Pd contro l’amministrazione: «Canelli non è un sindaco, è un amministratore di condominio»

Pd contro l’amministrazione: «Canelli non è un sindaco, è un amministratore di condominio». La campagna elettorale in vista delle elezioni comunali di quest’anno è ufficialmente iniziata, così come il botta e risposta che da settimane va avanti tra maggioranza e opposizione a suon di conferenze stampa.

«Le dichiarazioni del sindaco sono farneticanti e non veritiere – ha esordito il capogruppo Rossano Pirovano in riferimento alla conferenza stampa del primo cittadino del 13 gennaio -.  Le affermazioni sulla Cittadella dello sport lasciano senza parole: c’è un bando per la gestione del Piazzano: se si voleva andare nella direzione dello Cittadella allora non si doveva pubblicare il bando. Se invece quest’ultimo dovesse andare in porto, lasceranno fuori il Piazzano dalla Cittadella? Canelli ha soldi pubblici a disposizione e li spende male: non è un sindaco, ma un amministratore di condominio capace solo di eseguire quello che i privati propongono. Non ha una visione di città sotto alcun aspetto. Tranne nelle dirette Facebook dove racconta la sua verità. Solo annunci e cinque anni per pensare cosa fare e, alla fine, non fare nulla. Poi quando ci sono problemi la colpa è nostra».

 

 

A rincarare la dose ci ha pensato il candidato sindaco Nicola Fonzo: «Il mio risentimento verso questa amministrazione è tale per cui ho allevato topi e in questa fase li ho sguinzagliati a rosicchiare i cavi e a provocare i back out per la città – ha affermato ironicamente facendo riferimento alle ultime accuse che il primo cittadino gli ha rivolto -. Siamo nel 2021 e alle prossime elezioni i cittadini saranno chiamati a giudicare l’operato della giunta Canelli, non Ballarè; per questo non se la può cavare dicendo che se va bene è merito suo, se va male è colpa nostra. Ha parlato di 70 milioni per le opere pubbliche, una cifra non paragonabile a quella che avevamo investito noi, ed è vero. Quando ci siamo insediati nel 2011, infatti, ci siamo ritrovati a dover gestire quattro grosse grane: il Palanastri che chiamo volutamente così e non PalaIgor, il parcheggio sotterraneo di largo Bellini, la situazione disastrosa del Teatro Coccia, il teleriscaldamento in via Generali. Questi problemi hanno generato un indebitamento tale per cui avevamo paura di non riuscire a pagare gli stipendi ai dipendenti comunali grazie alla situazione che ci aveva lasciato la giunta Giordano. Inoltre nel novembre 2011 si è insediato il governo Monti che ha vincolato le risorse in seguito al Patto di stabilità. Ora Canelli si trova a fare il sindaco con vincoli allentati, operazioni consentite che anni fa non erano possibili, obbligato a vendere le quote del Cim e introdurre un’importante liquidità nelle casse comunali. È facile dire che si sono fatte cose quando si hanno tanti soldi a disposizione».

«Poi quali sono questi interventi? – ha proseguito Fonzo – un lavoro costosissimo sul cavalcavia Porta Milano, il rifacimento opinabile di via Galileo Galilei, la questione irrisolta di via Garibaldi, lo stato pietoso di piazza Cavour e l’illuminazione pubblica che a fasi alterne lascia al buio la città. Per non parlare degli annunci sulle risorse del Recovery plan: l’unico progetto noto è quello di Comoli Ferrari che Canelli negava di conoscere fino a che non l’ho sbugiardato in commissione e allora non ha potuto fare a meno di ammettere».

L’ex sindaco e consigliere Andrea Ballarè ha puntato il dito sul Musa, il sistema integrato per il pagamento dei parcheggi: «Canelli e il suo alfiere Ivan De Grandis hanno basato la loro campagna elettorale sul Musa stracciandosi le vesti; una volta insediati hanno prorogato la convenzione per otto anni. Prendete l’elenco di quelli che Canelli chiama successi e andate a vedere cosa è stato fatto: nulla. Un sindaco che si prende la briga di convocare una conferenza stampa per mettersi sulla difensiva, significa che le accuse sono vere».

«Da tre anni Canelli dice che c’è l’acquirente per l’ex Centro sociale (di proprietà comunale e provinciale) – ha commentato la consigliera Milù Allegra – invece in Provincia abbiamo dovuto votare la perizia in quanto i due enti erano fortemente discordanti con la valutazione dell’immobile. Ciò significa che non esiste un progetto su quell’area: l’ennesima palla raccontata dal sindaco».

«Finora siamo stati molto civili e carichi di proposte, adesso basta – ha dichiarato al consigliera Sara Paladini -. Canelli è sincero solo quando annuncia che sui cantieri le ruspe non sono ancora partite». E poi l’intervento più di taglio politico con la segretaria provinciale del Pd Ilaria Cornalba: «L’evidenza di questo periodo è l’abbraccio chiaro e forte con Fratelli d’Italia: se Canelli dovesse essere confermato per il secondo mandato, la giunta a trazione leghista sarà completamente spostata su Fratelli d’Italia e questo sarà molto pericoloso per Novara. I cittadini tendono a dare ascolto solo alle ultime informazioni che ricevono, invece è giusto far presente che le promesse fatte da Canelli nel 2016 sono state disattese».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Pd contro l’amministrazione: «Canelli non è un sindaco, è un amministratore di condominio»

Pd contro l’amministrazione: «Canelli non è un sindaco, è un amministratore di condominio». La campagna elettorale in vista delle elezioni comunali di quest’anno è ufficialmente iniziata, così come il botta e risposta che da settimane va avanti tra maggioranza e opposizione a suon di conferenze stampa.

«Le dichiarazioni del sindaco sono farneticanti e non veritiere – ha esordito il capogruppo Rossano Pirovano in riferimento alla conferenza stampa del primo cittadino del 13 gennaio -.  Le affermazioni sulla Cittadella dello sport lasciano senza parole: c’è un bando per la gestione del Piazzano: se si voleva andare nella direzione dello Cittadella allora non si doveva pubblicare il bando. Se invece quest’ultimo dovesse andare in porto, lasceranno fuori il Piazzano dalla Cittadella? Canelli ha soldi pubblici a disposizione e li spende male: non è un sindaco, ma un amministratore di condominio capace solo di eseguire quello che i privati propongono. Non ha una visione di città sotto alcun aspetto. Tranne nelle dirette Facebook dove racconta la sua verità. Solo annunci e cinque anni per pensare cosa fare e, alla fine, non fare nulla. Poi quando ci sono problemi la colpa è nostra».

 

 

A rincarare la dose ci ha pensato il candidato sindaco Nicola Fonzo: «Il mio risentimento verso questa amministrazione è tale per cui ho allevato topi e in questa fase li ho sguinzagliati a rosicchiare i cavi e a provocare i back out per la città – ha affermato ironicamente facendo riferimento alle ultime accuse che il primo cittadino gli ha rivolto -. Siamo nel 2021 e alle prossime elezioni i cittadini saranno chiamati a giudicare l’operato della giunta Canelli, non Ballarè; per questo non se la può cavare dicendo che se va bene è merito suo, se va male è colpa nostra. Ha parlato di 70 milioni per le opere pubbliche, una cifra non paragonabile a quella che avevamo investito noi, ed è vero. Quando ci siamo insediati nel 2011, infatti, ci siamo ritrovati a dover gestire quattro grosse grane: il Palanastri che chiamo volutamente così e non PalaIgor, il parcheggio sotterraneo di largo Bellini, la situazione disastrosa del Teatro Coccia, il teleriscaldamento in via Generali. Questi problemi hanno generato un indebitamento tale per cui avevamo paura di non riuscire a pagare gli stipendi ai dipendenti comunali grazie alla situazione che ci aveva lasciato la giunta Giordano. Inoltre nel novembre 2011 si è insediato il governo Monti che ha vincolato le risorse in seguito al Patto di stabilità. Ora Canelli si trova a fare il sindaco con vincoli allentati, operazioni consentite che anni fa non erano possibili, obbligato a vendere le quote del Cim e introdurre un’importante liquidità nelle casse comunali. È facile dire che si sono fatte cose quando si hanno tanti soldi a disposizione».

«Poi quali sono questi interventi? – ha proseguito Fonzo – un lavoro costosissimo sul cavalcavia Porta Milano, il rifacimento opinabile di via Galileo Galilei, la questione irrisolta di via Garibaldi, lo stato pietoso di piazza Cavour e l’illuminazione pubblica che a fasi alterne lascia al buio la città. Per non parlare degli annunci sulle risorse del Recovery plan: l’unico progetto noto è quello di Comoli Ferrari che Canelli negava di conoscere fino a che non l’ho sbugiardato in commissione e allora non ha potuto fare a meno di ammettere».

L’ex sindaco e consigliere Andrea Ballarè ha puntato il dito sul Musa, il sistema integrato per il pagamento dei parcheggi: «Canelli e il suo alfiere Ivan De Grandis hanno basato la loro campagna elettorale sul Musa stracciandosi le vesti; una volta insediati hanno prorogato la convenzione per otto anni. Prendete l’elenco di quelli che Canelli chiama successi e andate a vedere cosa è stato fatto: nulla. Un sindaco che si prende la briga di convocare una conferenza stampa per mettersi sulla difensiva, significa che le accuse sono vere».

«Da tre anni Canelli dice che c’è l’acquirente per l’ex Centro sociale (di proprietà comunale e provinciale) – ha commentato la consigliera Milù Allegra – invece in Provincia abbiamo dovuto votare la perizia in quanto i due enti erano fortemente discordanti con la valutazione dell’immobile. Ciò significa che non esiste un progetto su quell’area: l’ennesima palla raccontata dal sindaco».

«Finora siamo stati molto civili e carichi di proposte, adesso basta – ha dichiarato al consigliera Sara Paladini -. Canelli è sincero solo quando annuncia che sui cantieri le ruspe non sono ancora partite». E poi l’intervento più di taglio politico con la segretaria provinciale del Pd Ilaria Cornalba: «L’evidenza di questo periodo è l’abbraccio chiaro e forte con Fratelli d’Italia: se Canelli dovesse essere confermato per il secondo mandato, la giunta a trazione leghista sarà completamente spostata su Fratelli d’Italia e questo sarà molto pericoloso per Novara. I cittadini tendono a dare ascolto solo alle ultime informazioni che ricevono, invece è giusto far presente che le promesse fatte da Canelli nel 2016 sono state disattese».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore