazione ambientale.

 

 

Al momento dell’accertamento, fatto la scorsa settimana, è stata trovata una significativa quantità di rifiuti come cascame ferroso, limatura e trucioli metallici ma non era possibile tracciare la destinazione finale di smaltimento degli stessi.

Per i fatti è stato segnalato alla Procura di Novara un cittadino italiano residente in provincia, in qualità di direttore generale della società.

L’attività di controllo era inserita tra le verifiche aziendali sul rispetto delle disposizioni anti Covid 19, attualmente in corso anche da parte di tutti i reparti dei Carabinieri Forestale.

«La normativa ambientale – ricordano dal comando dei carabinieri forestale – impone che, nei processi produttivi, tutto il ciclo dei rifiuti resti compiutamente tracciato, dal momento della loro produzione a quello dello smaltimento finale. Inoltre, le emissioni in atmosfera sono sottoposte ad autorizzazione ambientale allo scopo di assicurare un controllo qualitativo, sia preventivo, che successivo».

 

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