Pedinamenti e minacce all’amante della moglie: condannato per stalking

L’uomo non aveva per nulla gradito la relazione extraconiugale della donna e al rivale, un agente della polizia municipale del paese

Minacce di morte all’amante della moglie. L’uomo non aveva per nulla gradito la relazione extraconiugale della donna e al rivale, un agente della polizia municipale del paese, aveva indirizzato frasi quali: «Smettila di vederla o ti sotterro», o «Me la devi pagare». Gli sono costate in tribunale una condanna a 4 mesi di reclusione per stalking e lesioni, con i benefici di legge. L’uomo, il quarantenne S.M., dovrà anche pagare 2 mila euro di risarcimento danni alla vittima. Il giudice ha inoltre trasmesso gli atti in procura nei confronti di una testimone che aveva rilasciato dichiarazioni difformi rispetto a quanto raccontato da tutti gli altri.

Proprio la denuncia della vittima, presentata ai carabinieri nel 2018, ha fatto partire il processo. Il vigile non ne poteva più di messaggi, telefonate, pedinamenti, passaggi in auto vicino alla sede del comando. C’era anche stata un’aggressione fisica. «Mi sentivo pressato – ha raccontato la vittima in aula – perché me lo trovavo spesso fuori dal lavoro. Un giorno era ad aspettarmi vicino al parcheggio. E’ corso contro di me insultandomi e prendendomi per il bavero. Poi mi ha spinto contro una panchina facendomi finire a terra. Sono riuscito a rialzarmi solo grazie all’aiuto di un passante». La pressione da parte del quarantenne è aumentata col passare del tempo e così l’agente faceva spesso strade alternative per andare a casa, onde evitare di incrociarlo o che venisse seguito. E ha dovuto munirsi di spray urticante, per precauzione. «Ho avuto anche problemi sul lavoro perché, come si dice, “il paese è piccolo e la gente mormora”, e questa storia è pian piano arrivata sulla bocca di tutti. Venivo spesso additato e questa situazione non fa di certo piacere».

La relazione clandestina era durata circa quattro anni, anche successivamente alla denuncia per gli atti persecutori presentata dall’amante minacciato ai carabinieri di un paese dell’Ovest Ticino.

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Pedinamenti e minacce all’amante della moglie: condannato per stalking

L’uomo non aveva per nulla gradito la relazione extraconiugale della donna e al rivale, un agente della polizia municipale del paese

Minacce di morte all’amante della moglie. L’uomo non aveva per nulla gradito la relazione extraconiugale della donna e al rivale, un agente della polizia municipale del paese, aveva indirizzato frasi quali: «Smettila di vederla o ti sotterro», o «Me la devi pagare». Gli sono costate in tribunale una condanna a 4 mesi di reclusione per stalking e lesioni, con i benefici di legge. L’uomo, il quarantenne S.M., dovrà anche pagare 2 mila euro di risarcimento danni alla vittima. Il giudice ha inoltre trasmesso gli atti in procura nei confronti di una testimone che aveva rilasciato dichiarazioni difformi rispetto a quanto raccontato da tutti gli altri.

Proprio la denuncia della vittima, presentata ai carabinieri nel 2018, ha fatto partire il processo. Il vigile non ne poteva più di messaggi, telefonate, pedinamenti, passaggi in auto vicino alla sede del comando. C’era anche stata un’aggressione fisica. «Mi sentivo pressato – ha raccontato la vittima in aula – perché me lo trovavo spesso fuori dal lavoro. Un giorno era ad aspettarmi vicino al parcheggio. E’ corso contro di me insultandomi e prendendomi per il bavero. Poi mi ha spinto contro una panchina facendomi finire a terra. Sono riuscito a rialzarmi solo grazie all’aiuto di un passante». La pressione da parte del quarantenne è aumentata col passare del tempo e così l’agente faceva spesso strade alternative per andare a casa, onde evitare di incrociarlo o che venisse seguito. E ha dovuto munirsi di spray urticante, per precauzione. «Ho avuto anche problemi sul lavoro perché, come si dice, “il paese è piccolo e la gente mormora”, e questa storia è pian piano arrivata sulla bocca di tutti. Venivo spesso additato e questa situazione non fa di certo piacere».

La relazione clandestina era durata circa quattro anni, anche successivamente alla denuncia per gli atti persecutori presentata dall’amante minacciato ai carabinieri di un paese dell’Ovest Ticino.

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