Passa l’aumento della Tari con i “ricalcoli” di Arera. Moscatelli: «Non siamo assolutamente contenti»

Una notizia non certo buona per i novaresi. Il 2021 porterà infatti ai cittadini del capoluogo un aumento medio della Tari di quasi il 6,5%. Il provvedimento è legato all’approvazione di una delibera, avvenuta nel corso del Consiglio comunale di stamattina, mercoledì 23 dicembre, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle minoranze. Un provvedimento, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Silvana Moscatelli, «che rispetta un analogo documento approvato da Arera, l’Autorità di autoregolamentazione per l’energia, reti e ambiente, che ha fissato la procedura e le modalità di calcolo dei piani economici tariffari». Nella sostanza il gestore del servizio, in questo caso Assa, predispone il Piano economico finanziario che viene poi validato dal Consorzio di Bacino Basso Novarese e trasmesso ad Arera. Per l’anno in corso l’importo è di poco superiore ai 13,5 milioni di euro, ma al termine di una procedura estremamente complessa è risultato un conguaglio di 862 mila euro, «che potrà essere suddiviso in tre anni, sino al 2023, pari a 287 mila euro all’anno». Tradotto in sostanza, questa differenza dovrà essere coperta dai cittadini novaresi con un aumento della Tari, che in media dovrebbe sfiorare il 6,5%. Cosa che potrebbe suonare come un’autentica beffa per la città, dove da diversi anni le amministrazioni che si sono succedute non hanno lesinato sforzi e investimenti nel campo della raccolta differenziata, raggiungendo un un traguardo del 74,23% invidiato in tutta Italia, senza dimenticare il successivo impegno già sostenuto dai residenti di alcuni quartieri come Pernate e Sud nella sperimentazione (con buoni risultati) della cosiddetta “tariffa puntuale”. «Arera – ha aggiunto Moscatelli – sta valutando la possibilità di consentire la “sterilizzazione” di questi conguagli. Da parte nostra ci sentiamo fortemente penalizzati».

 

«Arera – ha detto l’esponente della maggioranza Valter Mattiuz aprendo il dibattito – non deve penalizzare quelle città che in questi anni si sono dimostrate particolarmente virtuose dal punto di vista ambientale. Non ci meritiamo tutto questo». Perplessità anche dal capogruppo del Pd Rossano Pirovano: «Dopo essermi confrontato anche con altri sindaci del territorio non sono riuscito a capire perché debba esserci questo aumento. E’ una cosa difficile da spiegare anche ai cittadini. Il mio appello è quello affinché questo calcolo venga rivisto ma anche chiarito. La cosa più brutta non è l’aumento ma il perché. Voglio capire questi soldi in più cosa servono e a chi vanno». Analoghi dubbi sono stati espressi dal “pentastellato” Mario Iacopino, mentre l’altra esponente “dem” Emanuela Allegra si è chiesta invece come «si possa a questo punto mantenere nella testa dei cittadini quella sensibilità nel seguire determinate procedure quando poi si vedono un aumento della Tari». «Si tratta di una materia complessa e certe decisioni sono difficili da accettare – così il leghista Arduino Pasquini – Non vorrei che passasse il messaggio che sia quasi inutile lavorare bene». Ansie e preoccupazioni condivise dalla stessa Moscatelli: «E’ ovvio che non sono soddisfatta – ha detto nella sua replica – E’ stato chiesto perché? Si sta ripetendo quanto accaduto con l’acqua. L’obiettivo di Arera è quello di uniformare i costi del servizio, che sono differenti da situazione a situazione. E’ ovvio che in casi come questo qualcuno viene penalizzato e qualcuno che non se lo merita magari premiato. Oggi approviamo quanto richiestoci, ma il nostro impegno anche politico sarà quello che, se Arera non dovesse fare un passo indietro, di impegnarci come Amministrazione affinché questo conguaglio venga “sterilizzato” a carico della fiscalità generale, Ai novaresi che si impegnano nella differenziata chiediamo di non mollare».

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Luca Mattioli

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0 risposte

  1. Tutto questo non ha senso, a cominciare da ARERA. Che cos’ è ARERA? Come mai
    questo strano organismo ha il potere di aumentare la TARI? Pernate ha raggiunto
    livelli record di raccolta differenziata e di riduzione dei rifiuti. Tutta Novara dovrà
    adottare entro il 2021 la tariffa puntuale e raggiungerà un importante traguardo
    di gestione virtuosa dei rifiuti. Quindi tutta la città si aspetta legittimamente non un
    aumento, bensì una consistente diminuazione della TARI nel 2021 e negli anni seguenti.
    Il Comune per favore dia spiegazioni e adotti provvedimenti sensati e responsabili.

    FABIO TOMEI- CARP NOVARA ODV

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Passa l’aumento della Tari con i “ricalcoli” di Arera. Moscatelli: «Non siamo assolutamente contenti»

Una notizia non certo buona per i novaresi. Il 2021 porterà infatti ai cittadini del capoluogo un aumento medio della Tari di quasi il 6,5%. Il provvedimento è legato all’approvazione di una delibera, avvenuta nel corso del Consiglio comunale di stamattina, mercoledì 23 dicembre, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle minoranze. Un provvedimento, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Silvana Moscatelli, «che rispetta un analogo documento approvato da Arera, l’Autorità di autoregolamentazione per l’energia, reti e ambiente, che ha fissato la procedura e le modalità di calcolo dei piani economici tariffari». Nella sostanza il gestore del servizio, in questo caso Assa, predispone il Piano economico finanziario che viene poi validato dal Consorzio di Bacino Basso Novarese e trasmesso ad Arera. Per l’anno in corso l’importo è di poco superiore ai 13,5 milioni di euro, ma al termine di una procedura estremamente complessa è risultato un conguaglio di 862 mila euro, «che potrà essere suddiviso in tre anni, sino al 2023, pari a 287 mila euro all’anno». Tradotto in sostanza, questa differenza dovrà essere coperta dai cittadini novaresi con un aumento della Tari, che in media dovrebbe sfiorare il 6,5%. Cosa che potrebbe suonare come un’autentica beffa per la città, dove da diversi anni le amministrazioni che si sono succedute non hanno lesinato sforzi e investimenti nel campo della raccolta differenziata, raggiungendo un un traguardo del 74,23% invidiato in tutta Italia, senza dimenticare il successivo impegno già sostenuto dai residenti di alcuni quartieri come Pernate e Sud nella sperimentazione (con buoni risultati) della cosiddetta “tariffa puntuale”. «Arera – ha aggiunto Moscatelli – sta valutando la possibilità di consentire la “sterilizzazione” di questi conguagli. Da parte nostra ci sentiamo fortemente penalizzati».

 

«Arera – ha detto l’esponente della maggioranza Valter Mattiuz aprendo il dibattito – non deve penalizzare quelle città che in questi anni si sono dimostrate particolarmente virtuose dal punto di vista ambientale. Non ci meritiamo tutto questo». Perplessità anche dal capogruppo del Pd Rossano Pirovano: «Dopo essermi confrontato anche con altri sindaci del territorio non sono riuscito a capire perché debba esserci questo aumento. E’ una cosa difficile da spiegare anche ai cittadini. Il mio appello è quello affinché questo calcolo venga rivisto ma anche chiarito. La cosa più brutta non è l’aumento ma il perché. Voglio capire questi soldi in più cosa servono e a chi vanno». Analoghi dubbi sono stati espressi dal “pentastellato” Mario Iacopino, mentre l’altra esponente “dem” Emanuela Allegra si è chiesta invece come «si possa a questo punto mantenere nella testa dei cittadini quella sensibilità nel seguire determinate procedure quando poi si vedono un aumento della Tari». «Si tratta di una materia complessa e certe decisioni sono difficili da accettare – così il leghista Arduino Pasquini – Non vorrei che passasse il messaggio che sia quasi inutile lavorare bene». Ansie e preoccupazioni condivise dalla stessa Moscatelli: «E’ ovvio che non sono soddisfatta – ha detto nella sua replica – E’ stato chiesto perché? Si sta ripetendo quanto accaduto con l’acqua. L’obiettivo di Arera è quello di uniformare i costi del servizio, che sono differenti da situazione a situazione. E’ ovvio che in casi come questo qualcuno viene penalizzato e qualcuno che non se lo merita magari premiato. Oggi approviamo quanto richiestoci, ma il nostro impegno anche politico sarà quello che, se Arera non dovesse fare un passo indietro, di impegnarci come Amministrazione affinché questo conguaglio venga “sterilizzato” a carico della fiscalità generale, Ai novaresi che si impegnano nella differenziata chiediamo di non mollare».

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