Lo spaccio, per alcuni dei pusher, era diventata la principale fonte di sostentamento, tanto da lasciare il lavoro regolare per dedicarsi alle consegne di carichi o dosi di droga. Qualcun altro, invece, arrotondava. E i 40 mila euro sequestrati durante le perquisizioni e gli arresti del giugno 2022 avevano confermato il grosso giro gestito dal gruppo, a cascata, con acquirenti che compravano all’ingrosso dai principali fornitori diventando a loro volta venditori: si parla di 20, 30 chili di marijuana e un chilo di cocaina che arrivavano in città praticamente ogni mese.
Per l’operazione conclusa dalla polizia di Stato di Novara contro una rete di spaccio che da diversi quartieri del capoluogo si era estesa anche ad altre province, in udienza preliminare davanti sono stati pronunciati due patteggiamenti, quattro condanne in abbreviato e quattro assoluzioni: P.R., che secondo quanto monitorato dagli investigatori aveva ricevuto almeno quattro rifornimenti di marijuana da 10 chili ognuno, ha concordato con la procura una pena di 4 anni di reclusione, mentre A.T. ha patteggiato 4 mesi. Sono stati invece condannati in abbreviato il fornitore M.M., a 2 anni e 4 mesi di reclusione, M.P., a 1 anno e 6 mesi, M.B.K., a 1 anno e 4 mesi, e P.V.F., a 6 mesi. L’assoluzione, perché non provato un coinvolgimento nell’attività illecita monitorata o intercettata, è arrivata per altre quattro persone coinvolte nell’indagine.
Nel corso delle indagini, che avevano coinvolto complessivamente 23 persone, erano state ricostruire decine di cessioni di droga dal 2021 al gennaio 2022, fra Novara, Galliate, Trecate, Caltignaga, Magenta, Bollate, e Cinisello Balsamo. In un’altra tranche di processo ci sono già stati altri cinque patteggiamenti.
(foto di repertorio)