Julia Ituma, la pallavolista 18enne della Igor Volley, è morta questa notte a Istanbul mentre si trovava in trasferta con la squadra per la semifinale di Champions League contro l’Eczacibasi. Secondo le autorità turche, Ituma è precipitata dalla finestra della sua stanza d’albergo, al sesto piano, intorno alle 4 di notte, mentre tutte le sue compagne di squadra dormivano. Non si esclude alcuna ipotesi, nemmeno quella di un gesto volontario.
In poche ore la notizia ha fatto il giro del mondo, così come il video delle telecamere di sorveglianza dell’hotel che ritrae gli ultimi istanti di vita della giocatrice. Si vede una donna, una giovanissima donna, in evidente difficoltà, forse addirittura in uno stato emotivamente confusionale, pochi istanti prima di morire. È per questo motivo che abbiamo deciso di non pubblicare quel video e nemmeno una singola immagine.
È facile cadere in facili moralismi e dire “Noi queste cose non le facciamo”. Ma il tema è un altro. Fermo restando che le indagini sono in corso e molto aspetti di questa tragedia sono ancora da chiarire, pubblicare elementi che non aggiungono nulla alla notizia e che in qualche modo possono mettere sotto una luce equivoca una ragazza morta, appena maggiorenne, è deontologicamente scorretto. E questa non è un’opinione.
Abbiamo scelto di rispettare la memoria di Julia Ituma, della famiglia e delle sue compagne di squadra proponendo solo le sue immagini da atleta, quelle in cui sorride e salta davanti alla rete.
Queste sono le uniche foto che vale la pena pubblicare.