Per il dormitorio il Comune rispolvera Villa Segù. L’assessore Armienti: «Sede più idonea»

Il trasloco in un paio di mesi, servono lavori di sistemazione

Il dormitorio dell’ex Campo Tav si trasferisce a Villa Segù. Dopo mesi di ipotesi « e un lungo lavoro di ricerca» ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Teresa Armienti (in foto), durante la commissione, il Comune ha trovato la soluzione nella storica residenza di Olengo di proprietà comunale, che in passato è stata una struttura di recupero per tossicodipendenti e da qualche anno ospita, in un’ala, il centro per disabili La Ca’ di Asu, il coro Cai e l’associazione degli Alcolisti anonimi.

«Il Comune era disposto anche a corrispondere un canone di locazione, ma dopo una serie di interlocuzioni con alcuni soggetti privati, la scelta è ricaduta su Villa Segù che è la sede più idonea – ha proseguito l’assessore -. In vista della costruzione del nuovo quartiere popolare, alla Tav sono rimasti solo tre moduli occupati da 39 persone che usufruiscono del dormitorio: in un paio di mesi dovremmo riuscire a traslocare Fino al 31 ottobre il Comune è convenzionato con la cooperativa Bucaneve per quanto riguarda la gestione e si potrebbe pensare a una proroga. Le persone che usufruiscono del servizio potranno spostarsi con la linea 1 urbana e con un abbonamento gratuito fornito dal Comune».

Alle domande dei consiglieri di minoranza circa l’agibilità della struttura, l’assessore ha risposto che «forse non era stata concessa per finalità residenziali, ma a scopo di dormitorio problemi non ce ne sono». La struttura necessita, però, di interventi di sistemazione: «Abbiamo già fatto un sopralluogo e siamo in attesa di un resoconto dei lavori che interesseranno principalmente il tetto e il piano terra che si potrebbe sgomberare per l’emergenza freddo. Allo stato attuale sono a disposizione 47 posti ma se ne potrebbero ricavare altri. Abbiamo predisposto spazi anche per le persone che hanno uno o più cani con loro anche grazie al servizio veterinario sociale».

Insieme alla dirigente dei Servizi sociali, Patrizia Spina, l’assessore ha ricordato che «i fondi che sono avanzati dalla sistemazione della parte storica del De Pagave saranno impiegati per Villa Segù e non supereranno i 150 mila euro».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Per il dormitorio il Comune rispolvera Villa Segù. L’assessore Armienti: «Sede più idonea»

Il trasloco in un paio di mesi, servono lavori di sistemazione

Il dormitorio dell’ex Campo Tav si trasferisce a Villa Segù. Dopo mesi di ipotesi « e un lungo lavoro di ricerca» ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Teresa Armienti (in foto), durante la commissione, il Comune ha trovato la soluzione nella storica residenza di Olengo di proprietà comunale, che in passato è stata una struttura di recupero per tossicodipendenti e da qualche anno ospita, in un’ala, il centro per disabili La Ca’ di Asu, il coro Cai e l’associazione degli Alcolisti anonimi.

«Il Comune era disposto anche a corrispondere un canone di locazione, ma dopo una serie di interlocuzioni con alcuni soggetti privati, la scelta è ricaduta su Villa Segù che è la sede più idonea – ha proseguito l’assessore -. In vista della costruzione del nuovo quartiere popolare, alla Tav sono rimasti solo tre moduli occupati da 39 persone che usufruiscono del dormitorio: in un paio di mesi dovremmo riuscire a traslocare Fino al 31 ottobre il Comune è convenzionato con la cooperativa Bucaneve per quanto riguarda la gestione e si potrebbe pensare a una proroga. Le persone che usufruiscono del servizio potranno spostarsi con la linea 1 urbana e con un abbonamento gratuito fornito dal Comune».

Alle domande dei consiglieri di minoranza circa l’agibilità della struttura, l’assessore ha risposto che «forse non era stata concessa per finalità residenziali, ma a scopo di dormitorio problemi non ce ne sono». La struttura necessita, però, di interventi di sistemazione: «Abbiamo già fatto un sopralluogo e siamo in attesa di un resoconto dei lavori che interesseranno principalmente il tetto e il piano terra che si potrebbe sgomberare per l’emergenza freddo. Allo stato attuale sono a disposizione 47 posti ma se ne potrebbero ricavare altri. Abbiamo predisposto spazi anche per le persone che hanno uno o più cani con loro anche grazie al servizio veterinario sociale».

Insieme alla dirigente dei Servizi sociali, Patrizia Spina, l’assessore ha ricordato che «i fondi che sono avanzati dalla sistemazione della parte storica del De Pagave saranno impiegati per Villa Segù e non supereranno i 150 mila euro».

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