Per contrastare l’abbandono dei rifiuti in arrivo cinque “fototrappole” al Comando della Polizia locale

Giro di vite dell’amministrazione contro l’abbandono di rifiuti. Per contrastare questo odioso fenomeno il Comando di Polizia locale si doterà a breve di cinque nuovi appositi apparecchi comunemente definiti “fototrappole”.
«Quello dell’abbandono dei rifiuti – commenta l’assessore alla Polizia locale Luca Piantanida – è un fenomeno presente nella nostra città, anche se sostanzialmente limitato ad alcune zone che, attraverso gli agenti, non possiamo controllare 24 ore su 24. L’utilizzo delle “fototrappole” ci aiuterà nell’individuare gli incivili che lasciano rifiuti per strada, con le relative sanzioni o denunce previste dalla legge per questo tipo di reato. Ma le videocamere, che saranno posizionate nei luoghi più sensibili, almeno in un primo tempo, serviranno anche da deterrente per scoraggiare, ci auguriamo, anche altri episodi come vandalismi o disturbo alla quiete pubblica, collaborando con le diverse forze di polizia nell’ambito di eventuali indagini».

 

Le “fototrappole” entreranno in funzione dopo il necessario periodo di addestramento nell’utilizzo e negli adempimenti richiesti dalla normativa sulla privacy.

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Per contrastare l’abbandono dei rifiuti in arrivo cinque “fototrappole” al Comando della Polizia locale

Giro di vite dell’amministrazione contro l’abbandono di rifiuti. Per contrastare questo odioso fenomeno il Comando di Polizia locale si doterà a breve di cinque nuovi appositi apparecchi comunemente definiti “fototrappole”.
«Quello dell’abbandono dei rifiuti – commenta l’assessore alla Polizia locale Luca Piantanida – è un fenomeno presente nella nostra città, anche se sostanzialmente limitato ad alcune zone che, attraverso gli agenti, non possiamo controllare 24 ore su 24. L’utilizzo delle “fototrappole” ci aiuterà nell’individuare gli incivili che lasciano rifiuti per strada, con le relative sanzioni o denunce previste dalla legge per questo tipo di reato. Ma le videocamere, che saranno posizionate nei luoghi più sensibili, almeno in un primo tempo, serviranno anche da deterrente per scoraggiare, ci auguriamo, anche altri episodi come vandalismi o disturbo alla quiete pubblica, collaborando con le diverse forze di polizia nell’ambito di eventuali indagini».

 

Le “fototrappole” entreranno in funzione dopo il necessario periodo di addestramento nell’utilizzo e negli adempimenti richiesti dalla normativa sulla privacy.

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