Piemonte in zona gialla. Cosa cambia da oggi

Poche differenze con la zona bianca ma regole stringenti per i non vaccinati in seguito al decreto Natale

Da oggi, lunedì 3 gennaio, il Piemonte passa in zona gialla insieme ad altre tre regione (Lazio, Lombardia, Sicilia) che si sommano a quelle che già lo erano: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento e Veneto.

Tre i parametri che hanno portato il Piemonte, così come le altre regioni, in zona gialla: il superamento di 50 casi ogni 100 mila abitanti; 15% di posti letto occupati in area medica e il 10% di posti letto occupati in terapia intensiva. Ieri nei reparti ordiari i ricoverati erano 1.294 (+52 rispetto al giorno precedente) mentre in rianimazione 109.

Con le nuove misure imposte dal governo, e valide fino al 31 gennaio, tra zona bianca e gialla ci sono poche differenze tranne che l’obbligo di mascherina all’aperto. Regole stringenti, invece, per i non vaccinati. Fino alla cessazione dello stato di emergenza (fissato per ora al 31 marzo 2022), infatti, il decreto Natale prevede l’obbligo di Green Pass rafforzato (che si ottiene con vaccino o guarigione) alla ristorazione per il consumo anche all’aperto e al banco in bar e ristoranti.

Dal 10 gennaio, inoltre, il Green pass rafforzato sarà esteso ad altre attività:

-piscine, palestre e sport di squadra anche all’aperto;

-musei e mostre;

-centri benessere e centri termali anche all’aperto (salvo che per i livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);

-parchi tematici e di divertimento;

-centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) anche all’aperto

-sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;

-alberghi e altre strutture ricettive compresi i servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi anche se riservati ai clienti alloggiati;

-feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi;

-mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

E’ stato inoltre stabilito che fino al 31 gennaio sono vietati gli eventi, le feste e i concerti che implichino assembramenti in spazi all’aperto; restano chiuse le sale da ballo e discoteche.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Piemonte in zona gialla. Cosa cambia da oggi

Poche differenze con la zona bianca ma regole stringenti per i non vaccinati in seguito al decreto Natale

Da oggi, lunedì 3 gennaio, il Piemonte passa in zona gialla insieme ad altre tre regione (Lazio, Lombardia, Sicilia) che si sommano a quelle che già lo erano: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento e Veneto.

Tre i parametri che hanno portato il Piemonte, così come le altre regioni, in zona gialla: il superamento di 50 casi ogni 100 mila abitanti; 15% di posti letto occupati in area medica e il 10% di posti letto occupati in terapia intensiva. Ieri nei reparti ordiari i ricoverati erano 1.294 (+52 rispetto al giorno precedente) mentre in rianimazione 109.

Con le nuove misure imposte dal governo, e valide fino al 31 gennaio, tra zona bianca e gialla ci sono poche differenze tranne che l’obbligo di mascherina all’aperto. Regole stringenti, invece, per i non vaccinati. Fino alla cessazione dello stato di emergenza (fissato per ora al 31 marzo 2022), infatti, il decreto Natale prevede l’obbligo di Green Pass rafforzato (che si ottiene con vaccino o guarigione) alla ristorazione per il consumo anche all’aperto e al banco in bar e ristoranti.

Dal 10 gennaio, inoltre, il Green pass rafforzato sarà esteso ad altre attività:

-piscine, palestre e sport di squadra anche all’aperto;

-musei e mostre;

-centri benessere e centri termali anche all’aperto (salvo che per i livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);

-parchi tematici e di divertimento;

-centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) anche all’aperto

-sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;

-alberghi e altre strutture ricettive compresi i servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi anche se riservati ai clienti alloggiati;

-feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi;

-mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

E’ stato inoltre stabilito che fino al 31 gennaio sono vietati gli eventi, le feste e i concerti che implichino assembramenti in spazi all’aperto; restano chiuse le sale da ballo e discoteche.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore