Passa in Consiglio l’allargamento del parcheggio di Amazon. La minoranza: «Nessun interesse pubblico»

L'amministrazione ha incassato l'ok al provvedimento che consentirà alla struttura di Agognate di realizzare 482 stalli in più nonostante la dura opposizione di Pd e Movimento 5 Stelle: «Si consuma altro suolo e non si favorisce la mobilità leggera»

Pur senza raggiungere alcuni toni accesi registrati nel pomeriggio in occasione del dibattito sul polo logistico di Pernate, è stato scontro aperto fra le due parti politiche, ieri mattina a Palazzo Cabrino, anche in occasione del voto al documento che dà il via libera all’ampliamento del cosiddetto parcheggio di Amazon. Alla fine, con i voti della maggioranza, è dunque passato il provvedimento che consentirà alla struttura di Agognate di realizzare (su un’area di poco superiore ai 6 mila metri quadrati) 482 nuovi stalli, di cui poco meno di sessanta riservati per i mezzi pesanti, con l’aggiunta di due rotonde per consentire le manovre di questi ultimi.


Sulla delibera le minoranze hanno letteralmente fatto le barricate. Prima i consiglieri del Pd Mattia Colli Vignarelli, poi Rossano Pirovano e Nicola Fonzo, ai quali si è unito il “pentastellato” Mario Iacopino, hanno parlato apertamente di «provvedimento che porta a un ulteriore consumo di suolo, non crea posti di lavoro e fa unicamente gli interessi del privato, che si vede raddoppiare il numero dei parcheggi, mentre quelli pubblici rimangono invariati».


In particicolare il capogruppo “dem” Fonzo ha ricordato come l’amministrazione abbia puntato in passato sul progetto riguardante realizzazione di una fermata lungo la linea ferroviaria Novara – Biella («Provvedimento che abbiamo votato anche noi»), ma ora che «siamo in dirittura d’arrivo aumentate i posti riservati alle auto? Sarebbe stato meglio incentivare ulteriormente la mobilità leggera».


Dai banchi della giunta il sindaco Alessandro Canelli ha definito «surreale» l’atteggiamento delle minoranze: «Tante questioni per un “fazzoletto” di 6 mila metri quadrati? Vorrei ricordare che Amazon ha portato in città quasi mille posti di lavoro, mentre posso confermare che per la fermata del treno sarà attivata fra poche settimane». Ma sul consumo di suolo pronta è stata ancora una volta la controreplica di Fonzo: «Siamo contrari tanto ai fazzoletti quanto ai lenzuoli».

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L’amministrazione ha incassato l’ok al provvedimento che consentirà alla struttura di Agognate di realizzare 482 stalli in più nonostante la dura opposizione di Pd e Movimento 5 Stelle: «Si consuma altro suolo e non si favorisce la mobilità leggera»

Pur senza raggiungere alcuni toni accesi registrati nel pomeriggio in occasione del dibattito sul polo logistico di Pernate, è stato scontro aperto fra le due parti politiche, ieri mattina a Palazzo Cabrino, anche in occasione del voto al documento che dà il via libera all’ampliamento del cosiddetto parcheggio di Amazon. Alla fine, con i voti della maggioranza, è dunque passato il provvedimento che consentirà alla struttura di Agognate di realizzare (su un’area di poco superiore ai 6 mila metri quadrati) 482 nuovi stalli, di cui poco meno di sessanta riservati per i mezzi pesanti, con l’aggiunta di due rotonde per consentire le manovre di questi ultimi.


Sulla delibera le minoranze hanno letteralmente fatto le barricate. Prima i consiglieri del Pd Mattia Colli Vignarelli, poi Rossano Pirovano e Nicola Fonzo, ai quali si è unito il “pentastellato” Mario Iacopino, hanno parlato apertamente di «provvedimento che porta a un ulteriore consumo di suolo, non crea posti di lavoro e fa unicamente gli interessi del privato, che si vede raddoppiare il numero dei parcheggi, mentre quelli pubblici rimangono invariati».


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