«Per il nuovo ospedale farò l’impossibile. Verosimile un’altra proroga del bando»

Il direttore generale dell'ospedale Maggiore, Zulian, ha relazionato in commissione sulla situazione del bando rinviato per la terza volta. Il sindaco Canelli: «Una situazione che si preoccupa molto»

«Farò l’impossibile per il nuovo ospedale di Novara ovviamente restando nell’ambito della normativa. È verosimile pensare a un’altra proroga facendo in modo che l’operazione resti questa: se si modifica troppo il progetto significa cambiare gara e ripartire da zero». È la prima volta che parlando della Città della salute e della scienza il direttore generale dell’ospedale Maggiore, Gianfranco Zulian, non sorride. È successo ieri, 14 dicembre, in commissione consiliare. La situazione è tutt’altro che rosea e il tempo stringe: il bando per l’assegnazione dei lavori scaduto il 15 novembre è stato prorogato al 31 dicembre. È il terzio rinvio in pochi mesi – dopo che il primo bando in scadenza a settembre 2021 – che pesa come un macigno su un’opera indispensabile per il territorio e che sembra non arrivare mai a un punto di svolta.

Gli strumenti, in effetti, non sono molti, anzi: ampliare ulteriormente la concessione fissata a 19 anni, peraltro già prolungata da 17 a 19 con ulteriore esborso di denaro da parte della Regione. «Entro un tempo ragionevole però – ha affermato Zulian – non possiamo pensare di portarla a 60 anni altrimenti dovremmo modificare il progetto e ricominciare da capo. Finora si sono mossi tre gruppi che hanno chiesto ulteriore dettagli dopo aver palesato difficoltà economiche, ma non sappiamo se poi presenteranno un’offerta».

Sollecitato dal capogruppo del Pd, Nicola Fonzo, riguardo ai presunti rapporti tesi con l’assessorato regionale alla Sanità, Zulian ha detto: «Vista la situazione, la Regione ha intensificato i contatti ma per il resto non è cambiato il rapporto. L’assessore Icardi ha fatto delle dichiarazioni ai giornali, ma a me non ha mai detto nulla».

Sempre Fonzo ha poi chiesto se non ci fossero intoppi dal punto di vista progettuale ed economico frutto di scelte sbagliate. Il direttore generale ha affermato: «L’ospedale è vecchio e perde i pezzi e la nuova opera è fondamentale. Piuttosto prorogo ancora la gara per trovare tutti i soldi, sempre nei limiti di legge. Anche la Regione si sta muovendo sotto questo profilo perché noi vogliamo portare a casa il risultato». Sulla scelta del partenariato pubblico privato, Zulian ha sottolineato: «È una scelta del passato che andava bene anni fa. Ora le condizioni sono cambiante ma l’aumento del costo del denaro non era preventivabile». E ha ammesso: «Finora per la gara sono stati spesi 300/400 mila euro tra compensi per l’advisor, il responsabile del procedimento e la persona che ci ha aiutati a costruire il Protcollo di legalità (il generale Maurilio Liore, ndr)».

Secondo il sindaco Alessandro Canelli «tutto quello che si poteva fare dal punto di vista politico è stato fatto. La Regione sta lavorando con l’ospedale per correggere alcuni aspetti: in questo momento è giusto fare il possibile per continuare con questa procedura. Se non si potrà, allora si dovranno fare ragionamenti diversi.

Poi ha ammesso: «È una situazione che ci preoccupa molto. In giro ci siano altre opportunità di investimenti pubblici con margini di redditività più interessanti del nuovo ospedale di Novara: una condizione che non c’era quando dieci anni fa è stato lanciato l’accordo di programma perché la situazione economica era diversa. Quando Regione e ospedale sapranno se proseguire su questa strada o prenderne altre, convocheremo un’altra commissione».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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2 risposte

  1. Potreste spiegare in maniera chiara, perché si è pensato ad un partenariato pubblico-privato? A che pro? Io per il momento vedo solo i contro, e l’impossibilità di agire.

    Perché il pubblico ha paura di agire da solo? Davvero non capisco il bisogno di far costruire ai privati, quando poi di fatto tutti i costi gravitano sul pubblico comunque. Si fanno bandi cervellotici… Ma perché? Chi si vuole arricchire?

    Ma il mio commento è sincero: i media dovrebbero spiegare le ragioni profonde di questo impasse, perché mi sfugge e la semplice cronica non aiuta… non si capisce cosa stia succedendo ed è da anni che la cosa va avanti.

  2. E’ un’indecenza.
    Novara necessita di un nuovo nosocomio ma
    forse vedremo prima il ponte sullo stretto di Messina

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«Per il nuovo ospedale farò l’impossibile. Verosimile un’altra proroga del bando»

Il direttore generale dell’ospedale Maggiore, Zulian, ha relazionato in commissione sulla situazione del bando rinviato per la terza volta. Il sindaco Canelli: «Una situazione che si preoccupa molto»

«Farò l’impossibile per il nuovo ospedale di Novara ovviamente restando nell’ambito della normativa. È verosimile pensare a un’altra proroga facendo in modo che l’operazione resti questa: se si modifica troppo il progetto significa cambiare gara e ripartire da zero». È la prima volta che parlando della Città della salute e della scienza il direttore generale dell’ospedale Maggiore, Gianfranco Zulian, non sorride. È successo ieri, 14 dicembre, in commissione consiliare. La situazione è tutt’altro che rosea e il tempo stringe: il bando per l’assegnazione dei lavori scaduto il 15 novembre è stato prorogato al 31 dicembre. È il terzio rinvio in pochi mesi – dopo che il primo bando in scadenza a settembre 2021 – che pesa come un macigno su un’opera indispensabile per il territorio e che sembra non arrivare mai a un punto di svolta.

Gli strumenti, in effetti, non sono molti, anzi: ampliare ulteriormente la concessione fissata a 19 anni, peraltro già prolungata da 17 a 19 con ulteriore esborso di denaro da parte della Regione. «Entro un tempo ragionevole però – ha affermato Zulian – non possiamo pensare di portarla a 60 anni altrimenti dovremmo modificare il progetto e ricominciare da capo. Finora si sono mossi tre gruppi che hanno chiesto ulteriore dettagli dopo aver palesato difficoltà economiche, ma non sappiamo se poi presenteranno un’offerta».

Sollecitato dal capogruppo del Pd, Nicola Fonzo, riguardo ai presunti rapporti tesi con l’assessorato regionale alla Sanità, Zulian ha detto: «Vista la situazione, la Regione ha intensificato i contatti ma per il resto non è cambiato il rapporto. L’assessore Icardi ha fatto delle dichiarazioni ai giornali, ma a me non ha mai detto nulla».

Sempre Fonzo ha poi chiesto se non ci fossero intoppi dal punto di vista progettuale ed economico frutto di scelte sbagliate. Il direttore generale ha affermato: «L’ospedale è vecchio e perde i pezzi e la nuova opera è fondamentale. Piuttosto prorogo ancora la gara per trovare tutti i soldi, sempre nei limiti di legge. Anche la Regione si sta muovendo sotto questo profilo perché noi vogliamo portare a casa il risultato». Sulla scelta del partenariato pubblico privato, Zulian ha sottolineato: «È una scelta del passato che andava bene anni fa. Ora le condizioni sono cambiante ma l’aumento del costo del denaro non era preventivabile». E ha ammesso: «Finora per la gara sono stati spesi 300/400 mila euro tra compensi per l’advisor, il responsabile del procedimento e la persona che ci ha aiutati a costruire il Protcollo di legalità (il generale Maurilio Liore, ndr)».

Secondo il sindaco Alessandro Canelli «tutto quello che si poteva fare dal punto di vista politico è stato fatto. La Regione sta lavorando con l’ospedale per correggere alcuni aspetti: in questo momento è giusto fare il possibile per continuare con questa procedura. Se non si potrà, allora si dovranno fare ragionamenti diversi.

Poi ha ammesso: «È una situazione che ci preoccupa molto. In giro ci siano altre opportunità di investimenti pubblici con margini di redditività più interessanti del nuovo ospedale di Novara: una condizione che non c’era quando dieci anni fa è stato lanciato l’accordo di programma perché la situazione economica era diversa. Quando Regione e ospedale sapranno se proseguire su questa strada o prenderne altre, convocheremo un’altra commissione».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore